Savnko: i racconti elettronici dell’adolescente filo-sovietico
Abbiamo incontrato Savnko, classe 1996, produttore e compositore milanese di musica elettronica, il classico nerd chiuso in una stanza con le cuffie in testa tutto il giorno, invisibile e con una testa piena di idee. Lo dimostra la pubblicazione del suo primo LP dal titolo Epic Arguments che riassume le sensazioni e atmosfere di un periodo di due anni a Londra.
Quale sarebbe la situazione migliore per vedere un tuo live?
Non ho un’idea precisa di luogo ad essere sincero. Ti direi Sdraiati a pancia in su con dei visual proiettati sul soffitto
E soprattutto, com’è organizzato un tuo concerto (sentiti libero di essere preciso e fare il nerd)?
La preparazione del live che vorrei proporre non è ancora ultimata purtroppo, sto ancora decidendo le macchinette da utilizzare. Posso dirti che per ora sto valutando il fattore praticità/qualità.
Come nasce il tuo amore e conoscenza per synth e sampling?
Riguardo al sampling, Avevo un coinquilino che suonava con i vinili e a volte ovviamente si finiva in qualche negozio di dischi. Ampliando le mie conoscenze musicali , a lungo andare, sono capitato anche nel campionamento. Durante questo percorso, l’interesse per i synth è quasi stato un passaggio obbligato. È li che ho acquistato il mio primo sintetizzatore, un korg ms20 mini.
E partendo dalle basi, da dove arriva il nome Savnko?
Banalmente, mi interesso di letture provenienti perlopiù da Russia e dintorni. Uno dei miei autori preferiti è Eduard Limonov il cui vero cognome è savenko.
Siamo nuovi a Milano, dove ci porti?
Sto in periferia, e a Milano ci bazzico poco… se devo dirti un posto a cui sono legato particolarmente ti direi Magnolia.
a cura di
Conza Press