Sanremo 2024: pagelle della 3^ serata

Sanremo 2024: pagelle della 3^ serata
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15 cantanti presentati dai 15 cantanti che la sera prima avevano cantato. Vabbè, avete capito. Russel Crowe se la ride spassionatamente, ricorda di avere origini IN Ascoli e Teresa Mannino o si ama, o si odia… Insomma, apparentemente qualcosa s’è combinato

Si procede, si fa tutto il possibile per sforare l’una e mezza di notte e Amadeus ci riesce. Allegramente, per giunta. Penso di avere odiato questa terza serata di Sanremo 2024. Almeno mi sono fatto quattro risate con Teresa Mannino (lo so, mi sto attirando le antipatie di alcuni) e Russel Crow è stato molto più ricettivo e bendisposto del previsto. Mia nipote mi ha chiesto se fosse Babbo Natale in ferie. Non sapevo cosa risponderle.

Ah, sì, nel frattempo c’erano altri 15 disgraziati che cantavano. Bando alle ciance dunque, partiamo con le pagelle della terza serata di Sanremo 2024.

Il Tre (presentato da Loredana Bertè)
“Fragili”

Sarà per essere il primo a esibirsi, sarà che Loredana Bertè fa da zia che incoraggia e rincuora, ma Il Tre ha cantato molto bene. Ha regalato anche i fiori a mammà, che tenerone. La canzone, comunque, rimane mediocre o giù di lì.
In sintesi: Cuore di mamma
VOTO: 5+

Il Tre indica ad Amadeus dove ha parcheggiato la Smart. Loredana non è molto convinta della manovra eseguita
Maninni (presentato da Alfa)
“Spettacolare”

Arriva Alfa, il pubblico canticchia la sua canzone. Lui interagisce con una leggerezza e una naturalezza che fa impallidire un po’ tutti. Della serie “Bella raga, come va? Vorrei raccontarvi della double kill con headshot che ho appena fatto su Counterstrike 2, ma non credo siate pronti per questo. Forse i vostri figli sì”. Poi arriva Maninni.
In sintesi: trasparente come il vetro della vetrina della Rinascente.
VOTO: 5-

BNKR44 (presentati da Fred De Palma)
“Governo Punk”

Oggi i ragazzi si presentano stile Nsync vestiti da Boe e Duke di “Hazard” (il telefilm con la macchina arancione). Fine.
In sintesi: Campioni di Indomimando.
VOTO: 4,5

Santi Francesi (presentati da Clara)
“L’amore in bocca”

Presenza scenica e stile indiscutibili, loro e Clara. Canzone stracciamaroni e strappamutande se hai 45 anni, un divorzio alle spalle e voglia di ricominciare. Però è indubbio che ci sappiano fare. Immaginatevi un’uscita a quattro: loro, Nek e Renga. Ormoni e umidità +400%.
In sintesi: Umidificatori per ambienti.
VOTO: 6

Mr. Rain (presentato da Il Volo)
“Due altalene”

I ragazzi de Il Volo hanno recuperato quasi tutti i vestiti. Mr. Rain, non so perché, oggi credo assomigli a un personaggio di SlamDunk che ha attaccato il cesto al chiodo. Che siano cori di bambini o due altalene, la sensazione di facile paraculata continua a pervadermi (scusami Rain, mi sei anche simpatico, giuro. Ogni tanto ti sceglievo come personaggio nelle partite a Mortal Kombat 3).
In sintesi: Manga di facile lettura
VOTO: 5,5

Rose Villain (presentata da Gazzelle)
“Click boom!”

Rose Villain è riuscita a portare a Sanremo 2024 due canzoni in una, con il difetto di non poco conto che la strofa musicalmente non c’entra una ceppa con il ritornello. Non è nemmeno una questione di stacco, ma proprio ti porta da tutt’altra parte. In tutto questo Liam Gallagher della Nomentana Gazzelle è lì, che legge, ogni tanto sorride. Bomber.
In sintesi: Sensazioni di contrasto.
VOTO: 5

Liam Gallagher introduce la rivelazione dell’anno agli MTV Music Awards 1997
Alessandra Amoroso (presentata da Dargen D’Amico)
“Fino a qui”

La notizia vera è che Dargen D’amico si è travestito da copietta gigante. Mi ha ricordato i tempi delle medie e del liceo, coi fogliettini arrotolati e nascosti ovunque durante i compiti in classe. Alessandra Amoroso continua con la nenia e la lamentela continua. Una cosa però a suo favore c’è: ha una buona voce.
In sintesi: livello sopportazione: mignolo contro spigolo.
VOTO: 5+

Ricchi e Poveri (presentati da Big Mama)
“Ma non tutta la vita”

Io non so, non lo so. Ma arrivano loro, parte un’aria che sembra debba cominciare un film di 007 e poi boom: una botta da discoteca 2003, il pubblico che batte le mani senza che venga minimamente incitato, CANTA. I Ricchi e Poveri sono il Rocky Balboa di questo Sanremo 2024: suonati, fuori tempo massimo, ma ti tirano un gancio sul grugno. E ridono pure. E si agitano pure (Antonella, perlomeno). Il brano nella sua incredibile leggerezza e a tratti eccessiva classicità delle tematiche è tra i migliori di Sanremo 2024. A questo punto mi duole ammetterlo.
In sintesi: Non fa male, non fa male, non fa male
VOTO: 8+

Angelina Mango(presentata da Irama)
“La noia”

Irama quest’oggi in veste di Backstreet Boy di rappresentanza e Angelina che sprizza emozione ed energia da tutti i pori. Apprezzo in maniera sincera la sua genuinità da questo punto di vista. “La noia” sarà un tormentone, anzi lo è già. Personalmente, però, per quanto possa funzionare, ho ancora delle riserve.
In sintesi: Sbadiglio, ma non disprezzo.
VOTO: 6+

Diodato (presentato dai The Kolors)
“Ti muovi”

Deve finirla di vestirsi a caso. A parte questo, Diodato si conferma abile nel confezionare una canzone 100% sanremese ma che è naturalmente nelle sue corde. Tutto questo nel bene e nel male.
In sintesi: La Playmobil ha un nuovo uomo immagine
VOTO: 6,5

Ghali (presentato da Mahmmood)
“Casa mia”

Omaggio a Michael Jackson pregevole. Questa volta canta un po’ male, chissà. Però conferma avere una delle canzoni migliori di questo Sanremo 2024.
In sintesi: pronto per la prossima gara di cosplay.
VOTO: 6+

Negramaro (presentati da Emma)
“Ricominciamo tutto”

Palco in mano al Salento. Bacio tra Emma e Giuliano fa felici tanti giocatori di Fantasanremo. Dopodiché, Sangiorgi e compagnia cantante si esibiscono con la sicumera di uno sceicco al 130esimo piano del grattacielo con piscina. Io con tisana all’euterococco e livore.
In sintesi: ora ho voglia di pasticciotti leccesi.
VOTO: 5-

Fiorella Mannoia (presentata da Annalisa)
“Mariposa”

Annalisa vestita col domopak, Fiorella con elegante abito nero e la solita sicurezza ed eleganza nel cantare un brano che forse non raggiungerà il podio, ma di certo è valevole per quantomeno la top 10.
In sintesi: Eleganza e sicumera.
VOTO: 7

Sangiovanni (presentato da Renga e Nek)
“Finiscimi”

Gli zii fanno visita al nipote problematico che ora attraversa la fase Eminem era 8mile. Talmente in fase “vabbé, quello che dovevo fare l’ho fatto”, che inizia a tirare badilate di punti a chi lo ha scelto al Fantasanremo, tra matite, saluti e scope sul palco.
In sintesi: Yo bro, look, if you had, one shot or one opportunity
VOTO: 5

“Ho un sogno” “Quale?” “Avere un sogno”
La Sad (presentata dai Geolier)
“Autodistruttivo”

Geolier è il professore di educazione tecnica delle medie che cerca di farsi amici i più casinari della classe, con questi ultimi che lo guardano un po’ sospetti, un po’ divertiti. Dopo l’eleganza della sera precedente, si torna all’eleganza finto-punk di Carnaby Street. Chiudono questa serata e da buoni imbucati alla festa di gala della cugina ricca, cercano di divertirsi. Zio Amadeus, nonostante tutto, li approva.
In sintesi: “Professò, posso andà un attimo fuori?” “No” “Grazie prof, torno tra 10 minuti”.
VOTO: 6-

TOP 5 televoto e voto delle radio
  1. Angelina Mango – La noia
  2. Ghali – Casa Mia
  3. Alessandra Amoroso – Fino a qui
  4. Il Tre – Fragili
  5. Mr. Rain – Due altalene

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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