“Colorful”, Eto Mori racconta i colori dell’animo umano

“Colorful”, Eto Mori racconta i colori dell’animo umano
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Colorful di Eto Mori, un classico della lettura giapponese, è finalmente arrivato in Italia. La storia da cui hanno tratto un anime, uscito nel 2010 e diretto da Keiichi Hara, racconta le vicende di un ragazzo di 14 anni e ci mostra cosa vuol dire essere adolescenti in Giappone.

Abbiamo un vincitore

Il libro si apre con un’anima che scopre di essere stata estremamente fortunata e di aver vinto la lotteria delle anime che gli permette di tornare in vita, nel corpo di un altra persona. L’anima, per poter rientrare nel giro delle reincarnazioni, dovrà riuscire a capire quale crimine abbia commesso durante la sua vita. Nell’impresa sarà affiancato da Prapura, un angelo fuori dagli schemi.

L’anima scoprirà di aver preso possesso del corpo di Makoto Kobayashi un ragazzino di 14 anni che si è suicidato dopo aver assunto una considerevole quantità di pillole. Al suo risveglio, che viene visto come un miracolo dal momento che il ragazzo era stato dichiarato morto, il nuovo Makoto si troverà circondato da una famiglia affettuosa: una madre dolce, un padre taciturno ma affettuoso e un fratello che è sempre al suo fianco. 

La copertina del romanzo

Cosa potrebbe aver spinto il vero Makoto al suicidio? Ben presto, però, Prapura svelerà alcune cose al suo protetto: la famiglia che lui ritiene perfetta in realtà non lo è e nasconde alcuni segreti.

Il ragazzo, di bassa statura, a scuola è bullizzato e non ha amici, non brilla negli studi è timido ed insicuro ed è innamorato di una ragazza che non lo corrisponde. L’unico momento di vera felicità che prova è quando dipinge.

Eppure l’anima ha un compito e, giorno dopo giorno, da vita a una nuova versione di Makoto…

Chiunque, in questo mondo terribile, ha le proprie crepe, le proprie ferite. Siamo tutti un po’ rotti, in qualche modo.

Un caleidoscopio di colori

Eto Mori in questo romazo, che si legge tranquillamente in paio di giorni, ci regala una storia dolce ma carica di significati. Quella che a prima vista potrebbe essere una favola per ragazzi in realtà è una storia adatta a tutti.

L’autore, come tipico di molti giapponesi, fonde insieme quotidiano e fantastico, leggerezza e filosofia, dando vita ad una storia commovente.

In Coloful Mori mette sotto una lente d’ingrandimento il mondo dei ragazzi e lo sbatte in faccia agli adulti. L’autore, con uno stile delicato ma condito da una pungente ironia (tipica del nuovo Makoto) ci parla delle difficoltà e dei problemi dei giovani giapponesi: la costante pressione, il timore di non essere accettati e le difficoltà nel trovare un amico. 

Fonte Pinterest

Grazie allo sguardo di Makoto, narratore nella vicenda, ci viene più semplice empatizzare con i personaggi e provare in qualche modo a capirli. Scopriamo così che una ragazzina sua coetanea vende il proprio corpo per potersi permettere borse, scarpe e altri oggetti costosi. 

Siamo tutti incasinati che sia in questo mondo o nell’aldilà, che tu sia un essere umano o un angelo, essere incasinati è la norma. Essere svitati o fuori di testa è del tutto normale.

Il titolo non fa riferimento soltanto alla smisurata passione di Makoto per l’arte ma è un chiaro riferimento alla moltitudine di colori che caratterizzano l’animo umano.

L’opera ci racconta di momenti di gioia e di abissi di disperazione e si chiude con un messaggio importante e universale (che per ovvie ragioni non posso condividere con voi).

Nessuno di noi, come i protagonisti dell’opera di Eto Mori, è perfetto. Ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti e le nostre vite sono costellate da difficoltà, eppure dobbiamo continuare ad andare avanti senza crearci dei limiti e accettando l’aiuto delle persone che ci sono vicine.

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

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