“Il prezzo di una vita”: vendere il proprio tempo 

“Il prezzo di una vita”: vendere il proprio tempo 
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Il prezzo di una vita è un manga completo formato da tre volumi che rimarrà con voi anche dopo aver chiuso l’ultima pagina, facendovi ripensare a quanto il nostro tempo sia importante

La novel

È conosciuto con vari nomi: Three days of happiness, I Sold My Life for Ten Thousand Yen Per Year, in italiano Il prezzo di una vita; ma il motivo c’è. Il manga, illustrato da Soichi Taguchi e conosciuto come I Sold My Life for Ten Thousand Yen Per Year, è l’adattamento della novel di Sugaru Miaki, nonché intitolata Three days of happiness, pubblicata nel 2013. Il manga è completo con tre volumi totali, pubblicati nel 2017.

Kusunoki e Miyagi
(fonte: Pinterest)
La trama

Cosa fareste se vi trovaste nella situazione di poter vendere il vostro tempo, cioè settimane, mesi o anni della vostra vita? Nessuno ha la certezza di quanto tempo effettivo gli rimanga. La speranza è sempre che gli anni a venire siano tanti, ma se invece fosse una questione di giorni? D’altronde è impossibile calcolare il prezzo e valore di una vita, qualsiasi somma sembrerebbe ingiusta. Ma è proprio qui che comincia il cammino finale di Kusunoki, il protagonista.

Kusunoki è un ragazzo la cui vita è priva di significato. Non ha nessun obbiettivo, nessuna passione reale, niente che lo faccia sembrare una persona che vive realmente. Lui, semplicemente, vive. Vive in una sua routine molto monotona e al limite fra la sanità mentale e la pazzia. Nei primi panels del primo volume si riesce a percepire questa sua condizione di esistenza. Questo non significa che non si goda la sua vita, ma sembra che manchi qualcosa.

Kusunoki e Miyagi
(fonte: Pinterest)

È un ragazzo, però, che vive all’ombra dei suoi ricordi d’infanzia, che hanno come protagonista Himeno. Da un lato, sono queste reminiscenze a dargli speranza in un futuro miglioramento della sua vita attuale. D’altro canto, però, è proprio questo suo rimanere attaccato a certe esperienze ciò che lo blocca dall’andare avanti. Di fatto sarà questa situazione il “trigger” che lo porterà a vendere la restante durata della sua vita, per un totale di tremila dollari in cambio dei restanti 30 anni che gli rimangono.

Questa decisione lo porterà a vivere più esperienze ed emozioni in tre mesi, e soprattutto negli ultimi tre giorni, che in tutto quello che avrebbe vissuto in 30 anni.

Il fulcro del racconto

Kusunoki vive quotidianamente nel passato. Centrale nei suoi pensieri è la promessa fatta alla sua migliore amica d’infanzia. Una delle prime cose a cui pensa dopo aver venduto la sua vita è far fronte alla parola data. Il problema, però, è che Himeno e Kusonoki non si vedono né hanno contatti ormai da anni. Riallacciare i rapporti non porterebbe nessun cambiamento e questo ci viene confermato da un altro personaggio centrale nella storia: Miyagi.

Kusunoki e Miyagi
(fonte: Pinterest)

Miyagi si presenta come l’osservatrice di Kusunoki. Lei stessa gli conferma che, qualsiasi cosa lui faccia, non cambierebbe un destino che è già stato scritto. Qualsiasi sforzo il protagonista faccia, o abbia fatto prima di vendere la propria vita, è stato e sarebbe inutile. È dopo questo primo shock che la trama inizia a prendere forma con momenti comici, altri tristi e, per finire, con un finale che definirei tragico ma felice e giusto.

Quantificare il valore di una vita

Ciò che mi ha destato particolare stupore nel leggere i primi capitoli è stato vedere come venisse data una somma totale del valore della vita del protagonista. Diecimila yen all’anno, per l’esattezza. Ciò che viene detto subito è che questo prezzo cambia, fluttua in base alla qualità della vita della persona. Più una persona è felice e soddisfatta e più la sua vita avrà valore. Molto diverso da quello che ci viene detto, no? Normalmente una vita non è più importante di un’altra, e in generale è impossibile darne un valore finale. Ma è proprio ciò che avviene nel primo capitolo di Il prezzo di una vita.

Anche il protagonista inizialmente rimane interdetto da quanto poco valesse il suo tempo, dato che vende i suoi restanti 30 anni per soltanto tremila miseri dollari. Ma è questo che lo sprona alla fine a provare emozioni ed esperienze che prima non si sarebbe mai immaginato.

Il valore intrinseco della nostra vita scaturisce dalle nostre esperienze, e molti direbbero solamente da quelle positive. Tutto ci forma e ci modella: l’ambiente che ci circonda, le amicizie, la cultura e gli insegnamenti che ci vengono dati. Alla fine sta a voi decidere se è possibile quantificare la vita di qualcuno in maniera giusta.

Kusunoki negli ultimi capitoli
(fonte: Pinterest)
In conclusione

Se dovessi esprimere come questo manga mi ha fatta sentire post-lettura direi malinconica ma soddisfatta. Essendo una lettura veloce pensavo che la narrazione potesse risultare frettolosa, ma non è stato così. Nonostante molti dei tropes siano già affrontati in tantissimi altri manga, questo non dà uno stampo ordinario all’opera.

Ho trovato la lettura molto piacevole soprattutto negli ultimi capitoli, quando finalmente il protagonista desiste dai suoi pensieri pessimistici e vive il tempo che gli rimane. È in tutto e per tutto una tragedia, che con l’andare avanti dei capitoli fa capire ai lettori il finale inevitabile per il protagonista, ma con un tocco di felicità, passeggera ma presente.

a cura di
Valentina Zilio

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