“Le lettere da Capri”, antologia di ossessioni

“Le lettere da Capri”, antologia di ossessioni
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Le lettere da Capri è il romanzo vincitore Premio Strega del 1954 di Mario Soldati, autore, nonché regista, poliedrico e di innegabile talento narrativo. Nonostante i sessantanove anni che separano noi lettori dalla stesura del romanzo, la storia è quanto mai attuale.

Ossessione, passione, gelosia e tradimento: per citare Ramazzotti, “Parlare d’amore non basta mai”!

La trama

L’opera si incentra su un lungo racconto che Harry Perkins narra, con due lunghe lettere, al suo vecchio amico Mario, narratore del romanzo, nonché Soldati in persona.

Harry, infatti, è un ex diplomatico dell’UNESCO che, lasciata la noiosa e grigia Parigi, non vuole tornare neanche nella sua America e cerca spasmodicamente un modo per sbarcare il lunario per poter rimanere, finalmente, nella sua amata Italia.

Ho scelto la libertà anch’io! Ero stanco. La diplomazia non è il mio forte. Ho piantato tutto. Parigi non la sopportavo più. E’ gente che vive come se dovesse vivere per sempre. In Italia no. Quì la morte è sempre vicina, se Dio vuole! Io ho bisogno di vivere qua, di queste pietre, di questa gente, di questa luce.”

Mario, affermato regista, potrebbe essere l’occasione giusta, la gallina dalle uova d’oro con agganci nel cinema. Serve solo una storia da proporre e Harry ne ha una, maledettamente vera.

Invitato da un criptico telegramma, Mario ritirerà una misteriosa busta da un carismatico conduttore di treni. La busta conterrà lo scandaloso racconto di Harry.

Ho buttato giù tutte queste pagine in meno di tre settimane. Ho lavorato con estrema facilità dal momento che, rinunciando a costruire un soggetto vero e proprio, decisi di scrivere semplicemente tutta la realtà della mia vita”.

La narrazione di Harry si rivelerà un intreccio di passioni e di menzogne.

Inizia con il matrimonio senza amore con la giovane e dolce Jane. Due sposini modello, di buona famiglia, affermati e benestanti. Tutti buoni presupposti per una vita coniugale, ma non per un amore passionale. Passione che il giovane Harry troverà in Dora, pugliese conosciuta a Roma per i suoi giri diplomatici.

Dora è bellissima, sfrontata come la sua classe sociale richiede, esperta amante, ma anche amorevole compagna. L’uomo inizierà così una doppia vita che lo porterà in un girone infernale di bugie e intrighi, spesso sul punto di scoprire le sue carte.

Ma la sua verità non verrà mai a galla.

Sarà invece Jane a stupire il marito, e prima di lui i lettori, confessando la sua parallela storia d’amore con Aldo, anche lui ragazzo dei bassifondi, gretto e passionale, a cui scriverà altrettanto passionali missive: le lettere da Capri protagoniste del titolo del romanzo.

(Fonte Pinterest)

Proprio a causa di queste missive, la donna sarà costretta a confessare il suo amore, ignara dei tradimenti del marito.

Da questo momento in poi si intrecceranno i toni del giallo e vedremo i due amanti protagonisti di una corsa contro il tempo per recuperare questi scritti.

L’opera

Il romanzo di Soldati, lungi dal ripercorrere le linee classiche della narrativa italiana, da invece un senso di internazionalità spaziando tra Parigi, Roma, Londra e New York e, allo stesso tempo, include nella narrazione personaggi caratteristici di un’Italia carismatica e colorata.

Dora, verace pugliese, sembra sprigionare calore e luce da tutti i pori. Così anche dalla descrizione dell’amante napoletano Aldo sembra di immergersi nelle acque di Capri con lui.

Tutte le descrizioni, mai pedanti, però non sembrano avere soltanto funzione di aiuto all’immaginazione del lettore, ma sono come un inno alla vita e sembrano voler ricordare che nei dettagli si nasconde il senso della felicità.

Dora, dal primo istante in cui la vidi, la desiderai subito con quel trasalimento, con quello smarrimento, con quel timore, con quella disperazione, con quella coscienza assurda della mia indegnità che segnalavano, alla parte di me ancora capace di ragionare, una donna conforme ai miei sogni.”

L’opera è una vera e propria confessione e fotografa un resoconto spietato di un quadrato amoroso che si avviluppa in una spirale discendente di disperazione, solo a causa delle menzogne dei due sposi.

La storia suscita infatti una sensazione di fastidio per la felice e facile conclusione che avrebbe potuto avere se solo uno dei due protagonisti avesse avuto il coraggio di esporre i suoi reali sentimenti.

Ed è proprio questo l’intento di Soldati, portare chi legge a rifiutare il perbenismo inculcatoci dalla società, ad avere voglia di evadere dai sensi di colpa e dalle costrizioni. Le stesse costrizioni che cercava di onorare, senza successo, Harry, tormentato da se stesso e incapace allo stesso tempo di vivere appieno le sue passioni e il suo pentimento.

Posso soltanto confessarmi. Raccontare questa serie di avvenimenti che ricordo e ripenso senza tregua, come un peso, come una montagna sul cuore, che mi schiaccia. E raccontare è l’unico sollievo.”

a cura di
Rossana Dori

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