Evacontroeva, un arcobaleno di colori

Evacontroeva, un arcobaleno di colori
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Un’esplosione di colore, grinta e positività. Sono questi i tratti che caratterizzano i lavori di Evacontroeva. Si tratta di una calligrafa e illustratrice che crea i suoi lavori a mano e, recentemente, ha iniziato a riprodurli anche su altri oggetti come maglie, cuscini e tazze.

Il nome Evacontroeva è preso in prestito da una canzone dei Subsonica contenuta nell’album Amore ematico del 2002.

L’artista ha scelto questo nome perché mette in contrasto due tratti fondamentali della sua personalità, la forza e la sensibilità. Due caratteristiche che cercano di trovare un equilibrio stabile all’interno delle sue opere. Siete pronti a conoscerla?

Raccontaci qualcosa di te. Quando è nata la tua passione per l’arte e quando hai scoperto di avere questo talento?

Fin da piccola mi appassionavano le lettere e la calligrafia. Quando ho iniziato avevo una grande passione per i murales; cercavo di riprodurre su foglio qualcosa che potesse somigliare ad essi o delle scritte astratte e la cosa mi rilassava molto. Con gli anni ho abbandonato questa passione e l’ho ripresa circa 4 anni fa quando è nata Evacontroeva sui social.

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Inizialmente è nata con un bisogno preciso di canalizzare e far uscire fuori le mie emozioni, in modo libero e spontaneo, per aiutarmi a esprimere una parte di me che voleva emergere, quindi in senso unilaterale e rivolto a me stessa. Successivamente si è trasformato in un’esigenza comunicativa anche verso l’esterno. Probabilmente perché, man mano che realizzavo dei lavori, mi ci rivedevo sempre più chiaramente ed ho capito che era il momento giusto per arrivare anche agli altri. 

La calligrafia e l’illustrazione sono dei lavori manuali, per cui quanto più ci si allena e si sperimenta tanto più si hanno degli evidenti risultati positivi.

Il talento penso di averlo scoperto grazie alle persone che mi hanno sostenuto e che hanno visto in me qualcosa, anche quando ero agli inizi, e con la presa di consapevolezza dei miei effettivi miglioramenti. La cosa importante è creare dei lavori che rappresentino coerentemente il mio stile e che siano riconoscibili come miei. 

Cos’è per te la creatività? Come nascono le opere di Evacontroeva e da cosa trai ispirazione per realizzarle?

La creatività rappresenta per me la capacità di avere sempre nuove idee, ispirazioni e soluzioni. 

È uno stato di costante ispirazione. La mente viaggia continuamente ed è invasa da idee e rappresentazioni visive che riescono a palesarsi nel momento giusto e a trovare la loro giusta rappresentazione grafica.

Le mie opere nascono, oltre che per un’esigenza comunicativa, anche per la necessità di mettere per iscritto uno stato d’animo: le lettere e le immagini permettono una comunicazione immediata. I miei lavori sono caratterizzati da tantissimi colori che rappresentano la mia personalità esuberante e di carattere. Vogliono attirare l’attenzione e portare solarità, a volte ironia o arrivare come un’emozione forte. 

Per realizzare i miei lavori mi ispiro al mondo circostante. Può esserci una frase o un pensiero che sento l’esigenza di rappresentare, o un‘immagine che mi colpisce e che sento di voler riprodurre. 

Quali sono i tuoi artisti di riferimento? C’è qualcuno che ti ha particolarmente colpito?

Nell’ambito della calligrafia ci sono molti artisti bravissimi. Mi piacciono molto Daniele Tozzi, Chiara Riva e Luca Barcellona, tutti con stili diversi e personali. Nell’ambito dell’illustrazione i miei disegni, essendo per lo più tendenti alla stilizzazione, si ispirano al mondo dei tatuaggi e alla stilizzazione per l’appunto. Cerco però di informarmi e conoscere quanti più artisti possibili ma di essere sempre coerente con il mio stile e cercare quanto più possibile di distinguermi. 

Hai deciso di riprodurre i tuoi lavori su magliette, tazze, mascherine e altri oggetti. Quando e perché è nato questo progetto?

Diciamo che era da parecchio tempo che sentivo l’esigenza di vedere rappresentate anche su oggetti le mie creazioni. Però ho sempre rimandato perché credo che, come per ogni cosa anche nella creatività bisogna mettere in cantiere tante idee ma realizzarle al momento giusto.

L’anno scorso ho deciso di realizzare la mia prima canotta e appena l’ho vista finita ho provato una grande emozione anche perché ero molto felice del risultato, così ho continuato a sperimentare su altri oggetti. Sicuramente sono stata incoraggiata dalle richieste da parte delle persone e dai commenti positivi ricevuti che mi hanno spinto a continuare su questa strada. Credo che il mio stile si sposi benissimo su oggetti, soprattutto per la particolarità dei colori usati. 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sicuramente continuare a sperimentare, la mia mente è continuamente invasa da idee. Mi piace creare delle collaborazioni e mandare dei messaggi precisi. L’obiettivo è quello di arrivare a più gente possibile, quindi continuerò a curare i social, a organizzare mostre e a creare quante più cose possibili sempre in coerenza con la mia personalità. 

a cura di
Laura Losi

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Laura Losi

Laura Losi è una piacentina classe 1989. Si è laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Comunicazione Politica di Obama. Avrebbe potuto essere un medico, un avvocato e vivere una vita nel lusso più sfrenato, ma ha preferito seguire il suo animo bohemien che l’ha spinta a diventare un’artista. Ama la musica rock (anche se ascolta Gabbani), le cose da nerd (ha una cotta per Indiana Jones), e tutto ciò che riguarda il fantasy (ha un’ossessione per Dragon Trainer). Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo “Tra le Rose” e a breve vedrà la luce anche la sua seconda fatica, il cui titolo rimane ancora avvolto nel mistero (solo perché in realtà lei non lo ha ancora deciso).

4 pensieri su “Evacontroeva, un arcobaleno di colori

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