Il 25 aprile l’ingresso ai musei e ai parchi archeologici statali è gratuito

Il 25 aprile l’ingresso ai musei e ai parchi archeologici statali è gratuito
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Alcuni consigli su quali musei visitare

Il 25 aprile, in occasione della Festa della Liberazione, i musei e i parchi archeologici statali saranno aperti gratuitamente, così come proposto dal ministro della cultura Gennaro Sangiuliano.
Alla #domenicalmuseo (12 giornate l’anno), nel 2024 si aggiungono 3 date a ingresso libero nei luoghi della cultura: 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre.


“Rinnoviamo l’iniziativa anche quest’anno: il 25 aprile sarà la prima di tre nuove giornate gratuite da me fortemente volute per associare a ricorrenze altamente simboliche per la Nazione la visita nei luoghi della cultura”


Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.

In seguito una proposta di alcuni musei visitabili e qualche consiglio per orientarsi meglio nella scelta.

Il museo casa natale di Gabriele D’annunzio

Per gli amanti della letteratura, ma non solo, visitare il primo piano della casa natale di Gabriele D’annunzio è un esperienza affascinante. In alcuni versi del Notturno vi sono riferimenti alla casa, inoltre rappresenta il legame tra il celebre scrittore e sua madre, che qui morì.
Si tratta di un’abitazione storica a Pescara, dichiarata monumento nazionale dal 1927. L’edificio ha subito alcune opere di restauro, in parte nel 1949 a causa dei bombardamenti, e già nel 1963 ospitò un percorso espositivo.
Nonostante i vari lavori di restauro e rafforzamento, non si riscontrano modifiche significative ed è ancora possibile ammirare la casa borghese ottocentesca.

Infatti, oltre ad approfondire la figura di D’annunzio, la visita dell’edificio è un opportunità di esplorare gli usi e costumi dell’epoca grazie all’arredamento, il guardaroba del poeta -conosciuto per il suo grande senso estetico- e gli affreschi. Infine, alcune stanze sono dedicate a fotografie e pannelli riguardanti il poeta stesso o la città.

scorcio della casa natale di Gabriele D’Annunzio, fonte: pinterest
Il Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata


Il museo fu fondato con l’obiettivo di salvaguardare il ricco patrimonio culturale della zona e di mantenere viva la memoria e l’identità della comunità di Matera. Nel dicembre del 1994, Palazzo Lanfranchi fu selezionato come sede appropriata per questo scopo. Il museo può essere tripartito in: Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea.

La prima sezione è composta da oggetti di varia natura: sculture, dipinti su tela e altri manufatti di diversi materiali, tra cui il legno; il tutto provenite da chiese e diocesi della regione.

La seconda sezione comprende un’ampia selezione di quadri di scuola napoletana del Seicento e del Settecento, provenienti dalla collezione privata dell’Ente Morale di Camillo d’Errico di Palazzo San Gervasio. I soggetti di questa sezione variano: troviamo paesaggi, battaglie e nature morte.


Infine, Arte Contemporanea espone opere di Carlo Levi, un significativo narratore del Novecento italiano, che si impegnò politicamente per contrastare il fascismo.

È possibile apprezzare il grande pannello Lucania ’61, una tela delle dimensioni di 321×1865 cm, che Carlo Levi dipinse per rappresentare la Basilicata all’Esposizione internazionale di Torino e che dedicò alla memoria di Rocco Scotellaro, poeta lucano simbolo della civiltà contadina.

Oltre a ciò, sono presenti opere di Luigi Guerricchio, pittore di origine materano, il quale era solito dipingere soggetti della realtà a lui circostante, tra cui appunto Matera e più in generale le campagne, le feste ed i lavori del sud Italia.

ritaglio di Lucania 61 di Carlo Levi
Il mausoleo di Teoderico

Il mausoleo di Teoderico si trova a Ravenna e rappresenta una delle più celebri costruzioni funerarie degli Ostrogoti ed è tutelato dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Questo personaggio è citato in diverse saghe e racconti della tradizione germanica. Alcuni sostengono che venne fatto costruire proprio per volere di Teoderico, altri invece per volontà della figlia, anche se la prima opzione è quella più probabile. La costruzione si distingue da tutte le altre architetture ravennate per il fatto di non essere realizzata in mattoni, ma con blocchi di pietra d’Aurisina. Interessante da un punto di vista architettonico. Per cogliere appieno la bellezza di quest’opera vi consiglio di informavi sulla figura di Teoderico e sulla storia dei goti.

Per tutti i dettagli sui musei e parchi archeologici visitabili gratuitamente è possibile consultare il sito del ministero alla pagina dedicata.

a cura di
Eleonora Maria Cavazzana
immagine di copertina da Pinterest

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