Verdena – Acieloaperto, San Mauro Pascoli – 27 agosto 2023
La band bergamasca torna sul palco in occasione della penultima data del tour di “Volevo magia”
Si conclude in maniera unica ed esplosiva il festival Acieloaperto. E a far saltare tutta Villa Torlonia ci hanno pensato loro, i Verdena. Il gruppo dei fratelli Ferrari e di Roberta Sammarelli si riprendono il loro pubblico, dopo 6 anni lontani dalle scene, portando in tour anche quest’estate il loro ultimo album.
Poghi, crowd surfing e gomiti altissimi
Cala la sera, si accendono le luci sul palco. Silenziosamente i Verdena salgono sul palco e imbracciano gli strumenti. Niente scenografia, solo led psichedelici che si alternano durante l’esibizione. Blu, verde, rosso, vanno a ritmo di musica. Si inizia (tranquillamente) con “Paul e Linda” e “Loniterp“, quasi come preparazione a qualcosa di molto più grande. Per un’ora e mezza si mescolano brani del nuovo album con vecchi pezzi eterni.
Il mix perfetto tra di distorsioni e riff incazzati fa esplodere tutta Villa Torlonia. Il pubblico risponde perfettamente ad ogni singolo pezzo. Canta, urla, poga fortissimo. Il corpo si scuote di continuo, come dovesse sfogarsi di tutto il peso che ogni giorno si porta addosso.
I Verdena non lasciano molto spazio alle parole, giusto qualche “Come va?” “Fa caldo, eh?”. Non hanno bisogno di coinvolgere il pubblico. Da “Cielo super acceso” fino alla fine non smette di saltare.
Percorre insieme alla band questo viaggio allucinato, fatto di sogni, di rabbia e perché no, anche un pizzico d’amore. Si continua con la felicità condivisa quando si accenna a “Luna“, con i balli appena si riconosce il ritmo quasi blues di “Chaise Loungue“, con abbracci agli amici e sconosciuti cantando “Nevischio“.
Prima dell’encore, il sotto palco diventa un grandissimo moshpit e regala dei fantastici crowd surfing sulle note di “Crystal Ball” e ” Volevo magia“. Pochi minuti di pausa e rientrano percorrendo un salto temporale tra le canzoni più iconiche. “Il Gulliver“, “Valvonauta” e “Muori delay” fanno battere il cuore a mille BPM, facendo letteralmente delirare la folla, fino a concludere con “Pascolare”.
Rock, quello fatto bene per davvero
Da ormai 30 anni i Verdena riescono ad evocare un’energia unica, figlia degli anni ’90 e che (fortunatamente) continuano a perseguire, quasi come farsi portavoce di un tempo che ormai sembra leggenda. Ma il bello dei Verdena è che coinvolgono anche un pubblico più giovane (me in primis, essendo nata qualche mese dopo l’uscita di “Valvonauta”), rendendo i loro concerti un abbraccio generazionale.
Qui la scaletta del concerto
- Paul e Linda
- Loniterp
- Logorrea
- Cielo super acceso
- Lui gareggia
- Dentro Sharon
- Luna
- Diabolik
- Chaise Longue
- Nevischio
- Fuoco amico II (Pela i miei tratti)
- Crystal Ball
- Don Calisto
- Sui ghiacciai
- Volevo magia
- Scegli me
- Il gulliver
- Valvonauta
- Muori delay
- Pascolare
a cura di
Martina Giovanardi
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