Swans – Teatro Duse, Bologna – 29 maggio 2023

Swans – Teatro Duse, Bologna – 29 maggio 2023
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La leggendaria band torna dal vivo dopo ben 6 anni di silenzio, scegliendo come unica data italiana del tour quella bolognese. Al ritorno sul palco e al fianco della band c’è anche lo storico chitarrista, Norman Westberg, membro della band dagli esordi fino al 2016

Gli Swans, band che ha rivoluzionato il mondo della musica decostruendo i canoni della musica rock e punk, scelgono Bologna come città italiana per un ritorno unico dopo anni di assenza dal palco.
Alle 19.30 inizia ad arrivare al teatro Duse di Bologna la prima fetta di pubblico, cresciuta poi con una velocità incredibile; subito vengo colpito dalla grande eterogeneità di persone, che oscillava da persone sulla cinquantina a ragazzini, a riprova di come la band in 40 anni di carriera non abbia mai smesso di mettere sul piatto musica costantemente interessante.

Il concerto

Una volta aperte le porte del teatro la platea comincia a riempirsi e ad accoglierli c’è subito Norman Westberg, membro storico della band esibitosi prima dell’inizio dello spettacolo principale. Qualcuno si siede al suo posto, altri si dirigono verso il bar del teatro; tutti però sono cullati dall’esibizione in singolo del chitarrista, molto morbida e quasi da accompagnamento.

Alle 21.00 puntuali arrivano finalmente gli Swans, accolti da un lungo applauso, giustificato dall’assenza sui palchi bolognesi da ben 9 anni, che il leader Michael Gira ironicamente chiede di rinforzare.
Quest’ultimo si pone al pubblico in modo molto scherzoso e non si trattiene dall’ostentare un italiano molto maccheronico.

Il concerto è molto libero a livello strutturale: sono infatti presenti molti inediti appartenenti ad un album in uscita prossimamente e qualche pezzo di album più recenti, ignorando i brani più mainstream e meglio noti.

La partenza non delude: si apre con “The beggar” e “The hanging man”, due pezzi molto intensi e carichi. Il noise prodotto proprio come ci si aspettava è potentissimo, ancora più accentuato dal rimbombo del teatro stesso (alcuni si sono muniti addirittura di tappi per le orecchie per attutire il suono!).

Non mancano però sorprese: il concerto culmina con “No more of this”, uno tra gli inediti che mostra il gruppo in una nuova luce più blues e armoniosa; che sia un’altra delle tante deviazioni stilistiche che la band ha intrapreso lungo la loro carriera?

Gli swans portano il caos a teatro

Ciò che più colpisce del concerto è la libertà concessa al pubblico. Subito dopo la seconda canzone, Michael Gira invita con un cenno, a chi volesse, di alzarsi e venire sotto il palco. In pochissimi secondi si crea una folla, lasciando il teatro spaccato a metà in un’atmosfera del tutto atipica per il tipo di luogo.
Molti si sono subito alzati in piedi, altri sono rimasti seduti al proprio posto o addirittura sullo schienale della poltrona, ma tutti si sono subito liberati dalla rigidità iniziale rendendo lo spettacolo ancora più fruibile.

Il pubblico sembra aver apprezzato e il concerto termina tra gli applausi, ancora più forti e duraturi di quelli iniziali.


a cura di
Simone Endo

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Simone Endo

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