“Signora vita” di Ahmet Altan

“Signora vita” di Ahmet Altan
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Signora Vita, edito da e/o nel 2021, è un interessante romanzo di formazione. L’autore, Ahmet Altan, è uno dei massimi scrittori turchi di oggi.

Dopo essere stato condannato all’ergastolo per reati di opinione, la sua pena è stata ridotta grazie al grande movimento di solidarietà nei suoi confronti, sia in Turchia che in Europa.

I protagonisti di signora vita

Il protagonista della storia è Fazil, un giovane studente di letteratura. Da quando la sua famiglia ha avuto dei problemi finanziari, è costretto a vivere in una stanza all’interno di un ex edificio commerciale, occupato da gente di ogni tipo.

Per guadagnare qualcosa trova un lavoro come comparsa in una trasmissione televisiva e conosce Hayat Hanim, una donna più grande di lui ma molto attraente. Tra loro nasce una relazione.

Conosce anche Sila, studentessa di letteratura, come lui proveniente da una famiglia benestante che ha perso tutto per motivi politici. 

Tra Fazil e Sila nasce un rapporto profondo, lei è la donna che ha sempre sognato, con la quale poter condividere le proprie passioni. I due sembrerebbero fatti l’uno per l’altra, ma Fazil si trova diviso fra le due donne.

Fazil vive entrambe le storie, con Hayat Hanim nulla è scontato, lei non sa niente di letteratura, non ha mai letto un libro ma conosce la vita, è molto saggia.

Mentre Sila è una donna determinata, prende atto della situazione precaria nella quale si trova e nonostante l’amore per la famiglia che la accomuna a Fazil, sa che dovrà prendere delle decisioni per la sua vita.

Fazil ama profondamente la letteratura ed è ancora molto giovane e idealista, non riesce quasi a stare con i piedi per terra, rimanendo sempre piuttosto distaccato dai problemi quotidiani.

Ma quando uno dei suoi coinquilini lo invita a collaborare nella redazione di una rivista politica che critica il governo, vedrà con i suoi occhi le atrocità di cui è capace il regime dittatoriale.

E la domanda è: perché signora vita? 

La vita lo mette davanti ad un bivio che ha due livelli, uno personale e uno più generale che riguarda tutti.

Sul piano personale Fazil si chiede perché dopo aver aspettato per tanto tempo di trovare la donna dei suoi sogni, lei arrivi proprio quando ha incontrato qualcuno che ha generato in lui un cambiamento tale da non riuscire più a riconoscere neanche sé stesso.

Fazil è costretto a chiedersi chi è diventato, a guardare dentro al dolore e al senso di colpa che prova per ricercare nuovamente la sua identità di uomo.

Le due donne che incontra sono entrambe straordinarie; conoscono profondamente loro stesse e hanno già compiuto la loro evoluzione personale. 

Hayat Hanim e Sila hanno già la consapevolezza che Fazil ricerca disperatamente, appigliandosi alla letteratura come ad un paracadute che sa aprirsi ogni volta che gli sembra di cadere nel vuoto.

Il riflesso delle persone mi aveva sempre raggiunto attraverso la luce brillante della letteratura. Per la prima volta nella mia vita vedevo gli esseri umani sotto la luce della mia mente, senza utilizzare altre lenti, e mi rendevo conto di non conoscerli affatto.

E poi c’è ciò che succede sotto i suoi occhi nella sua terra, la dittatura che toglie la possibilità di parlare, di scrivere, di essere liberi, che imprigiona sogni e speranze. In questo contesto ogni scelta diventa ancora più complicata.

Perché consiglio di leggere Signora vita

Questo romanzo apre la mente e il cuore perché ti pone davanti a interrogativi che tutti dovremmo porci più volte nella vita, per rimanere coerenti con noi stessi quando la signora vita ci mette alla prova. 

Il contesto, fortunatamente, non è lo stesso, ma questo scorcio su situazioni che ci sembrano lontane, ma che in realtà non lo sono così tanto, ci serve a non dare per scontato la libertà che abbiamo. 

La scrittura di Ahmet Altan ha la leggerezza di una piuma che ti accarezza ma allo stesso tempo, dopo averti toccato dolcemente, sa stringerti in una morsa che ti tiene fermo lì, costringendoti a riflettere. Questa modalità di scrittura è seducente, crea dipendenza.    

Il protagonista l’ho trovato così realistico, ho ascoltato la sua coscienza, il suo dialogo interiore, le sue paure, il suo amore viscerale per la letteratura. 

Le parole diventano salvifiche, la scrittura diventa vita… Signora vita, quella in cui ogni persona ha diritto ad essere libera di scegliere e di esprimersi.

a cura di
Anna Francesca Perrone

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Anna Francesca Perrone

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