Storie che generano storie: “Madama Matrioska”
Quando ero piccola mi capitava spesso di intrufolarmi nella stanza di mia nonna dove recuperavo vecchi giocattoli dal fascino demodé, che non ero abituata a vedere nelle vetrine plasticose degli anni ’90; uno di questi in particolare, la matrioska, mi ha sempre affascinata un sacco. Quanto mi divertiva aprire quella bambolina e trovarne dentro un’altra e poi un’altra ancora; nella sua semplicità ogni oggetto aveva un prima e un dopo, così legati tra loro da contenersi in maniera perfetta.
Se ci riflettiamo, questo accade anche con gli eventi: tutto ciò che è prima contiene un dopo, tutto ciò che siamo è determinato da un prima e determinerà un dopo. Ma soprattutto, abbiamo il focus di ciò che accade a noi, della nostra storia, ma nello stesso tempo e spazio che attraversiamo noi possiamo incrociare vite che a loro volte daranno origine a altri eventi. Questo è esattamente ciò su cui si basa Madama Matrioska di Anja Boato, pubblicato dalla neonata Accento Edizioni che sta sfornando un successo dopo l’altro.
Una matrioska di racconti
Madama Matrioska è indefinito, sia nella trama sia nella forma; le storie iniziano da un punto per il limite fisico del libro, ma potrebbe avere prequel e sequel infiniti; si può definire una serie di racconti, ma anche un romanzo, poiché ognuno di questi racconti è strettamente legato al precedente.
Ogni capitolo racconta la storia di un personaggio che ne coinvolge tanti altri; ed è proprio su quello più a margine, più imprevedibile, che si sviluppa la storia successiva.
Dalla vicenda di Tommy e Salvo, due delinquenti che si ritrovano a dovere nascondere un cadavere, ha origine quella di Marione, il cadavere per l’appunto; da quest’ultima quella di Cecilia, la protagonista di un varietà che Marione guardava ogni sera… e così via.
Personaggi “a margine”
Tutti questi personaggi sono degli outsiders, delle persone che per un motivo o per l’altro sono ai margini della società, che siano malati, traditi, pazzi o in generale travolti dagli eccessi; c’è chi tenta di togliersi la vita, chi fugge, chi cerca il padre del proprio bambino tra mille e più amanti e chi ha una forma di narcolessia che gli impedisce di vivere una socialità normale. Persone la cui vita apparentemente “non ha senso”.
L’operazione che fa Madama Matrioska è ambiziosa e perfettamente riuscita: tutte queste vite sono riunite al fine di restituire loro un senso in quanto parte di un tutto, un tassello di un mondo di cui ognuno di noi è indispensabile; e anche chi ha fatto scelte sbagliate può avere una seconda possibilità. Magari non subito, ma qualche capitolo – o giorno – più in là!
Un mondo infinito perfettamente articolato
Difficilmente sarei riuscita a concepire un mondo simile, con risvolti apparentemente infiniti ma tutti così strettamente collegati, in un libro solo, con una scrittura talmente scorrevole da farci immergere nella vita di ognuno dei personaggi e nella loro follia. Anja Boato riesce a incastrare tutto in maniera così perfetta, con una prosa talmente abile che viene davvero difficile pensare a un esordio. Da questo primo ‘assaggio’, penso che Accento Edizioni ci rivelerà davvero delle grandi sorprese!
a cura di
Martina Gennari
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