Intervista a Cricca: un’estate da sogno tra eventi e progetti futuri

Intervista a Cricca: un’estate da sogno tra eventi e progetti futuri
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Cricca, giovane cantautore protagonista dell’ultima edizione di Amici, sta vivendo un’estate indimenticabile tra sogni che si stanno realizzando e speranza per i progetti futuri. Su The Soundcheck l’intervista all’artista di Riccione.

Giovanni Cricca è un giovane cantautore classe 2004 che dopo aver partecipato all’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi, si sta affermando nel complesso mondo della musica odierno. Ribelle ed autentico, Cricca, per certo un protagonista dello show di Maria De Filippi dove ha rilasciato il singolo di successo “Se mi guardi così”, ha poi pubblicato il suo EP “Cricca” che contieni pezzi già noti quali: “Australia” e “Supereroi”.

Per l’imminente iniziativa “Rim“, una rassegna che si terrà dal 30 agosto al 2 settembre e trasformerà Rimini nella capitale italiana della musica con tanti incontri, workshop, concerti, festival, presentazioni e proiezioni dedicati a tutte le sfaccettature dell’industria musicale, Cricca sarà un ospite cardine, dimensione all’interno della quale potrà ancora una volta farsi conoscere nella sua totalità.

La redazione di The Soundcheck, quindi, ha avuto modo di scambiare due chiacchiere con il giovane artista. Tra aspirazioni e soddisfazioni Cricca è certo: “Il futuro sarà bello!”

Ciao Cricca, allora, siamo pronti per iniziare, innanzitutto direi di partire da un come stai in questo periodo?

Io sto benissimo sto facendo un’estate molto bella. Sono molto contento di come stanno andando le cose, per me è un momento molto positivo.

Partendo un po’ dalle basi, ci vuoi raccontare come e quando nasce la tua passione per il canto?

Allora, io canto da quando ho memoria, cioè da quando avevo 5/6 anni. Mi son trasferito in Australia con la mia famiglia ed è stato proprio lì che mi son avvicinato alla musica. A sei anni mi sono iscritto al coro di Sidney: da quel momento non ho più lasciato la musica. A otto anni sono tornato in Italia, mi sono iscritto a lezioni di chitarra individuale, successivamente ho studiato pianoforte e poi ho unito le due cose: strumento e voce. Qualche anno fa ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni e oggi siamo qui!

Quando hai iniziato a scrivere di preciso?

Più o meno tre o quattro anni fa, prima del covid.

 A tal proposito sei entrato ad Amici come cantautore, quando sono nati i sei brani che compongono l’Ep che hai pubblicato una volta terminato il programma?

I brani dell’ Ep sono quelli che ho fatto uscire durante il percorso ad Amici: “Se mi guardi così“,”Supereroi” e “Australia”. Poi ho inserito “San Lorenzo“, ossia il primo singolo con cui sono uscito lo scorso anno e quindi aveva senso inserirlo nell’Ep in quanto racconta di come è nato Cricca ed di ciò che è stato il mio percorso fino ad oggi. In più ho inserito “Che bella che sei” e “Non mi chiamare amore” che son due pezzi inediti, ma comunque descrittivi di ciò che sono io ed in linea con gli altri pezzi dell’Ep.

Cover Ep Cricca
Quindi San Lorenzo nasce prima di Amici?

Si, “San Lorenzo” è stato il primo brano che ho distribuito senza avere un’etichetta, avevo partecipato con questa canzone a Dj on stage lo scorso anno.

A proposito di Amici, tu hai avuto un percorso anomalo rispetto agli altri concorrenti hai notato delle differenze tra quando sei uscito la prima volta al pomeridiano e quando invece sei uscito la seconda volta dopo il percorso serale?

Certo, una differenza molto radicale, perché nel pomeridiano i passi che avevo fatto erano molti meno rispetto al serale, e quindi anche la popolarità poi era minore, in più anche la crescita personale. Ho imparato molte cose al serale, tra cui anche il modo in cui stare sul palco. La prima eliminazione per me è stata come una pausa di percorso, mentre al serale avevo concluso il mio percorso. Mi sentivo cresciuto rispetto al pomeridiano.

Quando sei uscito dal pomeridiano, ti aspettavi un ripescaggio? Come l’hai vissuta?

No, onestamente non mi aspettavo di essere ripescato, e anzi non ci speravo neanche, in quanto non era mai successo, quindi non pensavo sarebbe potuto succedere a me. Quando mi hanno richiamato per andare a Roma io pensavo dovessi firmare dei contratti o salutare qualcuno, non mi aspettavo di andare in puntata tanto è vero che io son andato con dei pantaloni della tuta e mi hanno dovuto prestare dei vestiti per andare in puntata.

È stato totalmente inaspettato: sono partito con uno zainetto e il cambio per un paio di giorni. A quel punto mia mamma da casa mi ha dovuto rimandare le valigie, che erano arrivate a casa da pochi giorni da Roma.

Recentemente hai partecipato all’evento di Riccione Albe in controluce, come descriveresti l’esperienza?

Per me quella mattina è stata magia pura. Io da riccionese ho sempre vissuto le albe da spettatore, ed è un momento dove appunto si crea sempre questa situazione di magia in cui, appunto, si ascolta musica live al sorgere del sole. È sempre stato un mio sogno partecipare all’evento, ed ora si è realizzato! Inoltre la formazione della band quella mattina era composta da un quintetto di archi, quindi si sposava anche molto bene con la situazione in quanto gli archi cosi dolci e eleganti in quella situazione di sorgere del sole restituivano un’atmosfera molto intima e speciale.

Prossimamente sarai ospite anche al festival di Rimini, come ti senti a tal proposito sapendo che ti confronterai con cantautori come Zampaglione o Branduardi?

Beh, sicuramente i tempi son cambiati e non c’è più ad oggi quel tipo di cantautorato lì, però uno scambio generazionale credo ci voglia sempre. Io sono un cantautore di questa generazione, per me è estremamente interessante aver occasione di condividere il palco con questi pilastri della musica italiana. Sono molto felice ed entusiasta!

Chi sono i tuoi riferimenti cantautoriali?

A me la musica piace tutta in realtà, non mi piace nemmeno troppo catalogarla, però tra i cantanti e cantautori che seguo particolarmente ci sono Dalla che sicuramente ha insegnato tanto. Ma anche Cremonini, Jovanotti: loro per me sono tutti sullo stesso piano, mi piacciono tutti allo stesso modo.

Cosa ti auguri per il futuro?

Eh, allora un cantante spera di poter fare questo mestiere per il più tempo possibile e la durabilità è difficile in questo mondo, però speriamo bene no? Adesso è partito il tutto ed io continuerò a scrivere e a fare ciò che mi piace. Penso e spero che comunque in futuro ci saranno anche tante altre belle occasioni!

a cura di
Marta Canu

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