Fulminacci – Estragon Club, Bologna – 23 aprile 2024

Fulminacci – Estragon Club, Bologna – 23 aprile 2024
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Seconda data e secondo sold out per Fulminacci all’Estragon Club di Bologna. Aspettative alte e tranquillamente rispettate dal cantautore romano dalla penna clamorosa

Al giusto momento

Ieri sera mentre entravo all’Estragon Club di Bologna, ripensavo a quante aspettative avessi per il live di Fulminacci. Ci siamo incontrati diverse volte negli anni scorsi, ma sempre per spettacoli molto brevi, tre o quattro canzoni al massimo. La mia curiosità era, dunque, legata alla resa live di musiche e versi onestamente impressionanti nelle versioni studio. Apprezzo da sempre la penna di Fulminacci, la facilità di scrittura, il suo essere simultaneamente con la testa pellaria e saldamente con i piedi per terra, nella sua generazione, nella società contemporanea.

Infinito + 1

Ad aggiungere hype come benzina sula fuoco, l’ultima fatica discografica di Fulminacci, “Infinito +1”, è una perla di rara bellezza e sarebbe stato suonato dal vivo per la prima volta proprio durante questo tour. La scenografia è essenziale, ma il palco viene sapientemente riempito dal cantautore e dalla sua band: ballano, saltano, si muovono in sincrono, si divertono e fanno divertire il pubblico. La band, appunto, è di quella delle grandi occasioni, impreziosita da due fiati che aggiungono spensieratezza o swing, a seconda delle canzoni. Impressionante è anche la confidenza che Fulminacci ha con il palco e con la scena; non nasconde la sua timidezza di fondo che, tuttavia, diventa la sua forza. La scena è tutta sua ed il pubblico sembra apprezzare.

Empatia

Il pubblico, appunto, pende dalle labbra del cantautore romano. Ogni canzone, da “Borghese in Borghese“ a “Baciami”, passando per “San Giovanni” ed “Occhi grigi”, è urlata a squarciagola dai tutti i presenti. I decibel raggiungono livelli tali che, in alcuni frangenti, è quasi impossibile sentire distintamente la voce di Fulminacci. “Peccato”, penserà qualcuno, personalmente non sono dello stesso parere; l’empatia tra l’artista ed il suo pubblico è sempre una discriminante in uno show live. Ieri sera l’empatia era ai massimi livelli con buona pace di chi “vado ai concerti per ascoltare l’artista, non voi che ci cantate sopra”.

Intimismo ed elettronica

La sensazione è stata quella di assistere a più concerti, senza soluzione di continuità. Dopo un incipit “classico”, infatti, arriva il canonico momento acustico ed initimo con le splendide “Le biciclette”, “Simile” e “Una sera”. Pausa di qualche secondo, il palco s’illumina d’immenso e comincia uno spiazzante momento elettronico, come se i Moderat avessero fatto irruzione in sala. Parte un mashup composto da “Un fatto tuo personale/ Canguro/ Resistenza”; l’effetto è di quelli che spiazza, appunto, prima di esplodere in un sorrisone. Spettacolo puro.

Mentre scorrono le ultime canzoni, “Tommaso” e la sanremese “Santa Marinella”, penso che il cantautore romano è ancora più impressionante live che nelle versioni disco, caratteristiche questa dei grandi artisti. Fulminacci ha tutte le carte in regola per diventare uno dei grandi cantautori di questa generazione.

a cura di
Donato Carmine Gioiosa

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Donato Carmine Gioiosa

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