Dopo il GP di Formula 1 annullato per l’evento catastrofico avvenuto in Emilia Romagna, l’Autodromo di Imola ha respirato aria di motorsport con la settima edizione dell’Historic Minardi Day. Un’edizione da record con 485 vetture, più di 14000 presenze nella due giorni e 110 auto storiche che hanno partecipato al Raduno Terre di Romagna che si è concluso domenica con l’arrivo in circuito e la parata tra le curve di una delle piste più iconiche italiane.
Il caldo torrido non ha fermato l’invasione di appassionati all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola per la settima edizione dell’Historic Minardi Day, una due giorni caratterizzata dalla voglia di tutti di vivere intensamente il circuito e tutti quei momenti che in un weekend di gara difficilimente è possiibile cogliere.
Evento che ha raggruppato monoposto di Formula 1, F2, F2, F3000, Prototipi, F. Junior, GT, vetture storiche del Museo dinamico Scuderia del Portello, Scuderia Tazio Nuvolari, del Registro Italiano Alfa Romeo e del Raduno Terre di Romagna “100 anni del Circuito del Savio” dell’Aci Storico Festival, presenti sul Circuito del Santerno gli ultimi capolavori targati Pagani, Alpine, Lamborghini, Dallara e Pambuffetti.

Mi è sempre piaciuto il buon vecchio odore di napalm al mattino
Arrivare in circuito e sentire il rombo dei motori sin da fuori Imola è un piacere per gli appassionati, i vecchi V10 e V12 aspirati che riempiono i cuori dei più vecchi e fanno mettere le mani sulle orecchie ai più piccini sono la colonna sonora che accoglie le migliaia di persone accorse per l’evente e che quasi per un attimo si dimenticano del caldo torrido che abbraccia il circuito con temperature sopra i 40 gradi.
Un programma, quello del Minardi Day, fitto di turni in pista, la possibilità di incontrare piloti e scambiare due chiacchiere, poter passeggiare nel paddock per vedere il mondo del motorsport dietro le quinte potendo camminare in Pit Lane e la possibilità per molti di approciare la pista con track day dedicati e giri in pista al fianco di professionisti delle migliori case automobilistiche.
Moltissimi i piloti e le personalità del motorsport presenti per l’evento tra cui Riccardo Patrese, Emanuele Pirro, Gianni Morbidelli sceso in pista al volante della Minardi M189 di Pierluigi Martini; Thierry Boutsen al volante della Ferrari 312 T5 di Gilles Villeneuve; Laurent Redon, Arturo Merzario, Carlo Facetti e Miguel Angel Guerra al volante della March 761 ex-Vittorio Brambilla; Siegfried Stohr, Thomas Biagi, Giovanni Lavaggi, gli Ingegneri Aldo Costa, Gabriele Tredozi e Laurent Mekies; Giovanna Amati, Roberto Farneti, Beppe Gabbiani, Fabio Babini, Francesco Bergami, Angelo Ancherani, Benito Battilani, Gabriele Lancieri, Gianni Giudici, Giorgio Francia, Giovanni Lavaggi, Luca Badoer, Massimo Ciccozzi, Niccolò Piancastelli, Paolo Delle Piane, Roberto Farneti, Roberto Ravagia, Sergio Campana e Ferrante Ponti; i giovani Andrea Kimi Antonelli, Brando Badoer e Alister Yoong.

Fermi nello spazio e nel tempo
Un evento, quello del Minardi Day, che riporta indietro a quando la F1 era più accessibile e “romantica”, a quando il mondo dei motori non era per pochi eletti, ma tutti potevano essere a contatto con piloti e motori, un modo per avvicinarsi a qualcosa tanto distante, ma tanto amato da tutti coloro che si da bambini giocavano con le macchinine.
Una due giorni che di anno in anno porta sempre più gente sul Circuito di Imola per ricordare la storia di una scuderia che ancora oggi viva sotto altri colori e che ha portato in alto i colori italiani e la città di Faenza, instradando i giovani alla passione per il motorsport che sempre più spesso si va a perdere a causa della “noia” dei ultimi anni.
“Anche quest’anno non possiamo che essere soddisfatti del risultato ottenuto. Al di là del numero delle presenze, che ovviamente certificano se una manifestazione è un successo oppure no, quello che mi preme sottolineare è la grande passione che l’Historic Minardi Day continua a generare edizione dopo edizione.
Una passione che continuiamo a vedere anche nelle nuove generazioni, perché sono stati tanti i giovani presenti che hanno curiosato nei box e ammirato le tante vetture che hanno scritto la storia del motorsport. Questo risultato è anche un bel segnale per il risultato economico generato sul territorio, con le strutture ricettive che hanno beneficiato della presenza di oltre 3.000 addetti ai lavori, con il tutto esaurito a Imola e nel circondario.
Quanto alla manifestazione nel suo specifico, c’è stato un programma di appuntamenti in grado di soddisfare il palato di ogni appassionato, con presentazioni di libri, la imperdibile mostra al Museo Checco Costa, il raduno storico Terre di Romagna, a celebrazione dei 100 anni del Circuito del Savio.
Permettetemi di concludere come sempre con i ringraziamenti: a mio fratello Giuseppe e a mia nipote Elena, che hanno messo come sempre anima e cuore nell’organizzazione e che sono già al lavoro per la prossima edizione; allo staff di Formula Imola, che come al solito ha dimostrato grande professionalità e passione; al sindaco di Imola Marco Panieri e al Presidente di Con.Ami Fabio Bacchilega, con i quali lavoriamo in piena sintonia; al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e al Sottosegretario alla Presidenza Giammaria Manghi, che ci supportano con grande partecipazione; infine al Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani, la cui presenza e i complimenti mi hanno fatto un grandissimo piacere”.
Gian Carlo Minardi (Presidente Formula Imola)
Alcuni scatti dell’evento:
A cura e foto di
Andrea Munaretto
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