“Il Diario della signorina Sofia”, la metafora della donna cinese moderna raccontata da Ding Ling

“Il Diario della signorina Sofia”, la metafora della donna cinese moderna raccontata da Ding Ling
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Ispirato all’opera occidentale Casa di Bambola dell’autrice norvegese Ibsen, Il Diario della signorina Sofia della scrittrice Ding Ling è stato pubblicato per la prima volta nel 1928 sulla celebre rivista cinese Mensile Letterario (小说月报). Dal tono fortemente personale, il racconto è considerato, nella sfera della letteratura cinese, la prima opera che si rivolge ad un pubblico femminile scritto da una donna

 煞费女士的日记 (Il diario della signorina Sofia) è il breve racconto della madre del femminismo cinese Ding Ling, ancora oggi ricordata come una delle pioniere dell’emancipazione femminile cinese. La stessa protagonista Sofia, a cui si fa riferimento nel titolo, rimanda ad una figura femminile particolarmente famosa all’epoca, per essere colei che tentò un colpo di stato attraverso l’uccisione dell’ultimo zar di Russia. Il Diario della signorina Sofia è ambientato nel clima culturale e politico antimperialista del 4 maggio e Sofia è stata celebrata, dalla critica di quegli anni, come una delle prime eroine della letteratura cinese moderna.

Il romanzo, scritto in forma di diario, diventa l’unico mezzo che la protagonista ha per descrivere i suoi sentimenti riguardanti le sue travagliate relazioni, le sue emozioni e la sua sessualità come metafora della rivoluzione della donna cinese moderna. L’autrice, infatti, inizia ad introdurre e ad approfondire il tema della differenza di genere. Nel racconto, il problema di essere donna è messo in primo piano, così come gli ideali della scrittrice di indipendenza e libertà sono rappresentati dalla protagonista. Grazie a Il Diario della signorina Sofia, molte donne cinesi si sono ribellate ai soprusi degli obblighi etici e morali di una società che vedeva nell’idea della maternità la massima aspirazione di una donna.

La complicata ricerca di sé stessi

La protagonista del racconto è Sofia, una giovane ragazza cinese affetta da una grave tubercolosi. Rinchiusa in una camera di hotel a Pechino, diventato sanatorio, si ritrova in un forte stato confusionale. Per riuscire a far fronte a questo stato di malessere decide di abbandonarsi all’introspezione. Attraverso un lungo viaggio nella sua psiche e nelle sue emozioni, la giovane tenta in tutti i modi di scoprire la sua vera natura personale e sessuale. Il tormento nel cercare di comprendere la sua essenza complessa si unisce ad un forte senso di colpa nel desiderio di realizzazione delle sue stesse fantasie sessuali.

La sensazione di dolore e smarrimento della giovane ha come causa primaria la perdita di una donna di cui scopre di essere innamorata, seppur la ragazza non smette di provare una forte attrazione anche per gli uomini. Si sente legata sentimentalmente ad un uomo misterioso proveniente da Shanghai che spesso le fa visita con cui, però, non avrà mai un rapporto fisico, solo platonico.

La stessa decisione di scrivere un diario, dove si può mettere a nudo, nasce dalla richiesta della donna da lei amata prima che ella morisse. Sofia è affettuosa, ricca di passioni travolgenti e indipendente, ma allo stesso tempo, emotivamente insoddisfatta e instabile, alla continua ricerca disperata del reale significato della vita.

“我自己是女人,我会比别人更懂得女人的缺点,我却更懂得女人的痛苦.”
Io stessa sono una donna e, in quanto tale, sono in grado di capire meglio di altri le debolezze delle donne e, ancor di più, posso comprenderne più profondamente le sofferenze.”

La nascita di “una nuova donna”

Il Diario della signorina Sofia è il manifesto artistico degli ideali di indipendenza ed autonomia delle donne appartenenti alla Generazione del 4 Maggio. Il viaggio nei pensieri e nei sentimenti della protagonista sono un’analisi concreta sulla psicologia della donna moderna che rivendica il diritto di scegliere autonomamente della propria vita. Le “nuove donne” sono alla ricerca di felicità, affetto e ricche di passione ma continuamente deluse dalla società in cui vivono che tenta di reprimere ogni forma di espressione dell’identità femminile. La sensibilità di Sofia la rende pienamente cosciente della difficoltà a percepire la sua vera natura a causa dell’ambiente avverso in cui è costretta a vivere.

La rinuncia dei valori stabiliti da una società retrograda che costringeva le donne ad affrontare quotidianamente sfide difficili, lascia il posto a principi nuovi rendendole complete, autonome e libere dall’obbligo di conformarsi a stereotipi obsoleti. L’abilità dell’autrice nel cogliere la complessa natura femminile e la loro soggettività si affianca al talento nell’introdurre queste tematiche in un’epoca di forte stravolgimento politico, cultural e sociale della Cina.

Da semplice atto di liberazione personale, l’opera spinge alla rivalutazione dell’individuo pronto ad attuare un vero e proprio atto rivoluzionario. L’enfasi data alla rappresentazione del corpo che finisce per diventare incarnazione del desiderio femminile, è simbolo della rivendicazione femminile di indipendenza e pieno riconoscimento da parte dell’altro sesso. Sofia è una donna spigliata e audace ma psicologicamente fragile, troppo peccaminosa agli occhi della società benpensante.

Foto della giovane scrittrice cinese Ding Ling
L’esordio di una letteratura cinese scritta da una donna per le donne

Il Diario della signorina Sofia è un racconto breve di appena 115 pagine e di facile lettura. Interamente scritta seguendo il modello del monologo interiore, l’opera è caratterizzata da una forte impronta personale. Nonostante la stessa autrice abbia da sempre dichiarato che Il Diario della signorina Sofia non sia un racconto autobiografico, alcuni dettagli sono ricollegabili alla sua vita privata. Le sensazioni provate dalla protagonista sono le stesse da lei provate durante la militanza nel Movimento del 4 Maggio.

La complessità emotiva della giovane è percepibile senza difficoltà nel romanzo dove si alternano stati di profonda angoscia e agonia ad entusiasmo puro con risate smisurate. L’unicità de Il Diario della signorina Sofia si riscontra non solo per la particolare struttura dell’opera che differisce da altri scritti in prima persona come Diario di un pazzo di Lu Xun, ma anche per la scelta di rivolgersi direttamente al pubblico femminile. Del resto, Ding Ling, in quanto donna, sentiva l’onore e l’onere di dover scrivere per le sue pari, e di tematiche da loro drammaticamente comprese.

a cura di
Elisa Manzini

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