A Christmas Carol Musical – Gran Teatro Morato – Brescia – 08 dicembre 2022

A Christmas Carol Musical – Gran Teatro Morato – Brescia – 08 dicembre 2022
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Prende finalmente il via il tour 2022 del musical A Christmas Carol!  La tournée è stata posticipata più volte, ma ora sembra procedere con un ritmo costante

Il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, ho avuto occasione di assistere alla tappa di Brescia al Gran Teatro Morato e devo dire che ho passato una bellissima pre-sera.

La storia di “A christmas Carol” non ha bisogno di presentazioni perché “Canto di Natale” di Chrarles Dickens è ormai la fiaba natalizia più celebe al mondo. Tutti conoscono la storia dell’avarastro Scrooge, dei tre spirti del Natale e della morale finale che porta la favola.

Quindi non racconterò nulla di tutto ciò. Se però pensate che la storia si stantia e desueta per la società contemporanea, vi sbagliate di grosso: la morale di fondo è sempre verde e anzi, nel mondo di oggi, egoista e insensibile, il suo monito è più vivo che mai!  

Lo spettacolo è sviluppato dalla Compagnia Bit nel 2017 ed ha avuto una tournée sold out nel 2018. Si tratta di un musical in house, completamente originale, con testi scritti in italiano (Melina Pellicano – autrice e regista; Stefano Lori e Marco Caselle alle musiche).

Incanto puro

A livello scenografico il musical è davvero ben fatto, con fondali che richiamano una cittadina alle porte di Londra con edifici in puro stile architettonico british. I colori dei muri e delle location è grigio, tetro, cupo e l’unico tocco di colore è affidato ai costumi degli attori che si muovono sul palco.

I cambi di scena vengono effettuati attraverso un apparato scenotecnico complesso: piattaforma girevole, parti mobili multi location (scala con ruote) e corde che aprono parti degli edifici (la bottega di Scrooge).

La scenografia è supportata dall’apparato illuminotecnico che è davvero spettacolare. Ci sono giochi di luci molto belli, con colori caldi ed effetti (stupendo ed inquietante quello per il terzo spirto).

Ai costumi viene affidato il compito di dare un tocco di colore all’austera atmosfera natalizia della favola. Non hanno colori accesi, sgargianti e appariscenti. Sono in clima invernale, con stile british dell’epoca vittoriale. Quindi troviamo le persone ben vestite, ma con vesti “classiche”. Sicuramente, staccano dal grigio-marrone, degli edifici.

Anche per i costumi, vengono utilizzati vari effetti per incrementare l’aura mistica degli spiriti. Quindi troviamo costumi particolari (come quello dello spirito del natale presente che indossa una calzamaglia bianca con maniche chiuse) e l’utilizzo di vernice Glow in the dark per lo spirito del Natale futuro. Davvero meraviglio e allo stesso tempo inquietante.

Che dire, dell’effetto finale con tanto di neve finta venir giù che ha fatto sobbalzare di incredulità i piccoli spettatori.

Per quanto riguarda l’apparato attoriale, il musical non presenta nessun nome di grido, nel ruolo di Scrooge o in altri ruoli. Tuttavia ciò non è un male in quanto, alla fine, è una sorta di storia corale. L’avarastro è il protagonista assoluto, ma ci sono meravigliosi personaggi secondari che, per certi versi, rubano la scena al personaggio principale. Quindi, per la parte del cast non citerò nessun nome. Sono stati tutti bravi e i bambini sono stati davvero bravi nelle loro parti. Sono il cuore pulsante della storia e il loro coinvolgimento è stato un toccasana. Hanno portato quella genuinità che la storia richiede.

A livello di messinscena è davvero ben strutturato. Spettacolo coinvolgente e ricco sotto ogni aspetto.

I bambini rimarranno incantanti dalla fiaba, dalla magia della storia e dai buoni sentimenti, ma il bello di Canto di Natale è questo: ogni persona di età differente può riflettere in maniera diversa sulle diverse sfaccettature della morale finale.

Musical riuscito?

L’unico neo che mi sento di esporre è relativo alle canzoni. Un musical vive ed è animato da canzoni. Sono esse che portano avanti la narrazione e sono coloro che rimangono più impresse nella memoria.

Se dal punto di vista della scenografia e della messinscena si è toccata l’eccellenza, dal punto di vista musicale, lo show è un po’ debole.

Non mi sono rimaste impresse le canzoni che sono state dimenticate subito dopo l’uscita dal teatro. Per me quindi è un difetto sostanzioso poiché i musical hanno bisogno di brani di sostanza per entrare nella memoria e perdurare.

Tuttavia, nel complesso, A Christmas Carol il musical mi è piaciuto molto. Vederlo il giorno dell’Immacolata ha accresciuto l’aura mistica natalizia e ha impressionato per spettacolarità e genuinità.

Una storia sempre verde adatta a tutti che merita di essere vista a teatro e questo adattamento musicale è utile ai fini divulgativi in quanto spettacolare, appagante ed perfetto per questi mesi invernali pre e post Natale.

In particolare, l’aspetto musicale è utile per incentivare la prole, anche di giovane età, per farli approcciare per la prima volta ad un’opera che sembra una fiaba leggera, ma che in realtà presenta importanti riflessioni sulla vita.

Quindi, andate a vedere A Christmas Carol Musical con la famiglia, con i nipotini, con bambini. Non si è mai troppo giovani per la storia di Dickens e fare una carica totale dello spirito natalizio!

a cura di
Daniele Marazzani

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