Alfonso Cheng: “siamo abituati alle produzioni che ci offuscano il cervello”

Alfonso Cheng: “siamo abituati alle produzioni che ci offuscano il cervello”
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“Nocera By Night” è definito come un mix di indie lo-fi e rock, un connubio di amore e odio nei confronti della propria città.

“Nocera By Night” è il nuovo singolo di Alfonso Cheng per Manita Dischi, e oggi abbiamo avuto il piacere di ospitarlo in questi spazi per scambiare quattro chiacchiere non solo sul brano ma anche sul mondo che sta cambiando dalla pandemia ad oggi.

Ecco che cosa ci siamo detti!

Ciao Alfonso, benvenuto su The Soundcheck, abbiamo ascoltato il tuo nuovo singolo “Nocera By Night” e a tal proposito siamo curiosi di sapere quali sono state le influenze e le esperienze che hanno ispirato questa canzone! 

“Non voglio cercare su Google la notte, come dormire più di sei ore”: nel periodo pandemia non dormivo bene e quindi la notte cercavo i video che ti aiutano a dormire (tipo ASMR). 
Questa canzone l’ho scritta e registrata di getto, in due giorni. In quel periodo lì ero in fissa con i Ploho, i Midi Memory e Spill Tab (una delle mie artiste preferite del bedroom pop d’oltreoceano). Era il periodo di merda del conflitto della guerra Ucraina – Russia (per questo nel testo dico “Non voglio tornare e pensare alle bombe”) ed era poco dopo la pandemia, quando ancora i locali non avevano riaperto: un periodo in cui uscivo sempre nella mia città e mi deprimevo per questa cosa…Per questo “Non fare la vecchia, stasera usciamo a Nocera” (un paradosso, visto che i giovani da qui se ne vanno via). 

“Nocera by night” è un mix di indie lo-fi e rock. Come avete lavorato tu e Visconti per sviluppare uno stile così distintivo e come pensate che questo riesca ad integrarsi nel panorama musicale attuale? 

Il mix indie lo-fi e rock è una cosa che mi è uscita in maniera spontanea, così come le influenze post-punk e shoegaze del mio primo disco, “Buvari 1990”. Ogni cosa che registro io a casa mia mi esce sempre in maniera naturale, non mi piace “lavorare per sviluppare uno stile”. Una volta finito di registrare il brano, l’ho mandato a Valerio Visconti e gli ho chiesto se gli andasse di cantare una strofa scritta da me. Gli è piaciuta così tanto che alla fine ci ha scritto anche lo special finale. 

Il mio obiettivo è che la gente capisca per bene quale sia il mio stile, il mio tratto distintivo. Mi prende a male quando dicono “la voce sta troppo dentro al mix, non è registrato bene”, il che è un problema, perché purtroppo la gente è abituata male. Tutti noi italiani siamo abituati male, alle produzioni mainstream che ci hanno offuscato il cervello. 

L’integrazione in ogni caso, penso sia una cosa che se verrà. Arriverà da sola, di certo non sono io a decidere. Il pezzo intanto sta da un mesetto nella playlist Rock Italia di Spotify, è questo quello che intendevi? 

Il singolo è in un certo senso una dedica alla tua città, Nocera Inferiore. Dove finisce la critica e dove l’“inno” secondo te? 

Critica e inno vanno di pari passo per me quando parlo di Nocera. 

Le strofe sono state scritte da te, Alfonso, mentre lo special è stato scritto da Visconti. Come avete affrontato la collaborazione creativa e come avete fuso le vostre prospettive in questo brano? 

Dopo che ho finito di registrare il brano (quando faccio un brano registro sempre prima la parte musicale e la voce viene in un secondo momento). Ho iniziato a scrivere varie cose un po’ a caso ispirate dalla base, dopodiché ho iniziato a registrare l’intro, la strofa e i ritornelli. Poi, riascoltando bene il brano, mi son detto “Uà, ma Visconti ci starebbe benissimo su una base del genere”. E così l’ho contattato e gli ho fatto cantare la strofa, e poi lui ci ha messo anche lo special, mi ha mandato le tracce via mail e così è nata la magia. 
Ma la cosa bella è che io e lui non ci siamo mai conosciuti dal vivo… Spero capiterà prima o poi, anzi non vedo l’ora. 

“Nocera by night” è descritta come un mix letale di poesia urbana. Dicci di più riguardo a questa dichiarazione… 

Mi piaceva il termine “Poesia urbana” perché mi ricorda “Il Poeta Urbano” di Rocco Hunt e mi faceva ridere la cosa, visto che è quasi un mio compaesano. 

Cosa possiamo aspettarci dal tuo progetto prossimamente? Hai già qualche novità di cui puoi parlarci? 

(SPOILER) 

Il 24 Novembre uscirà un remix Deep House/Techno fatto da me per un brano degli Hate Moss. Poi Uscirà un mio nuovo singolo entro la fine di quest’anno (spero), prodotto insieme a un producer a cui voglio tantissimo bene: si chiama Alberi Alti ed è il producer di Nello Taver.  E non vedo l’ora perché mi gasa molto il brano. 

a cura di
Redazione

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