“Confidenza”: amore, paura e inconfessabili segreti

“Confidenza”: amore, paura e inconfessabili segreti
Condividi su

In uscita “Confidenza”, il nuovo thriller di Daniele Luchetti sul potere delle emozioni, con Elio Germano, Vittoria Puccini e Federica Rosellini.

Amore e paura.
Quanto queste due parole possono condizionare le nostre vite, cambiarle profondamente? Ce lo racconta Confidenza, il nuovo thriller di Daniele Luchetti, adattamento dell’omonimo romanzo di Domenico Starnone

Pietro in “Confidenza”

Due termini che troveremo subito scritti alla lavagna di una classe di quinta liceo, utilizzati per spiegare la poesia italiana agli alunni poco interessati.
Amore e paura sono i veri protagonisti del film, guidano le scelte dei personaggi e, anche quando sembrano essere scomparsi, riaffiorano prepotentemente e ritornano – inattesi – a turbare le loro monotone vite. 

La trama

Specialmente per quanto riguarda Pietro, un professore di letteratura italiana del liceo, un po’ atipico rispetto a quanto ci si aspetterebbe dalla sua professione. L’uomo se ne frega del programma ministeriale e delle solite noiose lezioni frontali, prediligendo un approccio estremamente umano e affettivo, che ha a cuore prima di tutto il benessere dei propri studenti. Un modo d’insegnare decisamente diverso dal solito, interattivo, divertente. 

Si direbbe il professore che tutti vorrebbero avere.
E infatti i suoi ragazzi lo adorano. Qualcuno un po’ più degli altri. 

Teresa e Pietro in “Confidenza”

Teresa Quadraro è la più brava della classe e, per lei, Pietro non è solo un ottimo insegnante, ma una fonte di ispirazione, un esempio da seguire. Gli occhi con cui lo guarda non comunicano soltanto una disinteressata ammirazione, ma qualcosa di ben più profondo. 

Così i due finiscono per incontrarsi dopo la maturità di lei e Pietro cerca di convincerla ad iscriversi alla facoltà di matematica – cosa che pensava avesse già fatto, data la sua dimestichezza con i numeri. 

Da quel momento, inizieranno una relazione segreta, turbolenta e appassionata, diventando essenziali l’una per l’altro.
Teresa seguirà il consiglio di Pietro e tornerà a studiare. Quest’ultimo, dal canto suo, ama tantissimo la sua ex alunna, ma farà spesso fatica a presentarla in pubblico come sua fidanzata, dato il loro passato e la differenza d’età. E ciò rappresenterà il motivo di svariate incomprensioni fra i due. 

Confidenze reciproche

Una notte, proprio dopo un litigio, Teresa propone a Pietro di confessarsi a vicenda qualcosa che non avevano mai detto a nessuno, un segreto che li avrebbe tenuti legati per sempre, indissolubilmente. Da lì, la loro vita non sarà mai più quella di prima. 

Se questa confidenza li terrà uniti con il pensiero, non sarà abbastanza forte per farlo anche in senso fisico: i due, infatti, si lasceranno poco dopo. E l’uomo vivrà sempre con il costante terrore che Teresa possa rivelare il suo segreto.
Segreto che – qualora venisse a galla – potrebbe distruggerlo completamente, facendogli perdere ogni cosa. 

Due amori a confronto

Le loro strade si separeranno, e i due diventeranno entrambi famosi. Pietro pubblicherà libri sulla sua “pedagogia degli affetti” e lavorerà a contatto con il Ministero, che gli conferirà premi per il lavoro dedicato alla scuola. Teresa rimarrà legata a quel consiglio ricevuto in quinta liceo e diventerà davvero un’importantissima matematica, trasferendosi in America. 

Nadia in “Confidenza”

L’uomo troverà di nuovo l’amore con Nadia, una timida e ritrosa professoressa di matematica sua collega. Per lei proverà un sentimento diverso: prima curiosità; poi fascino, ammirazione, tranquillità e affetto. Ma chissà se esso potrà mai essere paragonabile all’amore travolgente che lo legava alla sua ex studentessa… . 

In ogni caso, Nadia diventerà sua moglie, sostenendolo sempre in ogni momento importante, anche se lei, immeritatamente, non avrà la sua stessa carriera. Genitori di una bellissima bambina, da fuori appariranno la famiglia perfetta. 

Ma, quasi come dinnanzi ad una presenza minacciosa, ad ogni bivio, ad ogni scelta importante da prendere, ad ogni traguardo raggiunto, Pietro si ritroverà davanti Teresa e l’ombra del suo segreto. Come se la donna fosse la rappresentazione fisica della sua cattiva coscienza. Quella voce interiore che gli ricorda di essere inadeguato e di non meritare davvero tutto quel successo. 

La regia

“Non sopporto più i film che impongono un senso, spiegano tutto, accompagnano lo spettatore per mano”, afferma il regista Daniele Luchetti, affiancato dallo sceneggiatore Francesco Piccolo.

Pietro in “Confidenza”

L’importante, qui, è che chi guarda non si senta trasportato verso un’ovvia conclusione, non si veda imporre una morale opprimente, ma resti sempre attivo dall’inizio alla fine. 
Alla confusione non viene mai messo ordine. L’ambiguità viene preservata, molte domande restano senza risposta. 

I romanzi di Starnone

Per il regista, l’adattamento cinematografico dei romanzi dello scrittore napoletano Domenico Starnone inizia trent’anni fa con la produzione di La scuola (1995) e, successivamente, di Lacci (2020). 

Luchetti dichiara di riscontrare in quei libri forti analogie con la sua vita, di sentirsi rappresentato nelle loro pagine e di ritrovare in quei personaggi parti di se stesso. 

In Confidenza viene presentato un modello maschile in cui molti potrebbero ritrovarsi: intossicato dal narcisismo, ma, in realtà, spia di una grande insicurezza di fondo. 

L’attore protagonista

Elio Germano è straordinario nel rappresentare questi sentimenti. Le sensazioni di un uomo che ha molti motivi per sentirsi onnipotente, ma altrettanti per riscoprirsi terribilmente inadeguato e fragile.
Un uomo che si rivela costantemente vittima della società da cui proviene, che ha paura delle emozioni che prova e cerca di respingerle. Costruendo attorno a sè una barriera che lo protegga, che gli consenta di mantenere il controllo. 

Pietro in “Confidenza”

Ciò che prima di tutto emerge dalla sua interpretazione è l’ambivalenza umana, la contraddittorietà. Pietro è costantemente diviso in due, in bilico fra passato e presente. Tratta i suoi studenti con amore, si batte per i loro diritti, perchè possano essere liberi, ma poi intraprende una relazione segreta con una di loro. È un marito premuroso, ma si ritrova quasi fra le braccia della sua editor. 

Una donna scomoda

E al classico uomo borghese, eticamente solido ma con qualcosa da nascondere, si oppone Teresa, che vorrebbe distruggere quello schema sociale di cui Pietro fa parte. Un mondo fatto di apparenze, di doppie facce, di segreti che devono essere gelosamente custoditi fra le mura di casa.

Teresa in “Confidenza”

La donna, invece, non è solo dotata di un’intelligenza sopra la norma, ma anche di una notevole capacità di osservazione, che le permette di andare oltre la superficie per scovare la verità che si nasconde dall’altro lato. Si annoia facilmente, non le interessano le buone maniere, ma lascia che tutto quello che le passa per la testa venga fuori. Che le emozioni che prova le si leggano in faccia. 

È la donna che mette in discussione la virilità del suo amato, che sfugge al suo desiderio di riporla in un cassetto come un semplice abbellimento o accessorio della propria vita, rivendicando la sua autonomia, la sua posizione anticonformista.

Ed è questo a spaventare così tanto Pietro. Teresa sfugge al suo controllo e non riesce ad accettarlo. 

I temi

Evidente la ripresa pirandelliana delle tante maschere che indossiamo all’interno della società, perché costretti o per sentirci più al sicuro.
Tante maschere, ma pochi veri volti. Che, solo nell’intimità e a volte nemmeno lì, ci sentiamo liberi di poter mostrare. 

C’è poi quel terribile segreto di cui si ritorna a parlare in tutta la vicenda, in un’aura di mistero e inquietudine, con continui salti temporali avanti e indietro. Con presagi funesti, piccoli dettagli che sembrano preannunciare una tragica conclusione.

Il sangue dal naso di Pietro, che esce il giorno del suo matrimonio con Nadia.
I limoni ammuffiti.
Un corvo.

Teresa e Pietro in “Confidenza”

La complessità dell’animo umano viene colta inquadrando oggetti apparentemente insignificanti o spazi bui e angusti, avvicinando progressivamente la macchina da presa. Sottolineando i gesti, gli sguardi, quei minimi e fulminei cambi di espressione in cui si racchiude tutto. 

La musica

Anche la musica, all’interno del film, riveste un ruolo fondamentale, sostituendo spesso le parole. Ogni volta che Pietro è sul punto di farla finita, una bizzarra melodia è pronta a trasmettere allo spettatore ansia ed inquietudine, quel senso di oppressione che lo stesso uomo sta provando. Nei momenti di estrema tensione, le grida dei personaggi sono mute e le confessioni all’orecchio a voce troppo bassa per poter essere ascoltate. 

Amore e paura, due facce della stessa medaglia

Confidenza rappresenta perfettamente quanto amore e paura possano condizionare la nostra esistenza, quanto la nostra identità faticosamente costruita, tassello dopo tassello, possa rivelarsi fragile. Quanto possano essere deboli i pilastri che la sostengono e come basti davvero poco a farli crollare uno dopo l’altro, come birilli. 

Quello che Luchetti realizza non è solo un banale thriller, ma molto di più.
È un vero e proprio studio sulla natura umana e sul potere delle emozioni, che, per quanto cerchiamo in ogni modo di nascondere, non smetteranno mai di dominarci. 

Ecco il trailer di “Confidenza”!

a cura di
Lucrezia Aprili

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – “Cattiverie a domicilio” – uno sguardo sulla nuova mystery comedy con Olivia Colman
LEGGI ANCHE –“Baby Reindeer” – le ramificazioni dei traumi del passato 
Condividi su

Lucrezia Aprili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *