“Flavors of Youth”: tre storie, un solo film

“Flavors of Youth”: tre storie, un solo film
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Quanto spesso capita di apprezzare la normalità? Quanto spesso capita di affezionarsi ad un qualcosa di estremamente comune? Questo è l’obiettivo di Flavors of Youth!

Shikioriori

Flavors of Youth in inglese, Se shi Qingchun in cinese, Shikioriori in giapponese, tutti letteralmente traducibili in italiano con “Sapori di Gioventù”. Nasce come un film d’animazione articolato in tre episodi da una coproduzione cinese-giapponese dei due studi Haoliners Animation League e CoMix Wave Films. È stato proiettato nei cinema dal 4 agosto 2018 in poi e, nello stesso giorno, reso disponibile da Netflix per lo streaming su scala internazionale, addirittura già doppiato in italiano. 

Trama 

Come già anticipato, l’intera linea narrativa si divide in tre episodi, ciascuno dei quali aperto da una schermata con il suo titolo.
La prima storia, La tazza di riso, riguarda un giovane che rievoca i propri ricordi e il suo rapporto con la nonna attraverso il cibo. Le pietanze sono il suo mezzo comunicativo. Diventano il suo modo di gestire il lutto e accontentano il bisogno di tornare a quella onirica e spesso idealizzata serenità infantile.

Il secondo frammento, Un supplemento di vita, è ambientato in città, dove una giovane modella che vive con la sorella più piccola lotta per ritrovare la sua autorità nell’industria della moda. Infatti, dopo essersi imposta come modella di successo, ora è minacciata dalla più giovane concorrenza. Attraverso il suo viaggio, emerge il conflitto tra l’aspirazione alla perfezione esteriore e la ricerca di autenticità interiore.

Infine, Amore nella capitale mostra un futuro distopico, in cui due giovani si aggrappano ai ricordi del passato mentre cercano di navigare nel caos della vita moderna. Il loro amore è chiuso in cassette a nastro, indice di come stia fuori dal tempo. Questo segmento offre una riflessione commovente sull’importanza dei legami umani in un mondo sempre più tecnologico e impersonale.

Il protagonista di La tazza di riso
(Fonte: Google Images)
La bellezza delle piccole cose

Il lungometraggio esplora l’idea che la felicità e la soddisfazione nella vita possano essere trovate nelle esperienze quotidiane e nei momenti apparentemente insignificanti. Questa riflessione viene rappresentata attraverso varie situazioni e personaggi nel corso delle tre storie.

Ne La tazza di riso, ad esempio, il protagonista condivide momenti preziosi con sua nonna mentre gustano insieme un piatto di riso. Questi momenti, sebbene semplici, portano un senso di calore e appartenenza. La bellezza di questa esperienza risiede nella sua semplicità e nell’importanza emotiva che ha per il protagonista.

Ne Un supplemento di vita, la protagonista affronta le pressioni della vita moderna e del mondo della moda. Tuttavia, trova conforto nelle piccole cose, come una pausa in un caffè o un momento di tranquillità guardando la pioggia cadere. Questi momenti di calma e riflessione sono essenziali per la sua crescita personale e la sua ricerca di felicità, dimostrando che la bellezza può essere trovata anche nelle pause quotidiane e nelle semplici gioie della vita.

Infine, in Amore nella capitale, i personaggi principali cercano conforto l’uno nell’altro mentre affrontano le sfide della vita in una società sempre più distante. In definitiva, la metafora della bellezza nelle piccole cose di quest’opera invita a rallentare, ad apprezzare i momenti presenti e a trovare gioia nella semplicità,cose che spesso si trascurano. È un richiamo alla gratitudine e alla consapevolezza che ciò che rende la vita davvero preziosa sono le piccole cose che ci circondano ogni giorno.

I tre protagonisti di Amore nella capitale da adulti
(Fonte: Google Images)
Critica e tecnica

La maestria tecnica e artistica del film è evidente fin dai primi istanti. L’animazione è dettagliata e accurata, con uno stile visivo che cattura l’essenza della vita urbana cinese e dei paesaggi rurali. I dettagli delle ambientazioni, dei personaggi e dei gesti quotidiani sono resi con una precisione che conferisce al film una profondità emotiva straordinaria.

Inoltre, la colonna sonora è un elemento essenziale. Le melodie dolci e malinconiche accompagnano perfettamente le diverse fasi delle storie, amplificando le emozioni dei personaggi e dei momenti chiave. La combinazione di animazione visiva e sonora crea un’atmosfera coinvolgente che avvolge gli spettatori.

La critica ha accolto l’opera con recensioni generalmente positive, lodando l’attenzione ai dettagli nell’animazione e la bellezza visiva del lungometraggio. Gli spettatori hanno elogiato i registi che sono riusciti a creare un’atmosfera coinvolgente e emotivamente ricca.

Due dei tre protagonisti di Amore nella capitale da ragazzi
(Fonte: Google Images)
Finale

Personalmente, ritengo che questo lungometraggio ci ricordi quanto sia preziosa la nostra esperienza umana e quanto sia importante abbracciare pienamente ogni momento che ci è concesso. La sua capacità di toccare il cuore e la mente del pubblico attraverso le sue storie commoventi e le sue metafore profonde lo rende un’opera d’animazione che merita di essere vista e apprezzata da tutti. Il mio invito finale è di concludere la lettura di questo articolo con una spinta ad uscire o guardare fuori e innamorarsi. Dall’asfalto della strada, all’erba che cresce, al cielo, alle nuvole, alle macchine, alle persone. Se c’è una cosa che Flavors of Youth insegna, attraverso la sua lode al passato, è l’importanza del presente.

a cura di
Adelaide Gotti

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Adelaide Gotti

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