“Josée, la tigre e i pesci”: gli alti e i bassi

“Josée, la tigre e i pesci”: gli alti e i bassi
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Trasposizione anime del romanzo omonimo del 1984 di Seiko Tanabe, questo film racconta il legame che si crea fra due persone con sogni e obiettivi alquanto diversi

Nato come romanzo nel 1984, Josée, la tigre e i pesci ha ricevuto la licenza per la pubblicazione nel 2020 ed è così uscito nella sua versione manga. Risulta completo con due volumi e vanta anche la trasposizione animata distribuita lo stesso anno. Una storia che emoziona il pubblico nonostante la narrazione avvenga in modo tutt’altro che frenetico.

La trama

Josée, la tigre e i pesci è un film d’animazione che tranquillamente può essere categorizzato contemporaneamente come slice of life, drammatico e romantico. Nei primi momenti del film vediamo entrambi i protagonisti principali ed il loro insolito incontro. Kumiko, che insiste nel farsi chiamare Josée, è una ragazza paraplegica, che vive e dipende da sua nonna, ma che desidera esplorare il mondo. Tsuneo, invece, è uno studente, il cui sogno è andare a studiare in Messico finita l’università. Tsuneo e Josée si incontrano una sera, durante la quale il ragazzo la salva da una caduta disastrosa.

Josée e Tsuneo
(fonte: Pinterest)

Josée si mostra da subito ostile nei confronti di Tsuneo ma, dopo la cena offerta dalla nonna, quest’ultima chiede al protagonista di diventare il caretaker di Josée. Tsuneo accetta, vedendo la possibilità di poter risparmiare in vista del suo sogno. Tuttavia, l’ostilità di Josée verso Tsuneo continua, tanto che il ragazzo decide di abbandonare il lavoro.

In seguito ad un secondo incidente, in cui Josée scompare per un corto periodo di tempo, e dopo il ritrovamento della ragazza da parte di Tsuneo, il rapporto fra i due inizia a cambiare e diventa sempre più stretto. Sarà dopo questi momenti che varie vicende porteranno sia ad un secondo allontanamento che riavvicinamento dei due.

Elogi e critiche

Il film è stato acclamato da molti, ma ha ricevuto altrettante critiche. La trama tocca temi molto importanti come la disabilità, la perdita di persone care, la salute mentale e i problemi di autostima. Sicuramente sono tutti argomenti che raggiungono e commuovono l’audience. L’esecuzione della storia può sembrare il solito cliché, ma nonostante tutto riesce ad emozionare in molti passaggi.

L’arte molte volte è stata definita come di bassa qualità, soprattutto nel momento in cui si va a paragonare ad animazioni come Your Name o Suzume, ma è proprio la semplicità dei tratti che riesce a rendere i personaggi più relazionabili.

Una critica in particolare che spicca sopra tutte le altre è la mancanza di sviluppo caratteriale dei personaggi, che a detta di molti risultano monodimensionali, poco complessi e di poco spessore. Ciò che mi sento di dire è che nonostante lo sviluppo caratteriale lasci desiderare, per certi versi rispecchia la nostra realtà, nella quale troviamo persone caratterialmente più rigide, o il cui modo di pensare non esce dagli schemi.

Josée e Tsuneo al mare
(fonte: Pinterest)
In conclusione

Josée, la tigre e i pesci è sicuramente un film che coinvolge lo spettatore, ma che rimane intriso di tropes visti più volte. È una trasposizione che in certi momenti lascia desiderare, ma nonostante questo la visione risulta comunque piacevole e scorrevole. Per i più romantici è un film che di sicuro va visto, ma sconsigliato per quelle persone che cercano storie e personaggi con uno spessore in più.

a cura di
Valentina Zilio

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Valentina Zilio

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