Sanremo 2024: le pagelle finali sugli outfit

Sanremo 2024: le pagelle finali sugli outfit
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Le pagelle finali sono arrivate anche quest’anno: in un mare di nero che ha caratterizzato la 74° edizione del Festival, qualche nota di colore arriva proprio verso la fine.

Non so se ve ne siete accorti ma quest’anno gli stylist si sono messi d’accordo, sono daltonici oppure pensano che il Festival si tipo un lutto, perché una vagonata di nero come questa non credo la città dei fiori se la meritasse. Ad ogni modo, le nostre pagelle finali terranno conto anche di questo, tanto ormai ci abbiamo rinunciato ai tessuti variopinti per quest’anno.

Top
Big Mama: voto 8

Vestito rosso di tulle, scollatura a cuore e anfibi. E’ stata la trasformista di questo Festival, l’unica che ha osato con i colori, con i look differenti trattando così anche attraverso gli outfit il proprio messaggio: le diversità uniscono, colorano il mondo e regalano gioia.

Dargen D’Amico: voto 8

Lui è sceso dalla scalinata con una intenzione chiara: “Vi faccio vedere io come ci si veste a Sanremo, e dato che a breve è San Valentino, ti sistemo l’outfit in ‘chiave amiamoci tutti’ con tanti cuoricini. Segno di stile: una scarpa rossa e una nera. Divino.

Mahmood: voto 7

Nonostante il nero (e che pppalle) e una giacca oversize dell’oversize dell’oversize che pare Batman a Gotham city (ma se piove lui è a posto e sotto mi ci posso nascondere anche io) questa è la prima sera che ha la TUTA GOLD. Quindi alla fine il flop ha fatto il giro ed è diventato top.

Ghali: voto 7,75

Solo se sei Ghali e in tutte le altre serate ti sei vestito come la fata turchina e hai fatto omaggio a Michael Jackson puoi vestirti di nero. Ma non un nero qualsiasi: luccichini e proporzioni squadrate alla Star Trek e tanto cuore. Solo a te concediamo il total black (avrei voluto dare 8 ma il mio gruppo d’ascolto mi ha placcato).

Alfa: voto 7

La chiameremo maglia-camicia quella che indossa Alfa stasera. Anche perché quantomeno la stoffa è cambiata dalle altre sere, è più “svolazzante” e carica di brillantini. Il cuore, che nelle altre sere è sempre stato giallo, questa sera è nero. Il caro Alfa non è super elegante in modo canonico, sia chiaro, ma è elegante nel proprio stile. Quindi sì, ci piace molto.

Rose Villain: voto 10

Una meraviglia, delicata, elegante, sexy. Splendida.

Santi Francesi: voto 6,5

Uno sembra un concierge pronto a chiederti la mancia (il Santo), l’altro ha un prendisole notevole di pizzo, anche se è a maniche lunghe e in estate è un attimino caldo. Però sono in total white e alla fine, sono talmente belli che sono toppissimi.

Fiorella Mannoia: voto 8,5

Fiorella Mannoia, nessuno lo sapeva, ha interpretato Morticia Adams nella versione di Catherine Zeta Jones in “Mercoledì”. Il punto è che è spettacolare e azzeccata per l’ultima serata del Festival. La classe, l’eleganza.

Annalisa: voto 8,25

Il fatto è che, anche se è vestita di nero (che ha anche un po’ sfrantumato la ciolla) non era comunque anonima: un trucco meraviglioso agli occhi, look pulito e grande, grandissimo charme. Icona di stile.

Angelina Mango: tra 8 e 9

Lei è il concetto stesso di Sanremo: elegante ma anche un po’ trash. Poi inciampa su sè stessa e cade. E’ tutto perfetto.

I Ricchi e Poveri: voto 9

Il fatto che pare siano gli unici ad aver capito che esistono altre sfumature oltre al nero già fa balzare il voto verso la lode. Stasera poi grandissimi. Salgono sul palco con una mano gigante come sciarpa affermando “Certo non si può dire che non siamo colorati”. Superlativi.

La Sad: voto 10

Scendere quelle scale con le giacche borchiate in tinta con i capelli, incredibilmente, è la cosa più geniale che abbiamo visto questa sera. Proprio Mic Drop.

Gli ignavi
Renga e Nek: voto 6

Che poi alla fine no, mi chiedo, c’è davvero bisogno di dare un voto a questi due giganti dell’intrattenimento che salgono sul palco, si perculano a vicenda, si divertono che nemmeno a capodanno? Comunque, uno in nero classico e francamente distinto, l’altro in un grigio cupo che faceva un po’ “Suits” ma anche “non mi prendo troppo sul serio”.

Gazzelle: voto 6

E’ venuto in tuta e si è fatto prestare la giacca (di 3 taglie più grandi della sua) dal primo a caso che ha trovato in Via Matteotti, abbinandola ad una felpa con il cappuccio. Dato importante: ha spezzato il nero con il grigio della giacca del fortunato passante (o del padre, andiamo a sincerarcene). Quantomeno ha tolto il giubbotto antivento. Apprezzabile.

Loredana Bertè: voto 6,5

Tutto nero. Ci aspettavamo di più. Prende un mezzo punto per le piume attaccate agli occhiali, che sono chiaramente prese a prestito dall’outfit della passata esibizione di Maninni. Obiettivamente, di questi tempi apprezziamo il riciclo. Brava ma non si applica.

Negramaro: voto 6+ per amore

Tutti neri. Si salvano dal flop perché su quel palco si sono davvero divertiti ed era una gioia vederli. Non c’è altro da dire.

Golier: 6 politico

Tra tuta e una giacca, guarda il caso, nera, stasera almeno ha un po’ brillato.

The Kolors: voto 6,5

La giacca, ma anche il pantalone di Stash fanno molto dalmata al contrario ed è per questo che non hanno preso 5, quantomeno un po’ di colore. Per il resto, comfort zone e oblio.

Flop
Diodato: voto 5

Un prete laico quando è in bianco, un prete vero quando è in nero. Non possiamo dare 4 perché ha un che da Peppino Impastato con quel lupetto che in qualche modo ci riscalda il cuore.

Mr Rain: 4,5

Ma perchè una giacca lunga, tutta nera, senza maglia sotto? Ma poi che modello era? No, non scherziamo.

Il Volo: voto 2

Tutti neri, tristi, monotoni. Nondimeno uno indossa una divisa da cuoco, l’altro una giacca e pantalone, e il terzo un improbabile raso che se passa vicino ad una sigaretta prende fuoco in 4 secondi e Il Volo diventa un duo.

Alessandra Amoroso: voto 4,5

I vestiti stringati solo se sei al Festivalbar di Montercorvino Rovella. Ma nel 2003. Che poi lei abbia un bel personalino e non lo valorizzi mai, è quello che ha fatto scendere dal 5 al 4,5.

Emma: voto 5 meno meno

I casi sono tre: va a fare una rapina, deve cambiare una gomma oppure ha messo un abito da Catwoman di tre taglie più grandi. Comunque no, Emma. Tu sei una stella, sei la Regina: così non va bene.

Irama: voto 5

Sembra sempre che, quel capello sia sporco. Va bene, avvocato, so che è solo gel, ma un cambio dell’olio lo fa mai?

Il Tre: voto 3

Ecco perché questa sera mi sento un po’ indolenzita: non ho fatto stretching. Che è un po’ la frase che ha detto Il Tre non appena salito sul palco: “Ecco perché ho un dolorino di pancia. Mi sono dimenticato la camicia”.

Clara: voto 5 – –

Il vestito di Shein non me lo aspettavo sul palco di Sanremo, non prende 4 solo perché a lei starebbe bene tutto.

Non Classificabili
Fred De Palma

Va bene l’estro, va bene il fashion, va bene che sei sul palco di Sanremo e ti tocca fare qualcosa per differenziarti, ma la mutanda di cotone che fuoriesce da pantaloni di tutt’altro tessuto, nessun italiano si meritava di vederlo.

Sangiovanni

Effettivamente i dolori da ciclo ci rendono spenti e allo stesso tempo sentiamo la necessità di vestirci comodi senza badare più di tanto agli abbinamenti.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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