Frankfurt Buchmesse 2023: la fiera dell’editoria internazionale

Frankfurt Buchmesse 2023: la fiera dell’editoria internazionale
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Si è conclusa il 22 ottobre la 75esima edizione della storica Frankfurt Buchmesse, la fiera del libro più importante al mondo e mecca di tutti gli specialisti del settore. L’evento si estendeva per ben 6 padiglioni del polo fieristico ciascuno dedicato, come sempre, ad aree geografiche o merceologiche specifiche. Ogni anno la fiera elegge un paese come ospite d’onore – questa volta era il turno della Slovenia – cui dedica la maggior parte degli incontri e delle presentazioni.

Tensioni iniziali

L’edizione di quest’anno non si è aperta sotto i migliori auspici: numerosi sono stati infatti i dissensi riguardo la negazione del premio LiBeraturpreis all’autrice palestinese Adania Shibli, facendo leva su un aperto sostegno a Israele e sui valori di pacifismo e democrazia da sempre sostenuti dalla Buchmesse. Fatto che non è stato gradito da numerosi scrittori e editori; molti di questi hanno deciso infatti di boicottare la fiera. E, in effetti, non era infrequente imbattersi in stand vuoti.

Storie che attraversano i confini

Nonostante questo clima di tensione iniziale, la Frankfurt Buchmesse non ha deluso le aspettative di chi vi si è recato per la prima volta. Essendo una fiera B2B, i primi giorni sono riservati unicamente ai professionisti del settore che si incontrano per la compravendita dei diritti, che vengono negoziati durante gli appuntamenti presso i vari stand: è in questa occasione che la maggior parte delle storie e dei romanzi valicano i confini nazionali per trasformarsi in racconti a disposizione di tutto il mondo.

Da fiera b2b a fiera per tutti

Solo durante gli ultimi due giorni la fiera apre finalmente al pubblico e nelle hall (padiglioni) si riversano una quantità infinita di persone, soprattutto giovani e giovanissimi (e cosplay!). Il padiglione più frequentato è ovviamente quello degli espositori tedeschi; ammetto che l’ostacolo della lingua ha frenato la sottoscritta dal tornare a casa con moli di volumi – oltre alle file chilometriche per entrare, per pagare e fare qualsiasi altra cosa.

Quest’anno la fiera ha infatti registrato oltre 300.000 presenze: se l’ultimo Salone del Libro ha messo a dura prova tutti gli ospiti spostando tutti gli eventi all’interno a causa del meteo avverso, beh… la Buchmesse è stata decisamente più impegnativa anche senza la pioggia!

Gli incontri

Numerosi naturalmente anche gli incontri con gli autori, principalmente tedeschi e sloveni. Una piccola – ma non timida – rappresentanza italiana ha fatto però capolino tra gli affollati padiglioni: l’Italia sarà infatti ospite d’onore dell’edizione 2024, e alcuni autori hanno fatto da ponte fra questa e la prossima edizione con presentazioni interne ed esterne alla fiera, fra cui Nicola Lagioia, Vincenzo Latronico, Teresa Ciabatti e Veronica Raimo.

Dopo la fiera

L’anima della Buchmesse non sono solo i libri ma anche le feste: l’editoria, dopotutto, è fatta principalmente di relazioni, e quale modo migliore per stringerle che un aperitivo allo stand? Oltre agli spazi interni della fiera, numerosi gli hotel e i bar che ospitano feste private per i professionisti del settore – primo fra tutti lo storico Steigenberger Frankfurter Hof.

Conclusioni

Da neofita della Buchmesse posso dire di aver respirato appieno tutto quello che fino ad allora avevo solo sentito raccontare e sono tornata in Italia con tantissime idee e spunti utili per il mio lavoro, ma anche e soprattutto per innalzare ancora di più l’ormai consueta pila sul comodino!

a cura di
Martina Gennari

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Martina Gennari

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