Le Vibrazioni – Fabrique, Milano – 8 marzo 2023
Ieri sera, 8 marzo, è passato dal Fabrique il tour delle Vibrazioni con 3 date a Roma, Milano e Torino per celebrare i vent’anni dall’uscita del primo album nel lontano 2003
Ebbene sì, ormai vent’anni ci separano dall’uscita del celebre brano “Dedicato a te”, uno dei successi maggiori della band milanese che ieri sera con emozione ha ricordato la strada percorsa sinora e gli esordi fra sale prove e videoclip girati sui Navigli a Milano.
Fra attese e pubblico
Nell’attesa della band che si è esibita verso le 22:00 circa, Geoffrey De Vai ha allietato la prima parte della serata con un pubblico tutto sommato eterogeneo e di diverse fasce di età che gremiva il Fabrique. Ieri sera per la maggioranza c’erano fan donne forse per celebrare insieme la “Giornata Internazionale dei Diritti della Donna” e anche perché, diciamocelo, il frontman Francesco Sarcina vanta sì fama musicale, ma non solo…
Iniziamo!
Finalmente dopo tanta attesa e voglia di sentire Le Vibrazioni dal palco alle nostre vene, fra una coltre di fumo blu e rosa ecco apparire tutta la band, uno ad uno: Stefano Verderi alla chitarra, Marco Castellani al basso, Alessandro Deidda alla batteria e infine Francesco Sarcina, il frontman, il più acclamato della serata!
Il throwback è forte. Iniziano eseguendo il primo brano in scaletta “Il Cantico delle Pene” dal loro album del 2003, che mostra subito fra la folla i fan più accaniti, che senza esitare iniziano subito a cantare a squarciagola. Stessa reazione si genera in seguito con il brano “Sani pensieri”. Ma il canto corale di tutto il pubblico con i brani più celebri e recenti sarebbe arrivato ben presto…
Con l’esecuzione di ben 20 canzoni fra passato e presente, Le Vibrazioni hanno regalato un tuffo di emozioni che smuoveva anche i più timidi e timide eseguendo brani più romantici come “In una notte d’estate” o “Insolita” con un’esibizione graffiante prima lenta e poi veloce, conferendo un ritmo sensuale.
Periodo Sanremo e amicizie con Vessicchio
Arrivano poi i brani più celebri esibiti anche al Festival di Sanremo come il pezzo “Tantissimo” presentato lo scorso 2022, pieno di energia e ritmo che ineluttabilmente porta un’energia boomerang dal palco al pubblico, che poi continua anche a fine scaletta con l’esecuzione del brano “Così sbagliato” portato a Sanremo 2018 (breve riflessione: nonostante le critiche al festival, la magia e fama dei pezzi si vede e rimane indelebile nelle gole di chi le canta con gioia e fervore ai concerti, ndr)
“Questo aneddoto devo proprio raccontarvelo: abbiamo conosciuto il grande Beppe Vessicchio portando il nostro primo brano a Sanremo nel 2018. Immaginatevi, in una cittadina tutta elegante quasi fosse rimasta ferma all’800, con tutte le persone vestite eleganti e con mezzi di trasporto neri e lucidi degli altri artisti nelle strade. Noi invece arrivavamo diretti dal tour, con un mezzo davvero fatiscente, e una volta arrivati dal finestrino scorgo Beppe e non appena aperto il portellone del mezzo fuoriesce una coltre di fumo (non diciamo di cosa), e dopo primi attimi di stupore, il maestro entra insieme a noi e da lì è nata questa grande amicizia!”
Francesco Sarcina
Fra assoli, non lasciamo mai nessuno “soli”
Dal frontman Francesco e tutta la band, non è mancata l’interazione con il pubblico. Fra i presenti, tanti amici e familiari: “Essendo un po’ terrone del nord, ho ovviamente portato tantissimi familiari che saluto e ringrazio!”, ha detto Sarcina.
Un’interazione che ieri sera si è espressa sia fra messaggi veicolati dalle loro canzoni, sia da potenti assoli musicali di tutti i membri della band, che hanno intonato “Bella Ciao” a colpi di basso insieme ad una intro dal sound Pink Floyd, o sane jam session da puro rock’n’rolla!
“Stasera alzo il bicchiere a tutte voi donne, auguri per la vostra giornata! Anche se non c’è solo un giorno per voi, sono tutti. Così come alzo il bicchiere a voi uomini che ogni giorno vi impegnate nel trattarle in modo equo e ad amarle, sì, come è bello amarle?”
Francesco Sarcina
Arrivano le canzoni “belle”
Al Fabrique ieri sera l’atmosfera che si respirava era famigliare. Dalla gioia dei fan nell’essere lì, alle diverse generazioni insieme che si parlavano ricordando i successi della band, tutte unite dai ricordi e tuffi al passato che ci portavano a rivedere i vari film delle nostre vite.
Che bello quando una band entra a far parte della vita delle persone, a prescindere dalle generazioni. Questo è un evidente risultato di un progetto musicale sincero e vero, come Le Vibrazioni hanno saputo creare sinora, e che con questo tour del ventennale sperano di ritrasmettere ai fan.
Chiudiamo la serata energica, con i pezzi più famosi. “Ora caro pubblico facciamo quelle canzoni belle, quelle belle belle come dice qualcuno! Come se le altre canzoni fatte sinora facessero schifo.. .eheheh!”, scherza Francesco. Ebbene sì, nonostante quasi tutti i pezzi siano stati cantati senza freni dal pubblico, il vero viaggio musico-spazio temporale creato dall’esecuzione della triade “Dedicato a te”, “Raggio di Sole”, “Vieni da me” non ha avuto eguali, alzando le pressioni arteriose di tutte e tutti aumentando vertiginosamente la temperatura e portando la primavera dentro di noi.
Un bellissimo concerto, una riunione fra amici e di una band storica italiana che sa davvero ancora regalare tanto ed emozionare.
Che dire. A noi, Le Vibrazioni piacciono tanto! (soprattutto noi donne… ndr)
Ecco la setlist di ieri sera al Fabrique:
- Il Cantico delle pene
- Sani pensieri
- In una notte d’estate
- Tantissimo
- Insolita
- Assolo di ‘ste’ Stefano alla chitarra
- Angelica
- Assolo di ‘garro’ Marco Castellani – basso
- Portami via
- Pensami così
- Cambia
- Ovunque andrò
- Dov’è
- Ridere ancora
- Raggio di Sole
- Dedicato a Te
Encore - Assolo di ‘Deidda’ Alessandro Deidda – batteria
- Così sbagliato
- Vieni da me
- Su un altro pianeta
a cura di
Francesca Bandieri
foto di
Mirko Fava
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