Halba x Foldino: un viaggio tra barre taglienti e poesia
Alessio Urbano e Matteo Falchini, aka Halba x Foldino, sono due rapper originari di Cinisello Balsamo (Milano), definita ormai capitale italiana del rap dopo aver sfornato alcuni tra i migliori talenti nostrani del genere, da Sfera Ebbasta a Vegas Jones.
Non è un caso che anche Alessio e Matteo di talento ne abbiano da vendere, ma soprattutto non mancano ai due giovani rapper la voglia e la determinazione di riuscire ad emergere.
Nel 2017 esce Marrion Square, il primo album completamente auto-prodotto, che raggiunge sorprendenti risultati in termini di ascolti streaming e che conta anche la partecipazione dell’amico Vegas Jones nel singolo “Paglia“.
Nel 2018 escono i due EP solisti “Saraswati” di Foldino e “Vacanze Italiane” di Halba, anch’essi auto-prodotti, ma il 2018 è anche l’anno dell’approdo sui palchi di tutta Italia grazie alla collaborazione con Plasma Concerti.
I rapper hanno così l’occasione di farsi notare dal grande pubblico e di condividere il palco con artisti del calibro di Salmo, Gemitaiz, Luchè, Franco126, Ernia, Venerus e tanti altri, dimostrando una forte attitudine ai live e una sorprendente presenza scenica.
A fine 2019 l’approdo in Molto Forte e l’uscita di Barre Mellow, un EP dal sapore più chill rispetto ai lavori precedenti e che anticipa soltanto la direzione che i ragazzi sembrano intenzionati a intraprendere per il futuro.
La cosa che più colpisce di Halba x Foldino è la spiccata capacità di scrivere testi di altissimo livello, ricchi di significato, molto introspettivi e frutto della poeticità di Foldino e della potenza Halba.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere.
Partiamo dal principio, chi sono Halba x Foldino? Come è nata l’idea di costruire un percorso insieme?
L’idea di fare musica insieme era già più che concreta, ma la decisione è stata presa in un pomeriggio di qualche anno fa. “Halbetti” era appena tornato dopo essere stato per mesi a Londra, iniziamo a parlare di cose tipo “ho scritto questo, dimmi se ti piace” fino a che non siamo arrivati a dirci esplicitamente “ma lo facciamo sto disco insieme?” Cosa che già ci frullava nella testa dopo tempo a lavorare insieme su strumentali e type beat.
Il singolo che più vi ha messo in luce è “Paglia”, che vanta la partecipazione di Vegas Jones e quasi mezzo milione di streaming su Spotify. Come nasce questa collaborazione?
Con Veggie c’è un rapporto super, siamo amici da anni, da prima della musica e da prima dei successi. “Paglia” è un quadro, descritto a parole. La notte in strada a Cinisello capita di essere svegli e oltre che fumare paglie, finisce che spesso non sai che fare.
Così un giorno ci è arrivato un provino del ritornello, eravamo tutti gasatissimi. Era l’ultimo tassello per completare Merrion Square, il nostro primo album insieme.
Avete avuto il piacere di aprire a molti artisti di fama nazionale nei tour degli ultimi due anni. Qual è il live che non dimenticherete mai?
Sicuramente l’esperienza live è stata super emozionante e ricca di soddisfazioni. Per questo dobbiamo ringraziare il team di Plasma Concerti, la nostra agenzia di booking, che ha capito da subito quale voleva essere il nostro approccio e ci ha portato in giro per l’Italia.
Il live che non dimenticheremo mai è sicuramente quello del Core Festival di Giugno 2019 dove ci siamo esibiti su un palco enorme, il Main Stage, prima di artisti come Luchè, Gemitaiz e Salmo, cosa che fino a quel momento sembrava solo un sogno lontano.
Nell’ultimo EP Barre Mellow si notano delle sonorità diverse rispetto al passato, si intuisce un cambio di direzione. Come definireste la vostra musica e cosa dobbiamo aspettarci in futuro?
Barre Mellow è un progetto di mezzo. Non uscivamo con qualcosa di nuovo da tanto tempo, dopo i due dischi solisti Saraswati e Vacanze Italiane e noi, che per natura amiamo le barre, abbiamo pensato a questo. Chill e stili.
Siamo sempre al lavoro su cose nuove, questa situazione ha sicuramente cambiato le tempistiche, ma nelle robe nuove si potrà notare una direzione ancora diversa rispetto ai Mellow. Non vediamo l’ora di farvele sentire.
Quali sono gli artisti che hanno particolarmente influenzato il vostro percorso dagli inizi fino ad oggi?
Ci sono tanti artisti, le ispirazioni ormai sono continue e a volte anche troppo veloci. Non fai in tempo ad assimilare qualcosa che è già uscita una roba più fresca o più orecchiabile.
Da sempre Mecna e Ghemon hanno influenzato la nostra scrittura. Kendrick, J Cole, Drake o anche la TDE in generale sono secondo me il punto più completo che un crew possa avere. Se fossero tutti un artista unico sarebbe un super eroe.
Consigliateci 5 artisti emergenti da ascoltare assolutamente.
Senza dubbio ti dico i Twenty3, flussi, metriche e melodie, oltre a conoscerli da una vita e sapere quanto valgono anche come persone. Malakay dalla Sardegna ha davvero un super mood.
Poi I Ricordati di Rimini che sono tutt’altro genere, ma è come se mi creassero un velo attorno quando ascolto i loro pezzi. Irbis37 secondo noi è davvero forte, super sound e super voce. Infine Ticky B con il quale abbiamo instaurato amicizia e che ha lavorato più volte già con Frenkie G, forte davvero.
a cura di
Matteo Delfino
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