PUNKZ sbarca al Bronson di Ravenna: l’intervista agli organizzatori

PUNKZ sbarca al Bronson di Ravenna: l’intervista agli organizzatori
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Punkz non è solo un concerto: Punkz è dibattito, socialità e interazione. Sabato 16 marzo al Bronson Club di Ravenna sarà possibile ascoltare ottima musica

Un’iniziativa del tutto originale che attrae appassionati da tutta Italia, quella di Punkz. L’evento inizierà alle 17:00 e oltre ai Sunset Radio, Jack Out e WEL che saliranno sul palco dalle 22:00 sarà possibile giocare a Beer Pong, partecipare a dibattiti e perchè no, farsi anche un tatuaggio.

In vista della giornata abbiamo fatto qualche domanda agli organizzatori, i Sunset Radio.

PUNKZ è un nome bellissimo, verrebbe quasi da tatuarselo (ma ai tatuaggi ci arriviamo dopo). Come è nata l’idea di PUNKZ? Se non sbaglio era nato come un evento unico per poi trasformarsi in qualcosa di più. Ci raccontate un po’ le tappe e l’evoluzione del progetto?

Stavamo organizzando la consueta data invernale dei Sunset Radio a Ravenna, quando ci è venuta l’idea di arricchire la serata mettendo i Sunset in secondo piano e cercare di creare una serata con tutti i punti e le cose che ci piacciono. Una volta formata la leadership, abbiamo iniziato a strutturare la serata che da una chiacchiera da bar, si è trasformato in un grande evento. Sono ben tre mesi che lavoriamo senza sosta per per professionale al meglio la serata. A questo punto stiamo già pensando al futuro!

La scena emo, punk e punk rock non è sempre facile da definire ma anche da “scovare”. Spesso ci sono gruppi molto molto underground che sono bravissimi ma sconosciuti, per questo un evento così è davvero importante. Nel vostro caso, come avete scelto gli artisti che saliranno sul palco?

Sappiamo perfettamente e conosciamo tantissime band italiane della scena sopracitata che spaccano veramente, nel nostro caso però abbiamo voluto chiamare dei fratelli, degli amici che valutiamo sia a livello personale che a livello artistico. Per quello che speriamo che la cosa possa andare avanti in modo da chiamare i tantissimi altri artisti presenti nella nostra penisola.

Parliamo un attimo della socializzazione che sembra essere cruciale nella struttura del vostro evento: che tipo di partecipazione vi aspettate e come l’avete pensata e strutturata?

Grazie alle prevendite riusciamo a capire non che tipo di persone possano venire ma la loro provenienza e questa cosa ci ha stupito tantissimo. Il 70% delle presenze non sono di Ravenna ma vengono da tutta Italia. Lecce Bari Campobasso Napoli Milano Torino Bologna Novara Trento Treviso e potrei andare avanti con altre 10 città. Questa cosa ci rende entusiasti il fatto che il verbo di Punkz abbia raggiunto così tante persone, e grazie a questo speriamo di poterlo portare in giro per tutta l’Italia questo progetto. Come genere di persone direi misto, dagli amanti dei tatuaggi agli amanti della buona musica agli amanti del divertimento. Punkz è una festa adatta a tutti.

E veniamo ai tatuaggi: solo un’altra volta mi è capitato di vederne ad un concerto e vi chiedo, come vi è venuta l’idea? Nel senso, partendo da quali basi? E inoltre, in termini di igiene e permessi è stato facile avere il via libera?

Essendo tatuati dalla testa ai piedi la nostra prima idea era proprio quella di poter fondere le cose, e strutturare un evento in modo che durante una lunga giornata che parte alle cinque e finisce alle quattro del mattino ci sia uno spazio intero dedicato ai tatoo. In termini di igiene e permessi diciamo che non è stato difficile, in quanto rispettando tutte le linee di igiene, di spazio che le varie delibere richiedono, nel giro di poco siamo riusciti ad ottenere tutti via libera per poter tatuare.

Partendo dal presupposto di cui vado fiera, ossia che sono cresciuta a pane e scena musicale primissimi anni 2000, secondo voi, la scena emo e pop punk cos’ha ancora da offrire nel 2024? Che cosa ci può raccontare di diverso dalla restante musica del panorama musicale attuale?

Secondo me semplicemente evoluzione. i VecchiHardy sono sempre legati appunto alla musica degli anni 2000 degli anni 90 o addirittura anche quella degli anni 80 non capendo e non volendo neanche ascoltare la musica del 2024. Come tutte le cose ci si evolve, in bene o male. io penso che il pop punk grazie anche a personaggi come Travis Barker, abbia ripreso una sua forma più nuova, tornando in qualche modo nelle classifiche, dove negli anni 2000 manteneva sempre il podio.

In chiusura vi chiedo una cosa che è più una preghiera: ci saranno altre serate così?

Ce lo auguriamo anche noi, siamo già all’opera per una edizione estiva e una invernale. Quello che ci piacerebbe tantissimo sarebbe girare le città italiane. Ma come molti non sanno, per organizzare un tipo di evento del genere bisogna lavorare duramente, superare scogli burocratici immensi, di organizzazione e di logistica. Ma in ogni modo siamo pronti per portare Punkz in tutta Italia.

A sabato amici!!!

a cura di
Sara Alice Ceccarelli

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Sara Alice Ceccarelli

Giornalista iscritta all’ODG Emilia Romagna si laurea in Lettere e Comunicazione e successivamente in Giornalismo e Cultura editoriale presso l’Università di Parma. Nel 2017 consegue poi un Master in Organizzazione e Promozione Eventi Culturali presso l’Università di Bologna e consegue un attestato di Alta Formazione in Social Media Management presso l'Università di Parma. Ama il giallo e il viola, possibilmente assieme e vive in simbiosi con il coinquilino Aurelio (un micetto nero). La sua religione è Star Wars. Che la forza sia con voi.

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