“Cattiverie a domicilio” – uno sguardo sulla nuova mystery comedy con Olivia Colman

“Cattiverie a domicilio” – uno sguardo sulla nuova mystery comedy con Olivia Colman
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“Cattiverie a domicilio” è il nuovo film di Thea Sharrock, con Olivia Colman, Jessie Buckley, Anjana Vasan, Timothy Spall, in uscita oggi, giovedì 18 aprile. Noi di The Soundcheck lo abbiamo visto in anteprima, e ve ne parliamo qui, in questo articolo! 

Littlehampton, 1922. 

A casa della morigerata famiglia Swan arriva La Diciannovesima Lettera, una missiva colma di improperi ed insulti indirizzati alla nubile ed immacolata Edwith. 

La colpa ricade immediatamente su Rose Gooding, una donna volgare e sfrontata, immigrata dall’Irlanda con la figlia e Bill – e per questo fortemente mal vista! 

Convinte della sua innocenza, in attesa del processo un gruppo di concittadine cercherà così in tutti i modi di scagionarla da ogni accusa. Guidate dall’agente Moss, le donne architetteranno un piano ingegnoso che, tra svariati tentativi e fallimenti, le porterà a scoprire l’identità del vero colpevole! 

Tratto da una storia vera 

La singolare vicenda mostrata in Cattiverie a domicilio presenta un che di fantasioso, ma nella realtà dei fatti risulta tutt’altro che inventata. La sceneggiatura scritta da Jonny Sweet si basa, infatti, su una storia vera: quella accaduta in una piccola città del Sussex, negli anni ’20 del secolo scorso. Quando l’invio di una serie di lettere dal contenuto fortemente volgare e diffamatorio portò l’accusata fino alle aule del tribunale! 

Una commedia riuscita… 

La nuova pellicola di Thea Sharrock arriva agli occhi degli spettatori in modo semplice e diretto, ottenendo a pieno titolo la qualifica di film riuscito. 

I toni sono quelli della commedia, mentre il registro è esagerato e – spesso – sopra le righe. Cattiverie a domicilio gioca su questo elemento, già a partire dalla serie di insulti contenuti nelle lettere spedite ad Edith, talmente esagerati e bizzarri da strappare più volte una risata al pubblico. Così come i buffi comportamenti dei personaggi, che agiscono spesso di propria iniziativa, descritti minuziosamente in ogni loro piccola stranezza. O la presenza di dialoghi articolati ed elaborati, con un linguaggio a tratti basso ed informale, a tratti più elevato e raffinato, a seconda del contesto di inserimento e del soggetto in questione. 

Il film si configura come una commedia mystery pungente ed arguta, capace di intrattenere il suo pubblico mediante rivelazioni ed enigmi, frutto dell’abile penna di Jonny Sweet. Come il mistero della nascita di Nancy, che fa da corollario a quello principale, riguardante l’arrivo delle lettere ingiuriose a Littlehampton! 

… tutta al femminile! 

Il vero punto di forza della vicenda, tuttavia, è indubbiamente rappresentato dalla solida coalizione femminile. Quella di un gruppo di donne di una piccola cittadina piena di voci e di dicerie che, senza tener conto di queste ultime, decidono di fronteggiare l’abuso di potere e la negligenza della polizia locale. Nonché di tutti coloro che, malgrado l’evidenza, si ostinano ad eleggere come capro espiatorio la turbolenta Rose Gooding. 

La lotta per la verità, portata avanti dall’agente Moss, Acteur, Kate e Mabel da un lato. Dall’altro, il potere patriarcale, cieco ed ostinato, di chi non vuole sentire ragioni. Di chi non accetta – come Edward Swanl’emancipazione femminile che sta, pian piano, prendendo piede. 

Di chi cerca, come il capo di polizia ed i suoi agenti, di mettere a tacere la voce delle donne, che si leva sempre più alta e più forte. 

Cattiverie a domicilio è, dunque, una commedia al femminile, poiché, all’interno questo preciso contesto storico-sociale, ci mostra ancora una volta tutto il potenziale rappresentato da una solida cooperazione femminile. Capace di unire le proprie forze, portando alla risoluzione di un difficile caso nazionale. 

La Edith Swan di Olivia Colman

Degna di nota è sicuramente l’interpretazione di Olivia Colman, che mette in scena – ancora una volta – un personaggio estremamente complesso e sfaccettato. Apparentemente candida ed innocente, la puritana zitella Edith Swan nasconde in realtà un’indole ben diversa, estremamente distante dalla identità assunta in pubblico. 

Dietro il suo finto perbenismo e la rigida educazione religiosa impartitale dai genitori, si celano, infatti, una sottile ipocrisia e profondi sentimenti d’invidia e di rancore, che la donna cova in silenzio e che, in alcune circostanze, stenta a trattenere. 

E se, da un lato, Edith prova veramente interesse e affetto per la turbolenta vicina di casa, dall’altro quest’ultima rappresenta tutto ciò che la donna segretamente vorrebbe – ma di fatto non può – essere. Il rapporto tra le due si fa così estremamente teso, sfociando in un aperto conflitto che si risolverà solo alla fine del film. Quando Edith rivelerà a Rose di averle voluto davvero bene, e che tutto ciò che è accaduto dopo non sia dipeso dal fatto che si trattasse di lei. 

Significativo per la comprensione di questo affascinante personaggio è, inoltre, il suo rapporto con la figura paterna, un uomo dalla mentalità estremamente rigida e maschilista, attorno al quale ruota tutta la dimensione domestica e la vita della figlia. Edward Swan rappresenta il pater familias per eccellenza, e la personalità di Edith ha origine e si risolve tutta nel tacito conflitto con esso. 

La Colman dà, dunque, vita a questo personaggio in maniera ineccepibile, rendendolo (grazie alle sue immense doti attoriali) interessante, imprevedibile e – nonostante la pericolosa possibilità di stereotipo da esso rappresenta – sempre estremamente credibile. 

La risata di Edith conclude il film in maniera perfetta, riecheggiando a lungo nella mente dello spettatore. Alla pari del cambio di espressione di Hirayama nella sequenza finale di Perfect Days, o di quella di un personaggio iconico come Joker. 

Promosso o bocciato? 

Decisamente promosso! 

Cattiverie a domicilio raggiunge pienamente il suo obiettivo, riuscendo ad intrattenere e a coinvolgere lo spettatore per tutta la sua durata. Partendo da un fatto di cronaca abilmente rimaneggiato mediante un pizzico di humor e di ironia, il film tratta in modo leggero e divertente anche tematiche sociali di un certo peso, ancora oggi estremamente attuali. Tutto questo avvalendosi di un cast eccezionale, tra i cui nomi spicca sopra ogni altro quello di Olivia Colman. 

Cattiverie a domicilio vi aspetta al cinema a partire da oggi, giovedì 18 aprile. 

Chi avrà inviato le misteriose missive nella tranquilla cittadina di Littlehampton?
Non vi resta che scoprirlo.
Buona visione!

a cura di
Maria Chiara Conforti 

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