Charlotte M. e il “Metodo Flamingo” – l’intervista

Charlotte M. e il “Metodo Flamingo” – l’intervista
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“Essere se stessi, fare le cose con il cuore, essere spensierati”. Si racchiude in queste tre semplici e meravigliose regole un metodo che non smette più di dare i suoi frutti. Prima un video su YouTube, pubblicato (e ideato) a soli 8 anni e qualche spicciolo, con l’aiuto e il sostegno di mamma e papà, in cui racconta di essere diventata una sirena. Da pochi giorni in tutte le sale cinematografiche di Italia con il film “Flamingo Party”. Ecco il racconto di una travolgente, inarrestabile, fantastica, artista, che noi di The Soundcheck abbiamo avuto il piacere di intervistare.

E poi dicono che leggere, tanto, velocemente, a tutte le ore, a volte di sera tardi (diciamo pure “notte inoltrata”) o stesa sul lettino, nelle mie solite insolite vacanze non serva. È con questo sistema che sono entrata in contatto, o in piena rotta di collisione, con la giovanissima Charlotte M., al secolo Charlotte Moccia, fiorentina di nascita, cresciuta a Serravalle Pistoiese e ormai…cittadina del mondo e regina del “tubo”.

Tutta colpa del “corsivo”

Durante le mie ricerche per un articolo, mi sono imbattuta in una scena de “Il Collegio”, la trasmissione targata Rai. E non ricordo più come mai, sono letteralmente inciampata sul primo libro di questa millennial poliedrica e coinvolgente. “Un’estate al collegio infestato”, edito da Rizzoli ed illustrato da Agnese Innocente.

UnEstateAlCollegioInfestato
Storia di ragazzi e giallo al tempo stesso.
La giovane Charlotte racconta in prima
persona fatti strani e sensazioni.
Tenendo incollati ad una storia a lieto fine

La storia di un gruppo di ragazzi provenienti da un po’ tutto il mondo che si ritrovano in un college britannico…per studiare la lingua, risolvere un mistero, e vivere tutte le cose “giuste” e spensierate di quell’età. Amicizia, prime scoperte nel campo del cuore, stare vicini e crescere insieme.

“Bisogna sempre andare oltre l’apparenza, soprattutto con le persone
Immagine di copertina di Un amore oltreoceano di Charlotte M.
Sguardo sognante e innamorato.
Charlotte anche oltreoceano continua a
guidarci tra buoni sentimenti e
saggi consigli. Quelli della nonna

Queste le parole della giovane protagonista, di nome, manco a dirlo, Charlotte, in cui mi sono ritrovata all’istante. E dimenticandomi di essere una boomer fatta e finita, sono andata alla ricerca di altri “indizi”. Intanto altri libri, e fanno in totale 4: tutti letti, tutti piaciuti. “Un amore oltreoceano”, sequel del collegio e ambientato negli States. E “La mia vita segreta. Una storia a fumetti”, con la sua magia del fenicottero.

Immagine della storia a fumetti La mia vita segreta di Charlotte M.
Un po’ storia a fumetti un po’ sana vita
quotidiana di una ragazza di 14 anni

L’ultimo arrivato “Flamingo Party” è il motivo per il quale sono qui, in un cinema multisala romano in cui non venivo da tempo (ma già sapete). Insieme a tanti piccoli e grandi suo fans scatenati e in preda all’emozione. In attesa che parli in sala prima della proiezione della sua trasposizione cinematografica “Charlotte M. Il Film Flamingo Party”, in visione solo al cinema dal 30 dicembre scorso.

Non chiamatela influencer

Sebbene abbia spopolato sui suoi canali YouTube (sì, lo sapete, ne ha più d’uno) e sia approdata nel 2017 su Instagram e nel 2018 su TikTok, Charlotte M. ha un curriculum capace di far rimanere a bocca aperta anche il più impenitente culturologo, che scrive degli altri perché molto poco saprebbe fare da sé.

Un’influenza ce l’ha, e arriva forte e chiara ai miei occhi (e alle mie orecchie non più abituate alla “caciara” romana). Ma questa fantastica giovane ragazza è una content creator interessante e affatto scontata. Da sempre brava a scuola, da piccolina coltivava le sue passioni per i lapis (l’è toscana la piccola), sempre temperati e custoditi gelosamente nell’astuccio in compagnia di penne, matite, colorate, e pennarelli, anche glitterati.

Uno dei video del primo anno di tubo. Charlotte ha già “inventato” una sua alter ego, Camilla. Carina, timida e bravissima a scuola.
Che è ovviamente una delle sue amiche più care. E che le permette di iniziare a lavorare sui suoi famosi “Versus”.
POV: 8 anni e farli “contare”, con il giusto spirito, tutto simpatia, dolcezza e sana ironia.
Prima passione, la musica

Ama la musica da sempre e cantare, con un repertorio il giusto sofisticato. Tra i suoi video di esordio pubblicati sul canale, ha dato voce a canzoni come “Se bruciasse la città”, “Ma che freddo fa” e “On my own”. E studia il pianoforte. Ultimamente sono usciti i suoi brani inediti, in cui l’autotune è solo un espediente di stile per una voce ben attrezzata per cantare.

Dal titolo onomatopeico che richiama subito l’amore e i primi sentimenti giovanili, il video del brano è girato a Roma.

Charlotte ha dato prova di saper cantare anche prestando la voce (e un po’ del suo variegato mondo interiore) al personaggio di Marie in “Lo schiaccianoci e il flauto magico”, cartone di casa Notorious Pictures nelle sale da novembre 2022.

“Dobbiamo mostrarci mature, coscienziose e responsabili

Queste le parole che Charlotte M. mette in bocca a Clarissa, l’amica americana compagna di avventure dei suoi primi due libri. E che a quello che scrive ci creda si vede. Perché la nostra toscanina d’eccezione ha studiato in questi anni non solo sui banchi di scuola. Ma anche canto, recitazione e doppiaggio (Schiaccianoci docet). E la giusta dose di gusto nello scegliere e proporre outfit, adatti alla sua età e a quella dei suoi aficionados.

Non mancano, nei suoi video, nelle pagine scritte e nello Charlotte pensiero, le buone maniere e l’educazione: “Tolgo gli ultimi due piatti dalla tavola e passo sotto il grande arco che separa la sala da pranzo dalla cucina per metterli in lavastoviglie”, racconta in una delle prime cene a Los Angeles. E non ha mai nascosto il suo amore per la natura. Che per una ragazza della sua età, cresciuta in una casa immersa nel verde della campagna toscana, è al tempo stesso qualcosa di naturale, viscerale…ma affatto scontato.

La cosa che mi piace di più di questa villa, però, sono le vetrate che danno sul giardino e che occupano un’intera parete della cucina e della sala: di giorno, riempiono le stanze di luce, mentre la sera, quando è buio come adesso, creano un’atmosfera magica, come se non ci fosse alcun confine a dividerci dalla natura che ci circonda.

Charlotte M. Un amore oltreoceano RIZZOLI LIBRI

#FlamingoForever: salviamo i fenicotteri

Dalla caption di una foto con l’amica del cuore, nel giorno del 15° compleanno che ha reso davvero speciale, postata su Instagram, prende il via la storia di “Flamingo Party”. Una festa scolastica, un po’ in stile a stelle e strisce, ma più sobria e nostrana, organizzata per raccogliere fondi per salvare un’oasi naturale, vicina alla casa della nonna prediletta, che purtroppo non c’è più.

Ma che le ha lasciato in dono saggi consigli e un amore che Charlotte mette, sempre, in tutte le cose che fa e condivide.

“Quando non sai che pesci pigliare e hai il morale sotto i tacchi l’unica arma è l’autoironia”.

“Niente panico, una soluzione si trova sempre!”.

“È così simpatica, spontanea… Niente riesce a fermarla”.

Un trailer frizzante e che catapulta all’istante nell’esperienza del primo anno in un liceo nostrano.
Ci sono tutte le dinamiche in cui adolescenti, genitori, insegnanti, e anche quell’universo adulteggiante che di giovani si ostina
a parlare, spesso neanche conoscendone l’ABC, si possono e si devono ritrovare. Insieme.
Ecco il momento per qualche domanda e curiosità
Ciao Charlotte, e grazie per averci dedicato questo incontro in un tour promozionale che ti porterà in giro per le sale d’Italia e che sta riscuotendo successo tra il pubblico dei tuoi fans e al botteghino: il tuo film da poco uscito è già nella top ten di quelli più visti. Che cosa ti stanno regalando questi incontri con il pubblico?

Un’emozione bellissima. Magari delle persone possono pensare che io mi stanchi a vedere i miei fans o mi stressi, ma in realtà mi caricano veramente di energia e di grinta. E soprattutto vederli in volto penso che sia una cosa bellissima: abbracciarli, fare foto…e poi non rifiuto mai niente perché voglio veramente renderli felici come loro rendono felice me ogni giorno.

C’è una cosa che ti contraddistingue e che ho apprezzato non solo nei tuoi video ma anche in questi giorni: quando parli della tua attività, parli sempre al plurale, usi il noi, e non dimentichi di ringraziare le persone che ti aiutano e ti consentono di fare le cose (e più in generale la vita) che ami, in primis i tuoi genitori. Puoi raccontarci di questo tuo senso di fare sempre “squadra”?

Innanzitutto sono grata ai miei fans perché sono stati loro a capirmi e a volermi. Mi hanno capita in qualsiasi cosa io abbia fatto e mi hanno seguita fin dal primo momento. Ed è grazie a loro se io ho fatto un film, perché è a loro che è piaciuto così tanto il messaggio che trasmettevo che mi hanno aiutata in tutto quanto, e ne sono superfelice. E non dimentico mai di ringraziarli.

Al “fare squadra” ci credo perché i miei genitori fin dall’inizio mi sono sempre stati accanto, in qualsiasi cosa. Mi hanno tutelata sempre. Mamma fin dal primo video ha preso il telefono e ha iniziato a riprendermi: abbiamo fatto subito squadra. Pian piano si sono inseriti altri tasselli, come l’ufficio stampa. Insomma ho accanto un gruppo di persone che mi aiuta e supporta per qualsiasi cosa. Io li chiamo ogni giorno e ci sono sempre per me. È fantastica questa cosa.

Infine, soprattutto in famiglia, essere una squadra è importante, perché quando uno è giù di morale c’è sempre l’altro che “tira su la molla” ed è bellissimo.

Dopo l’esperienza de “Lo schiaccianoci e il flauto magico”, prosegue la tua collaborazione con Notorious Pictures. Raccontaci come è stato questo percorso che ha portato a “Flamingo Party”. E dei tuoi compagni di questa avventura, gli altri attori e il regista Emanuele Pisano.

In realtà è successo che mi hanno contattato per realizzare il mio primo film, e io sono rimasta a bocca aperta. Mi sono messa a piangere, ma dalla gioia perché ero veramente felice. Felice, felice, assolutamente.

Quando mi è stato proposto il doppiaggio? Ancora di più, perché fin da quando ero più piccola ho sempre sognato di doppiare. C’erano delle scuole vicino casa mia, ed entrare in una sala e fare la doppiatrice in un cartone animato era davvero un mio grande sogno, che alla fine si è realizzato. Sono davvero grata per questo. È stato divertente, molto divertente. Il direttore del doppiaggio, Federico Zanandrea, è stato fantastico con me.

Il video che Charlotte M. ha realizzato in occasione del doppiaggio del personaggio di Marie ne “Lo schiaccianoci e il flauto magico”.

L’esperienza delle riprese di Flamingo Party è stata magica. Penso sia una delle esperienze più belle della mia vita, anche se sono ancora piccola. All’inizio non conoscevo nessuno. Il regista, Emanuele Pisano per me è un fanciullino: trasmette gioia da ogni parte di sé e ti porta nel suo mondo e riesce a capire il tuo. Ci siamo capiti subito e c’è stata complicità tra di noi.

Anche con il cast è andato tutto bene. Con Alisia Ferri che interpreta Sofia, la mia migliore amica, già dal primo giorno di set ci siamo ritrovate in camera sua, a lavarci i denti insieme e a parlare di gossip. È stato subito amore a prima vista. Lo stesso vale per Gabriele Rizzoli che fa Davide B: ci aiutavamo l’un l’altra nelle scene e si è creato un bellissimo rapporto. Un bel legame, e anche con tutti gli altri.

La storia è ambientata in un liceo e la coprotagonista è Sofia, tua migliore amica alla quale dedichi il brano principale “Non ti lascio più”. Quali sono i messaggi principali che hai voluto trasmettere alle persone che ti seguono, che sono tantissime e sono sia più piccole sia più grandi di te?

Che sbagliare è umano. Possiamo sbagliare, ovviamente nei limiti, ma l’importante è che si può sempre riparare ai propri errori, e cercare un modo per farsi perdonare da qualcuno che ami e al quale tieni. E quello che penso è che puoi riuscire a ritornare più forte di prima, il legame che hai con quella persona riesce non solo a ricostruirsi, ma si crea una maggiore intimità. Si può quindi rimediare ai propri errori, ma deve essere fatto con il cuore. La canzone questo dice: ed è il cuore a parlare, non è la parte razionale.

Non ti lascio più, il modo di parlare con il cuore con cui Charlotte chiede scusa alla sua amica Sofia
Un’ultima domanda, alla quale tengo particolarmente e nella quale credo ti ritroverai. Tu hai puntato molto sullo studio, non solo a scuola, e ti stai “formando” anche nei campi di musica, canto e recitazione. Quello che credo è che la recitazione andrebbe introdotta nelle scuole, fin da piccoli, come avviene nel sistema americano, e non solo per chi un domani voglia fare l’artista, come te, ma perché è un mezzo per conoscere, scoprire e capire le emozioni e i sentimenti, nostri e degli altri. Tu che ne pensi?

La scuola è un argomento che mi sta molto a cuore. Una cosa che penso non sia giusta è che purtroppo ci sia più o meno lo stesso modo di insegnare dal 1900, mentre noi siamo nel 2023: ci sono i telefoni, i social e tante altre novità e quindi non capisco perché non si vada avanti su questo.

Negli Stati Uniti, ad esempio, ogni studente può puntare di più ad essere se stesso, e quindi secondo me da noi dovrebbero esserci molti più corsi e attività nelle quali ci si possa immedesimare. Penso sarebbe bello poter fare recitazione insieme ai tuoi compagni di classe e riuscire a sviluppare la parte più bella di te. Quindi credo proprio di sì.

Nella mia scuola ci sono corsi sia di recitazione sia di cinema, ma anche altre cose innovative, mentre nella maggior parte no. Secondo me si deve rinnovare: la cultura è molto importante, ma è bello e fondamentale dare spazio alla nostra anima, sviluppare anche altre parti che una persona non conosce ancora di sé. E vedo che i miei compagni sono entusiasti, perché sanno che a fine anno si fa il saggio in un teatro, e si condividono emozioni e sentimenti.

Il duetto tra Charlotte e Gabriele Rizzoli-Davide B
Il momento dei saluti

L’intervista con Charlotte M. finisce come era iniziata: con sorrisi e ringraziamenti, ma si avverte, proprio come aveva detto lei, una nuova energia. La saluto per farla andare, con la sua fantastica squadra, mamma e papà in testa, nella sala dove troverà tutti quelli che sono accorsi per vedere il suo delizioso film e poter incontrare lei. Guardandosi negli occhi, abbracciandosi e facendosi foto.

Questi eventi speciali proseguiranno nei prossimi giorni in tutta Italia, quindi non resta che scoprire gli appuntamenti previsti dalle vostre parti, per passare insieme, magari con tutta la famiglia, un paio d’ore con le storie belle e lo spirito positivo che ha sempre contraddistinto questa giovane ragazza.

Appuntamenti per il futuro?

Le novità non sono ancora finite, perché da marzo Charlotte porterà in giro nei teatri del nostro bello stivale il Live Tour 2023, uno spettacolo tutto suo. E quindi la incontreremo di nuovo, per parlarne insieme. Perché come diceva una persona, “niente può fermarla”.

a cura di
Silvia Morghen Di Domenico

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Silvia Morghen Di Domenico

Nata a Roma, con una Laurea in Economia alle spalle, scelta per una passione profonda che non mi ha ancora abbandonato, e che mi ha regalato una lente complessa ma al tempo stesso dinamica attraverso la quale guardare alle cose. Un amore viscerale e mai tradito per la Musica e per le Parole, pensate scritte e parlate, mi porta a cercare un punto di vista, un angolo di visuale, con i quali raccontare le cose da insider. O meglio, da infiltrata doc.

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