XXIX Biennale di Dozza del Muro Dipinto: quest’anno “l’arte è in progress”

XXIX Biennale di Dozza del Muro Dipinto: quest’anno “l’arte è in progress”
Condividi su

Dall’11 al 17 settembre torna a Dozza la rassegna Il Muro Dipinto che da decenni porta artisti e riflettori per le vie e i muri del borgo immerso tra le colline imolesi

“L’arte in progress” è il titolo che quest’anno Il Muro Dipinto ha scelto per presentare l’edizione numero ventinove della biennale. Artisti, restauratori e non solo impreziosiranno, dall’11 al 17 settembre, le vie e i muri di Dozza. Una serie di iniziative collaterali animeranno il territorio per sette giorni all’insegna della cultura.

Il programma, ricco di appuntamenti molto interessanti, è frutto del grande impegno della Fondazione Dozza Città d’Arte che, con la sinergia tra i Comuni di Dozza e Castel Guelfo e col contributo di tante realtà pubbliche e private, ha dato vita a un evento davvero stimolante.

“Tra i nostri obiettivi c’era quello di animare il borgo di Dozza e penso proprio che ci riusciremo a meraviglia. L’arte e la cultura sono volani fantastici per creare aggregazione, momenti di confronto e di scambio di idee. Per questo abbiamo cercato di aggiungere tante mostre, laboratori e altre iniziative collaterali capaci di incuriosire il pubblico della Biennale. Un’edizione prevede la partecipazione di artisti e di restauratori su diversi cantieri.

Del resto ‘Arte in progress’, titolo della rassegna 2023, richiama l’attenzione sul lavorio continuo che caratterizza le opere del Muro Dipinto, dalla creazione fino alla cura che ne consegue tra strappi, restauri e messa in sicurezza. A tal proposito devo dire che non è stato facile trovare le pareti per far lavorare gli artisti. Ma alla fine, grazie al contributo dei cittadini, siamo soddisfatti degli spazi su cui agiremo”.

Simonetta Mingazzini

Non mancheranno i restauratori, chiamati in causa per prendersi cura dei dipinti storici della kermesse ideata nel 1960 dall’allora primo cittadino Tomaso Seragnoli.

“I muri dipinti sono un patrimonio che distingue Dozza nel mondo e per questo vanno salvaguardati. Ciò comporta un impegno sia a livello logistico che economico, ecco perché il tema del restauro delle opere storiche da anni è sempre più presente nelle nostre azioni politiche: i tempi sono maturi per ottenere un riconoscimento di carattere internazionale per la Biennale per valenza storica, artistica e culturale di una proposta che vanta una continuità nei decenni. Il nostro compito sarà quello di fortificare questo patrimonio attraverso attività che lo facciano percepire, a pieno titolo, come un museo a cielo aperto. Il progetto per la creazione di un’audioguida gratuita disponibile tutto l’anno e utilizzabile durante le visite guidate alle opere con il proprio smartphone fa parte di questo percorso”

Luca Albertazzi, sindaco di Dozza

XXIX Biennale Dozza Muro Dipinto
Arte e restauro “in progress”

Sono sei gli artisti chiamati per la XXIX edizione della Biennale de Il Muro Dipinto: Paola Babini, Roberta Pancera, Rossella Piergallini, Emeid, Emilio Fantin e Vanni Spazzoli. Tutti loro agiranno lungo i cantieri allestiti in giro per il borgo medievale di Dozza per imprimere sui muri le loro opere d’arte.

Ci sono, come detto, anche i restauratori, che per tutta la settimana si prenderanno cura di alcuni murales storici del Muro Dipinto situati tra Piazza della Rocca, via della Pace e via De Amicis. Sono sette le opere storiche che verranno prese in carico: Paesaggio (1960) di Giuseppe Gagliardi, Mungitura in settembre (1961) di Sergio Frabboni, Ombre nella stanza (1965) di Berto Ravotti, Fantasia (1983) di Tono Zancanaro, Momenti di vita (1985) di Guerrino Bardeggia, Come ieri (2000) di Giò Di Batte e Omaggio a Dozza (1993) di Tonino Gottarelli.

XXIX Biennale Dozza Muro Dipinto 2023
Gli eventi collaterali

Come detto, la settimana della Biennale sarà accompagnata da tantissimi eventi collaterali di ambito culturale. Cinque le mostre, due fotografiche e tre pittoriche, alcune delle quali dedicate al Muro Dipinto. I laboratori creativi per bambini/e e ragazzi/e si terranno tra Dozza (“Modi d’arte” e “Prove d’artista”) e Castel Guelfo “Emozionario. Volti nello spazio e nel tempo” dando la possibilità ai più giovani di divertirsi con l’arte.

Da segnalare due novità assolute: l’incontro di formazione dedicato alle guide turistiche per scoprire nuovi modi di raccontare Dozza e il Muro ai turisti, in programma giovedì 14 settembre dalle ore 10, e “Calici sotto le stelle”, che venerdì 15 permetterà agli appassionati di vino di degustare alcune prelibatezze dell’Enoteca regionale.

Imperdibile infine “La Notte del Muro Dipinto”, che è ormai diventato un must della Biennale e giovedì regalerà al pubblico la possibilità di vedere gli artisti all’opera sotto il chiaro di luna. Nell’occasione si terrà anche il “Salotto di Patrizia Finucci Gallo”, iniziativa che vede un’autentica salottiera bolognese dibattere con alcuni personaggi di spicco del mondo della politica, dell’arte e dello spettacolo. Tra gli invitati ci sono il filosofo Carlo Monaco, l’assessore regionale alla cultura Mauro Felicori e l’artista faentino Nevio Bedeschi.

La XXIX Biennale del Muro Dipinto fa parte di Bologna Estate 2023, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

a cura di
Andrea Mariano

Seguici anche su Instagram!
LEGGI ANCHE – Meg – Festival “Le Città Visibili”, Teatro degli Atti di Rimini – 10 settembre 2023
LEGGI ANCHE – Super Stereo: live il 14 settembre per la festa dell’Unità di Modena
Condividi su

Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *