Black Mirror 6: una serie che continua a stupire!

Black Mirror 6: una serie che continua a stupire!
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Black Mirror, serie ideata da Charlie Brooker, è giunta alla sua sesta stagione. Disponibile su Netflix a partire dal 15 giugno, è composta da 5 episodi, in cui creatività, tecnologia e riflessioni sociologiche, si fondono l’una con l’altra.

Black Mirror: sesta stagione

Black Mirror è una serie di genere sci-fi, che raccontandoci un mondo distopico, ora ambientato nel passato, ora nel futuro, riflette sulle conseguenze che la tecnologia può avere sul singolo individuo e sulla società. La sesta stagione è composta da 5 episodi in cui vengono affrontate tematiche diverse, ma tutte legate da un unico filo conduttore. Rispetto alle stagioni precedenti, questa è stata soggetta a maggiori critiche, da parte dei fan. Vediamo insieme la trama dei 5 episodi.

Primo Episodio
Joan è terribile

Nel primo episodio di Black Mirror, dal titolo “Joan è terribile”. Come in “The Truman Show”, la donna si scopre protagonista di una serie tv, poiché ha inconsapevolmente firmato una dichiarazione, in cui mette a disposizione i propri dati, di un servizio streaming, da lei stessa usufruito, affinché venga creata una storia su di lei.

Questo però avrà inevitabili ripercussioni sulla vita della donna, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche da quello sentimentale-relazionale. Tutto questo però, porterà la protagonista ad avere anche maggiore consapevolezza delle proprie fragilità e la condurrà a riflettere su come riparare alle conseguenze delle proprie azioni.

Secondo Episodio
Una scena tratta da Loch Henry

Nel secondo episodio, intitolato “Loch Henry”, viene raccontata una storia a tema true-crime. Nel corso dell’episodio, due ragazzi vorrebbero girare un documentario su un’inquietante storia accaduta nel paesino d’origine del ragazzo.

Viene affrontato il tema dell’ossessione dell’essere umano per il crimine e di quanto la tecnologia, se usata in maniera invasiva, possa distruggere la vita di una persona. In questo episodio si fa leva soprattutto su quello che accade di frequente, ovvero la curiosità morbosa che spinge le persone a voler conoscere i dettagli più raccapriccianti di un omicidio, a dispetto poi di chi potrebbe averne ripercussioni negative.  

Terzo Episodio
Una scena tratta da Beyond The Sea

Il terzo episodio ha come titolo “Beyond the Sea“, è ambientato in una realtà distopica dove gli esseri umani possono essere duplicati tramite l’utilizzo della tecnologia e quindi tramite l’utilizzo dei robot. Questo porterà a confondere la dimensione reale con quella virtuale e scatenerà dei conflitti, non solo dal punto di vista personale, ma anche da quello sociale.

Seppur ambientato in un futuro distopico, questo episodio rappresenta indubbiamente una perla, all’interno della sesta stagione.

Quarto Episodio

Il quarto episodio di Black Mirror analizza un altro importante tema legato alla tecnologia e alle conseguenze che possono derivarne dall’uso sbagliato. L’episodio viene raccontato dal punto di vista di una ragazza, una fotografa che insieme ad altri colleghi va a caccia di scoop e di notizie salienti. Tuttavia questa eccessiva morbosità non potrà non avere delle conseguenze negative, su chi subisce l’invasione della propria privacy.

Spesso vengono oltrepassati i limiti e i personaggi famosi, oggetto delle attenzioni dei paparazzi, si sentono impotenti e angosciati da questa situazione. Fin dove lo scoop si può spingere, senza rovinare la vita di una persona?

Quinto episodio
Una scena tratta da Demon 79

Il quinto episodio di Black Mirror, dal titolo “Demon 79” sembra discostarsi da quello che è il tema della distopia. La protagonista è una giovane ragazza indiana, commessa in un negozio di scarpe. La vita della ragazza sembra alquanto ordinaria quando, all’improvviso, si aggiungerà un demone a stravolgere le sue certezze.

La ragazza si troverà di fronte ad alcune scelte che la condurranno a mettere in discussione i propri valori e a conoscere parti di se stessa, che ignorava di possedere. Fin dove il senso di giustizia si può spingere?

Le caratteristiche della sesta stagione

Per chi ha già completato la serie, non è sicuramente passato inosservato il fatto che l’ambientazione delle puntate non è sempre futuristica, ma in alcune di esse si raccontano epoche passate. In particolare, l’ultimo episodio non è legato alla tecnologia ed è uno di quelli ambientati nel passato. Una scelta piuttosto singolare, dato lo stile che aveva contraddistinto le precedenti stagioni. Stessa cosa accade nell’episodio “Mazey Day”, ambientato agli inizi degli anni 2000.

La peculiarità di questa stagione non è raccontare semplicemente ciò che accadrà nel futuro, ma volgere lo sguardo anche all’attualità. Telefoni che spiano la nostra privacy e le nostre vite; serie true crime che spingono gli spettatori ad accentuare la morbosità verso agghiaccianti fatti di cronaca; paparazzi che pur di ottenere foto esclusive non si curano delle persone che hanno di fronte, ma le considerano una pura fonte di guadagno.

Questi sono solo alcuni degli esempi, narrati nella sesta stagione, che non fanno parte di uno scenario futuristico ma di una realtà attuale. Sotto questi racconti si cela una cruda riflessione da parte degli autori, quasi come un ammonimento a non lasciarsi inghiottire da uno “schermo” ma ad essere realmente protagonisti delle proprie vite. Questo potrebbe aver lasciato perplessi gli spettatori, abituati a vedere una realtà non immediatamente riscontrabile nell’epoca che stiamo vivendo. Black Mirror 6 è più attuale che mai.

Critiche. Noi ve lo consigliamo?

La sesta stagione di Black Mirror ha ricevuto numerose critiche da parte dei fan, perché non è stata reputata all’altezza delle precedenti. Ma è davvero così? Sicuramente in questa stagione sono stati compiuti dei salti temporali tra passato e futuro, ma il tema della distopia e dell’uso della tecnologia sono sempre presenti. Uno degli episodi cardine della serie è il terzo, in cui viene racchiusa l’essenza della tematica tratta da Charlie Brooker.

Stiamo vivendo sempre più in una società in cui dobbiamo metterci al passo con i tempi. Dobbiamo mescolare il reale al virtuale, ma tutto questo può portare a delle conseguenze negative nei riguardi della sfera affettiva-familiare. Non siamo più noi stessi, ma siamo quello che il mondo vorrebbe che fossimo.

L’invito che viene fatto in ogni episodio è quello di mantenere la propria umanità, di evitare di travalicare così tanto i limiti, spinti da una società tecnologica che, se non tenuta a bada, potrebbe sfuggirci di mano. Black Mirror 6 è un invito a rimanere umani, in una società che per certi versi, tende a disumanizzarci.

a cura di
Maria Raffaella Primerano

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