Dating Sounds Like: episodio pilota

Dating Sounds Like: episodio pilota
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Dating Sounds Like è una rubrica che ad ogni puntata rispetta gli stessi parametri: è scritta sorseggiando una tisana nelle (finalmente) fredde giornate di autunno/inverno, con Aurelio (il gatto) seduto accanto e ascoltando Taylor Swift.

Ed è una rubrica che non è in grado di dare risposte, ma pone solo domande, talvolta retoriche.

Questo primo episodio di Dating Sounds Like, che potrei anche chiamare episodio pilota per gli amanti delle serie tv, lo voglio utilizzare per introdurre all’argomento della rubrica ma anche per spiegare da cosa è nata.

Tempo fa sono stati scritti tre articoli sulle app di dating. Articoli che hanno riscosso un po’ di successo e che vi metterò in fondo, così che possiate recuperarli.

Dopo un anno dall’ultimo articolo, mi sono chiesta, “sarà cambiato qualcosa?” oppure ci sono cose rimaste invariate, migliorate o semplicemente peggiorate? Forse era arrivato il momento di fare il punto.

Ho così deciso di iniziare a fare delle ricerche ma più mi inoltravo in articoli, pagine Instagram e TikTok dedicate all’argomento, più mi convincevo che per parlare in modo approfondito di queste app sarebbe stato meglio utilizzare la mia stessa esperienza.

Dopotutto sono più di due anni che utilizzo le app di dating. Sdoganiamole definitivamente: non vi è nulla di diverso da quello che si può vedere nella vita reale, almeno non spendi i soldi per l’aperitivo o la cena, il che mi sembra davvero ottimo.

La Venice Marathon del 2021

A 39 anni decisi di prepararmi per la maratona di Venezia, cosa di cui poi mi sarei pentita in futuro: principio di ernia e meralgia parestesica alla gamba sinistra.

Non è piacevole, guardate sul webbe.

Ma, tralasciando il reparto geriatria, questa esperienza estenuante, una preparazione totalmente diversa dal nuoto a cui sono abituata, mi ha permesso di fare i conti con me stessa e i miei blocchi emotivi.

Correre, giorno dopo giorno, da sola, sotto al caldo, chiedendomi chi me lo facesse fare, mi ha dato una risposta: chi me lo faceva fare ero solo io. Ero io la vera responsabile di quell’inferno di sudore.

Come ero io la vera responsabile del mio stato d’animo rispetto alle relazioni che mi portava ad avere un atteggiamento sempre un po’ troppo vittimistico, tipico di chi non prende in mano la propria vita.

E quindi la corsa, oltre al ricordarmi gli incombenti 40 anni, mi ha illuminato: ma chissenefrega se dopo la storia che credevi fosse definitiva e che è finita con le corna mi ritrovavo sola a 39 anni.

Non sei sola: sei libera. Libera di esplorare, di conoscere. Libera di essere come vuoi.

Tranquilla e libera di scaricare le app di dating, che fino a quel momento potevo guardare solo da lontano cosa che mi infastidiva non poco, poiché ho sete di sapere, di conoscere. Può esistere la curiosità senza essere giornalisti, ma non si può essere giornalisti senza essere curiosi.

Le app di Dating

Ho preso in considerazione sia le app di dating che già utilizzavo ma ho deciso anche di farmi un giro online e di capire se ce ne fossero di nuove.

In effetti, diciamo che il parco giochi si è notevolmente ampliato e la mia unica conoscenza di Tinder e Facebook dating mi ha fatto sentire anche un po’ boomer.

Così ne ho scaricate altre, mi sono registrata, ho compilato il mio profilo con dovizia di particolari, con fotografie in primo piano, a figura intera, in costume, senza trucco, truccata…

Un ventaglio di Sara in diverse situazioni. Mi mancava solo la foto sul cesso.

Ho volutamente insistito su quello in cui credo e sulla mia appartenenza politica palesando la mia neutralità nell’avere una famiglia e dei figli ma la mia volontà di non sprecare il mio tempo con soggetti che ritengono sufficiente un “Ciao come va” come approccio.

Ho conosciuto, sia online che offline, il meglio e il peggio di quello che passa il Convento al giorno d’oggi. Mi sono imbattuta in soggetti assurdi e utili quanto un paio di occhiali da sole di notte. Poi ho imprecato, ho “urlato contro il cielo”, ho chiesto a Dio e Satana perché fossi lì in quel circo. Poi ho fatto la conoscenza di persone gentili e delicate, per poi trovarmi nuovamente a confronto con l’insensatezza.

Quali sono le altre app a cui mi sono registrata? Le uso ancora? Ho trovato l’amore e mi sono cancellata? Ma l’amore esiste davvero?

Ve lo dico al prossimo appuntamento.

a cura di
Sara Alice Ceccarelli
foto di copertina
https://depositphotos.com/it

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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