Fabrizio Mozillo: è venuto a mancare il cantastorie romano

Fabrizio Mozillo: è venuto a mancare il cantastorie romano
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Fabrizio Mozzillo, cantastorie di Roma, è venuto a mancare l’11 febbraio 2024 a distanza di un paio di giorni dalla sua ultima pubblicazione, “Mediterraneo”.

Il suo ultimo desiderio è stato poter vedere la sua musica pubblicata, così i suoi ultimi tre EP sono usciti durante la settimana di Sanremo rispettivamente il 7, l’8 e il 9 febbraio.

Questi tre album rappresentano il suo lascito, quello che lui è riuscito a fare con le ultime energie. Il cantastorie ha fatto di tutto per riuscire a pubblicare i suoi tre album prima di lasciarci. Grazie a tutti coloro che dedicheranno un po’ del proprio tempo ad ascoltare la musica di Fabrizio Mozzillo.

Lasciamo di seguito la descrizione di ognuno dei tre EP con le parole che aveva scelto lo stesso Fabrizio.

“Amori di un clown” pubblicato il 7 febbraio 2024:

Rispetto al precedente (“Nomi Cose Città”), il suono generale è più scuro ed avvolgente.

Le tematiche sono le più varie: si parla dell’amore inteso come miraggio (VERRÀ L’AMORE) o come salvazione

(AMORI DI UN CLOWN);

si affronta la vicenda di un operaio che ha perso il lavoro (LA FABBRICA), si racconta l’epica dei nativi americani (INDIANI) e, infine, Il TRENO è visto come metafora della vita”

“Viaggia viaggia” pubblicato l’8 febbraio 2024:Si alternano brani “elettrici” e “movimentati” a brani “acustici”, più lenti.

Ci sono due pezzi “on the road”: “L’autostrada del Sole” e “Viaggia Viaggia”. Il primo è la cronaca di un viaggio attraverso un paese in rovina (il nostro); il secondo racconta la vita di un camionista, ma in realtà è un pretesto per fare un po’ di vecchio Rock & Roll.

“Il Giorno del Giudizio” pone un grande dilemma: come è possibile che il popolo storicamente più perseguitato (quello ebraico) sia, da tempo, responsabile di una persecuzione di massa ai danni di un altro popolo (quello palestinese).

“Giada” è il ritratto di una donna non più giovane, la quale, nonostante le molteplici delusioni, cerca ancora la passione amorosa.

“Il Fiume” è, infine, un brano misterioso, inspiegabile anche per me che l’ho scritto

“Mediterraneo” pubblicato il 9 febbraio 2024:

“Questo album si richiama a generi musicali diversissimi tra loro. Si va dalla Bossa Nova al Tango, dal pop allo swing, dalla canzone napoletana fino alla musica arabegiante. Unico filo conduttore è, forse, la matrice etnica.

Questa varietà di stili si riflette nei temi trattati, riconducibili a tre filoni: vite di personaggi anonimi (Salvatore, Mediterraneo e Cabaret) o famosi (Caravaggio), storie d’amore (Tango Final e Due come noi). Poi c’è NAPOLI, che fa storia a sé”, così Fabrizio Mozzillo descrive il suo album.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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