Fast Animals and Slow Kids, il tour europeo sbarca a Lugano
I Fast Animals and Slow Kids arrivano allo Studio Foce di Lugano per la penultima data del loro tour europeo nei club.
Il tour che celebra i dieci anni di “Hybris” e “Alaska” ha riscosso un enorme successo, con quasi tutte le date sold out e il raddoppio o l’aggiunta di nuovi live, come la data del 28 aprile a Zurigo.
Riportare questi dischi sul palco a 10 anni dalla loro release per la band ha un fortissimo legame con i loro stessi del 2013/2014, anni dei tour in furgone, in cui partire per una serie di date lontane da casa era l’unica ragione di vita e forse l’unico modo per affrontarla a testa alta.
«’Hybris’ e ‘Alaska’ sono pezzi di quella vita là – hanno raccontato Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (chitarre).
Provini registrati sussurrando a notte fonda ‘non c’è più speranza’ in un ostello di Brescia, la E45 in furgone stretti tra le custodie delle chitarre e qualche sacca sportiva piena di vestiti sgualciti, ore ed ore al banchetto del merchandising a cercare di capire se avessimo suonato bene, parlando con chiunque volesse parlarci a fine concerto. Tutto questo per noi è incancellabile. È la radice dalla quale sono emersi gli alberi che siamo ora».
I Fast Animals And Slow Kids hanno iniziato a scrivere canzoni nel 2008, anno in cui hanno mosso i primi passi nei locali della loro regione, l’Umbria.
Grazie ai loro primi concerti, coinvolgenti ed energici, la band, che scelse il nome ispirandosi a una gag della serie tv animata I Griffin, venne ingaggiata come opening act di band nazionali e internazionali che in quegli anni si trovavano a passare dalla loro città, Perugia.
Da li in poi hanno collezionato sempre più successi, rivelandosi anche una delle prime band indie italiane a registrare il tutto esaurito di oltre tremila persone all’Alcatraz di Milano, conquistando una grossa fan base di affezionati.
Il live al Foce
Il concerto a Lugano non è molto lungo, poco più di un’ora, ma è intenso, energico… sudato!
Come già detto, i Fask ripropongono live Hybris ed Alaska, due dischi capisaldi della loro discografia e nonostante siano “datati” i fan sono molto preparati e cantano a memoria ogni singola canzone.
Aimone sul palco è una carica esplosiva: salta, canta e suona le percussioni. Ride, beve, scherza col pubblico, lo ringrazia e lo invita allo stand del merch a fine concerto per due chiacchere.
A grande sorpresa, quasi a fine concerto, Aimone e Alessio si invertono di ruolo. Aimo va alla batteria ed Ale alla voce e ci regalano una cover di Rock and Roll dei Led Zeppelin!
E a grande richiesta del pubblico, i nostri amati ci regalano anche un pezzo extra, anche se non fa parte di Hybris e Alaska: Forse non è la felicità.
Beh, che dire: per una sera, questa si che è la felicità. Grazie Fask!
Se domani
Ancora di nuovo
Una grande tempesta
Ci logorerà
Noi domani
Ancora di nuovo
Saremo più forti
Insieme
Ecco la setlist:
- Overture
- Il mare davanti
- Calci in faccia
- Fammi domande
- Combattere per l’incertezza
- Coperta
- Troia
- Maria Antonietta
- Canzone per un abete – Parte II
- Come reagire al presente
- Rock and Roll (Led Zeppelin cover)
- A cosa ci serve
- Gran Final
a cura e foto di
Emanuela Giurano
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