Alessandro Cattelan – Teatro Augusteo, Napoli – 7 dicembre 2022

Alessandro Cattelan dopo gli anni passati tra radio e tv si fa spazio per la prima volta in teatro con lo spettacolo “Salutava Sempre”
Per la prima volta, come solo lui sa fare, Alessandro Cattelan calca i palchi teatrali d’Italia con il suo spettacolo “Salutava Sempre“, prodotto da Live Nation.
L’opening
Come ogni buon funerale, ad alcuni amici del caro estinto tocca dire due parole in sua memoria. Sul palco prima di Alessandro Cattelan questo ruolo viene ricoperto da Salvo Di Paola, Yoko Yamada e Stefano Rapone, rivelazioni della stand up comedy. Se Di Paola ha qualche consiglio per la città di Napoli – “Potreste attaccare qualche foto di Maradona, è un calciatore, se non lo conoscete googleatelo”, per Yamada è “Uno dei conduttori più amati, il mio showman preferito… ma non siamo qua per parlare di Amadeus, bensì di Alessandro Cattelan»”. Rapone, invece, col suo solito stile anticlimatico e surreale imposta perfettamente il clima spettrale in cui celebrare il funerale di Alessandro.
Un funerale da ricordare
Alessandro Cattelan gioca con i media da vent’anni, da MTV a X Factor, da #EPCC (e la sua “nuova” versione in Rai “Stasera C’è Cattelan”) allo Eurovision, e adesso, esordisce a teatro. Salutava Sempre è uno spettacolo insolito: il pubblico è parte del funerale dello stesso Cattelan, un’occasione in cui tra musica, aneddoti, pensieri si guarda al mondo e alla propria vita diversamente, almeno per una sera.

Il palco, e tutto il teatro, si trasforma in una sorta di chiesa, come ad un vero e proprio funerale. Lo spirito di Alessandro, dopo l’opening dei vari stand-up comedian, appare tra le poltroncine dell’Augusteo sulle note di “Salutava Sempre“, suo ultimo singolo scritto proprio per lo spettacolo. Durante la serata la musica torna con il brano con Ghali, già eseguito a #EPCC, accompagnato dal mega ologramma del rapper e soprattutto “Broccoletti”, che Alessandro definisce “la mia Albachiara”. Altro momento iconico è il duetto virtuale con Francesca Michielin e gli Street Clerks (non presenti sul palco, ma via video) in cui si abbattono gli stereotipi attraverso hit musicali famosissime.
Oltre la parte musicale, Alessandro scherza sulla morte e gioca con il pubblico, come in un suo programma televisivo, e a tratti sembra quasi di essere veramente sul divano di casa. Un’ora e mezza in cui ci si autoanalizza e si ride (moltissimo). Una sfida superata a pieni voti per quello che sembra essere senza dubbio lo showman della generazione dei Millennial.
a cura di
Loredana Desiato