“Naufraghi”: una graphic novel malinconica

“Naufraghi”: una graphic novel malinconica
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Naufraghi (titolo originale: Naufragos) è un’opera a fumetti ideata dall’illustratrice spagnola Laura Perez e Pablo Monforte, uscita in Italia nel 2022.

La storia si divide tra la Madrid degli anni ’80, che rappresenta il passato, e la Barcellona dei primi anni ’90, dove sono ambientati i fatti del presente. Nel passato seguiamo le vicende di Alexandra, giovane universitaria amante dei libri e di Julio, anche lui studente, con una grande passione per la scrittura e la letteratura, nonché aspirante scrittore.

 Le loro strade si incrociano per caso, quando Alexandra, amante della scrittura creativa, decide di chiedere alla rivista Giardino Metallico di poter collaborare con loro. La rivista è la stessa per la quale scrive Julio, che ha una rubrica tutta sua dedicata ai suoi racconti brevi. Tra i motivi che hanno spinto Alexandra a interessarsi alla rivista c’è proprio la rubrica di Julio e i suoi racconti. In particolare, a colpire Alexandra è stata un’opera che si chiama Naufraghi.

L’incontro tra Alexandra e Julio è così folgorante che i due si innamorano e iniziano a frequentarsi.

Nei capitoli del presente scopriamo che Julio si è sposato e ha un lavoro come contabile. Sua moglie vorrebbe tanto avere dei figli ma lui cerca di sviare l’argomento in tutti i modi. La verità è che a Julio non piace il proprio lavoro, così come non apprezza i suoi colleghi e nemmeno la sua vita. Non è riuscito a realizzare il suo sogno di diventare scrittore e si limita a svolgere un impiego che non gli piace solo per senso del dovere. La Alexandra del futuro, invece, si occupa della madre ormai anziana (del padre non se ne parla ma si suppone viva altrove). Anche lei sente spesso un grande vuoto dentro di sé.

Entrambi sembrano essere spettatori della loro stessa vita. Entrambi non vivono, ma sopravvivono, lasciandosi trascinare dagli eventi giorno dopo giorno, come dei naufraghi in balia delle onde.

Finché la coppia si incontra, di nuovo e inaspettatamente, nella Barcellona degli anni ’90 e, tra le suggestive vie del parco El Retiro, si mette a rivangare il passato e a ragionare su cosa avrebbero o non avrebbero potuto fare.  

Recuperare il loro rapporto è ancora possibile?

Il fumetto di Perez e Monforte  è un’opera che parla del passato, di sogni mai realizzati, di solitudine, di conformismo e soprattutto di rimpianti.

Nell’opera riconosciamo le pagine che parlano del passato, perché sono color seppia, mentre quelle riguardanti il presente sono verde-azzurro. Il colore del passato è quindi caldo, perché evoca i momenti spensierati della giovinezza, mentre il presente è rappresentato con toni freddi, che conferiscono alla pagina un’aura malinconica.

I disegni sono semplici ma gli sfondi sono ricchi di dettagli.

Naufraghi è una graphic novel molto realistica, che non ha paura di deludere il lettore evitando un finale sdolcinato o prevedibile. Forse questo è uno dei motivi per il quale ha riscosso così tanto successo in patria e non solo.

L’autrice Laura Perez  è molto conosciuta e apprezzata in Spagna, tant’è che ha collaborato con riviste del calibro di Vanity Fair, National Geographic e The Wall street journal.

Pablo Monforte, laureato in Architettura e Design, è anche autore di libri di poesie ed è il vincitore del Premio Valencia Crea, con un progetto che mischiava poesia e design.

Con Naufraghi, entrambi hanno vinto il 19° Premio Fnac Salamandra Graphic Award e il loro fumetto è stato pubblicato in tutta Europa.

a cura di
Silvia Ruffaldi

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Silvia Ruffaldi

Silvia ha studiato Scienze della Comunicazione a Reggio Emilia con il preciso scopo di seguire la strada del giornalismo, passione che l’ha “contagiata” alle superiori, quando, adolescente e ancora insicura non aveva idea di cosa avrebbe voluto fare nella vita. Il primo impatto con questo mondo l’ha avuto leggendo per caso i racconti/reportage di guerra di Oriana Fallaci e Tiziano Terzani. Da lì in poi è stato amore vero, e ha capito che se c’era una cosa che voleva fare nella vita (e che le veniva anche discretamente bene), questa doveva avere a che fare in qualche modo con la scrittura. La penna le permette di esprimere se stessa, molto più di mille parole. Ma dato che il mestiere dell’inviato di guerra può risultare un tantino pericoloso, ha deciso di perseguire il suo sogno, rimanendo coi piedi ben piantati a terra e nel 2019 ha preso la laurea Magistrale in Giornalismo e cultura editoriale all’Università di Parma. Delle sue letture adolescenziali le è rimasto un profondo senso di giustizia, e il desiderio utopico di salvare il mondo ( progetto poco ambizioso, voi che dite ?).

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