“Who Remains”: AM Hoch in mostra alla Galleria Nelumbo

“Who Remains”: AM Hoch in mostra alla Galleria Nelumbo
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Who Remains” spinge il pubblico a interrogarsi, per scardinare preconcetti e luoghi comuni, offrendo la possibilità di confrontarsi con una patologia diffusa, quanto ignorata, la demenza

La mostra scaturisce dalla necessità di comprendere e far comprendere un’ulteriore dimensione della mente. Who Remains è composta da nove ritratti del marito di AM Hoch, affetto da una forma avanzata di demenza, che restituiscono in modo palpabile l’alterazione della coscienza, per svelarci quanto in realtà si nasconda dietro all’apparente vuoto lasciato della malattia. Dal 26 gennaio al 9 marzo 2024, nelle sale della Galleria Nelumbo, sarà possibile intraprendere un’intima conversazione con il soggetto raffigurato per misurarsi con un nuovo stato mentale.

Se dovessimo esplicitare le dirette conseguenze di una patologia neurodegenerativa, il pensiero ricadrebbe immediatamente sul tragico deterioramento della memoria, in quanto la persona con il progredire della malattia perde consapevolezza e conseguentemente parte della propria identità, entrando in uno stato “di incoscienza”. Almeno in apparenza del malato non resta che una rumorosa assenza, eppure questi ritratti dimostrano con il loro stupefacente impatto visivo la superficialità di tale affermazione.

Lo stile e il linguaggio non convenzionali, da sempre caratteristiche dell’arte di AM Hoch, racchiudono molteplici livelli di significato e interpretazione. Senza la profonda conoscenza dei ritratti di Hoch dimostrata dal curatore Rico Franses, che lo ha condotto alle sue intuizioni innovative sulla demenza, sarebbe stato impossibile trasformare questa mostra in un’esperienza di cambiamento e riscoperta. Il percorso espositivo non intende negare o mascherare la perdita, ma al contrario spinge il visitatore ad instaurare una relazione intima con le opere per costringerlo a mettersi in dubbio accogliendo le complessità che si cela oltre alle crepe e alle fragilità della mente.

Who Remains è una mostra di transizione, un capovolgimento, che innesca uno scambio tra chi osserva e chi è rappresentato

Quella presentata dall’artista è una poetica dell’ineffabile; dai ritratti emerge quindi come la persona affetta da demenza non occupa inerme lo spazio, lo abita, manifestando la sua presenza aldilà delle evidenti difficoltà motorie ed espressive. Rilegare il malato ad una condizione di demenza, o non esistenza, è frutto di una visione tremendamente limitata e insufficiente a restituire il quadro complessivo dello stato psicologico e fisico di chi soffre.

Osservando le opere ci distacchiamo dalla quotidianità per lasciar spazio ad un nuovo modo di pensare e concepire noi stessi e gli altri. Come dedotto dal curatore, i dipinti sembrano risvegliarci, gridando la loro vitalità e palesando come alcune attività mentali e stati di coscienza declinino, ma contemporaneamente altri emergano.


Il decrescere delle facoltà mentali è innegabile, tuttavia non lascia il nulla dietro di sé, bensì porta a sviluppare una nuova forma di comunicazione non verbale che trascende le parole. Come evidenzia Rico Franses, potremmo definire questo processo di “re-minding, che dà vita a un intero nuovo universo di pensieri e immagini, sensazioni ed emozioni che è molto, molto lontano da qualsiasi cosa che la nostra forma mentis possa anche solo immaginare”.

Questo universo sarà accessibile attraverso le opere di AM Hoch, capaci di catapultare il fruitore in una realtà, certamente colma di terrore e isolamento, ma allo stesso tempo coinvolgente e avvolgente. Dimensione che, ad uno sguardo attento, si rivela piena di sfaccettature e sfumature ancora profondamente ed innegabilmente personali.

a cura di
Francesca Calzà

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Francesca Calzà

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