La scomparsa di Akira Toriyama: addio maestro

La scomparsa di Akira Toriyama: addio maestro
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La recente scomparsa del maestro Akira Toriyama ha lasciato un vuoto nel mondo degli anime e manga. A lui molti devono la loro infanzia e per questo motivo cerchiamo di ricordare chi è stato e cosa ci ha lasciato in eredità

Akira Toriyama e la sua storia

Akira Toriyama nasce a Nagoya il 5 aprile del 1955. La sua passione per il disegno sorge prestissimo, alle elementari, grazie all’opera Disney La carica dei 101. Continua la sua istruzione alla Prefectural Industrial High School, specializzata nel disegno industriale. Successivamente trova lavoro in un’industria di Nagoya come progettista di poster, ma la sua posizione non gli permette di esprimersi al meglio. Decide così di lasciare il lavoro e dedicarsi alla sua vera vocazione: i manga.

Nel 1978, a seguito alla vittoria di un concorso per dilettanti organizzato da Shōnen Jump grazie al suo primo progetto Wonder Island, inizia a lavorare per la celeberrima casa editrice. Tra i suoi primi lavori abbiamo Wonder Island IIToday’s Highlight Island e Tomato Police Woman, ma è grazie a  Dr. Slump che riesce a raggiungere il successo internazionale. Quest’ultima opera gli permette di poter gestire anche altri progetti come il corso per fumettisti principianti Akira Toriyama – Scuola di manga e una serie di storie autoconclusive raccolte in Toriyama World. È proprio in questa raccolta che troviamo Dragon Boy e The Adventure of Tongpoo, che getteranno le basi per la sua opera di maggior successo, Dragon Ball.

Il primo capitolo viene pubblicato su Shonen Jump nel 1984. Per ben undici anni la serie continuerà a conquistare il cuore dei lettori e verrà adattato in tantissimi altri media come serie anime, videogiochi e film. Con il 42° volume Toriyama annuncia la conclusione dell’opera. Nonostante il suo voler porre fine alla serializzazione del manga è la casa editrice stessa ad opporsi. Questo continuo scontro tra i due provoca nel mangaka un certo risentimento verso i combattimenti che lui stesso disegnava durante l’ultima parte della serie.

La morte del mangaka è stata annunciata da Bird Studio. Il 1° marzo Akira Toriyama è scomparso all’età di 68 anni a causa di un ematoma subdurale (un versamento di sangue nelle meningi).

Fonte: Pinterest
Altri progetti

Altri progetti del mangaka prevedono la sua partecipazione nella grafica di vari videogiochi come Dragon Quest, Chrono TriggerTobal No. 1 e Tobal 2 e il Blue Dragon. Nel 2013 Toriyama disegna Oishī shima no Ū-sama (La deliziosa isola del signor Wu), un manga commissionato da Anjo’s Rural Society Project. L’obiettivo era quello di sensibilizzare il pubblico su tematiche ambientaliste.

Gli omaggi

La scomparsa di Toriyama è stata sentita in tutto il mondo. Tra i primi ad omaggiarlo sono stati gli altri mangaka come Oda, Kishimoto e Kubo, considerati come le powerhouse del mondo shonen.

Eiichiro Oda, autore di One Piece:

«È troppo presto. Il vuoto è troppo grande. Il pensiero di non vederti mai più mi riempie di tristezza. Ti ho ammirato così tanto fin da quando ero bambino e mi ricordo persino il giorno in cui mi hai chiamato per nome la prima volta. Ripenso a quel giorno in cui eravamo insieme al signor Kishimoto e, sulla strada di casa, hai usato la parola “amici” per riferirti a noi due. Ricordo anche l’ultima conversazione che abbiamo avuto. Toriyama è una di quelle persone che, partendo da un’epoca in cui leggere manga era considerato stupido, ha creato un’epoca in cui sia adulti che bambini amavano leggere manga. Ci ha dimostrato che i manga potevano fare di tutto e che potevamo puntare al mondo intero. Era come guardare un supereroe che si lancia coraggiosamente in avanti.

Eiichiro Oda

Masashi Kishimoto, autore di Naruto:

In tutta onestà, non so cosa scrivere riguardo questo evento improvviso. Per ora, condividerò i miei pensieri e le cose che avrei voluto dire al signor Toriyama. Sono cresciuto con Dr. Slump quando facevo le elementari e poi con Dragon Ball quando ero un po’ più grande. I suoi manga hanno sempre fatto parte della mia vita. Anche quando avevo una giornata no, il capitolo settimanale di Dragon Ball mi faceva sempre dimenticare tutto. Per un ragazzo di campagna che non aveva niente, era un gran sollievo. Adoravo Dragon Ball! Quando sono arrivato al college, questa storia che aveva fatto parte della mia vita per così tanto tempo è terminata. Ho sentito un forte senso di perdita e non sapevo più che cosa attendere in futuro.

Masashi Kishimoto

Tite Kubo, autore di Bleach:

Sono convinto che, finché l’opera esisterà, l’autore non morirà mai. E penso che sentire questa emozione sia la prova della grandezza dell’opera d’arte di Dragon Ball, la cui presenza resterà sempre nel mio cuore

Tite Kubo

Gli omaggi non si sono fermati solo al mondo dei manga. Infatti in Marocco, durante il sesto turno dei gironi della CAF Champions League, i tifosi del Wydad hanno omaggiato il creatore di Dragon Ball con una coreografia.

Fonte: Instagram
La nuova serie

È già stata annunciata una nuova serie di Dragon Ball che verrà trasmessa postuma. A dare la notizia è stata Fuji TV e conferma che la storia è stata scritta dal mangaka stesso. Dragon Ball Daima esce in onore dei 40 anni della serie ed è stata annunciata a sei anni dalla fine di Super Dragon Ball Heroes.

pinterest
In conclusione

Dr Slump e Dragon Ball hanno fatto parte dell’infanzia di molti di noi. Il vuoto lasciato dall’autore ha colpito tantissimo il mondo di anime e manga ma lascia dietro di sé un’enorme eredità. La passione di scrivere storie avvincenti e al contempo divertenti rimane con noi e alle generazioni future.

a cura di
Chiara Vanzan

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