“Storia di due anime”. Alex Landragin come Nolan?

“Storia di due anime”. Alex Landragin come Nolan?
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Alex Landragin è lo scrittore che con il suo Storia di due anime, uscito per Edizioni Nord nel 2019 e rieditato da TEA quest’anno, ha decisamente alzato l’asticella dell’immaginazione per chi si accinge al mondo della letteratura.

Nato in Francia ma stabilitosi in Australia fin da bambino, figlio di ricchi produttori di champagne vira completamente il destino famigliare per studiare scrittura creativa. Inizierà la sua carriera scrivendo guide turistiche e poi diventando copywriter. Girerà molti angoli del globo prima di diventare uno scrittore di fama internazionale, quale era destinato ad essere con una mente così.

Storia di due anime è il suo primo romanzo (da non crederci) e, solo in Italia, ha venduto più di cinquantamila copie!

La trama

Un uomo e una donna si incontrano casualmente nel cimitero di Monparnasse, a Parigi, davanti alla tomba del celebre scrittore Charles Baudelaire. Prima dell’incontro fatidico, la giovane donna ha vissuto cento anni, troppe vite e porta il peso di mille ricordi. Prima di innamorarsi perdutamente, il giovane uomo ha vissuto cento anni, troppe vite, e non ricorda assolutamente nulla.

Questa è la storia di un potere antico che si tramanda da generazioni: quello di riuscire a far trasmigrare le anime da un corpo all’altro, ma a carissimo prezzo. Una giovane donna, per ritrovare il suo amore ferito e perduto nel mondo, passerà da un corpo ad un altro, da una vita all’altra.

Ma non è una storia romantica. Questa è anche il racconto di un’isola e di un popolo antico che viene invaso e stuprato dalle flotte francesi e attende da quasi un secolo l’arrivo dell’unica donna capace di salvarlo.

Ma non è un romanzo storico. Questa è la storia di un manoscritto, opera inedita del famoso Charles Baudelaire. Un’antica congregazione di fanatici dello scrittore è pronta ad uccidere per averlo. E questo non è un eufemismo. Si avvicendano strane morti a Parigi. I cadaveri vengono ritrovati senza occhi, che sono lo specchio dell’anima.

Ma non è un noir. Questa è la storia di un giovane uomo, tedesco, ebreo ed emigrato in Francia prima della Seconda Grande Guerra. Ma ora le truppe tedesche sono arrivate anche alle porte di Parigi. La città si sta svuotando, i treni partono carichi ogni notte, la gente prova a salvarsi dalla furia delle deportazioni lasciando dietro di se quartieri vuoti e spettrali di una Parigi sempre più oscura.

Il nostro protagonista deve restare. Sente che quello strano incontro al cimitero non è stata una casualità.  Cos’è quella sensazione di fiducia cieca, irrazionale e illogica per i racconti di quella misteriosa donna? Cosa sono tutte quelle strane coincidenze? Perché finalmente sono spariti gli incubi che lo perseguitavano da anni?

Ma non è un romanzo di guerra. Storia di due anime è tutti questi generi e molto di più.

L’opera

Risulta difficilissimo per un recensore parlare di Storia di due anime e allo stesso tempo schivare il pericolo dello spoiler. È difficile infatti introdurre la storia dei due protagonisti senza rivelare la magia che li accompagna da cento anni. O il colpevole che si cela dietro il manoscritto perduto.

La stampa e la critica in generale ha paragonato lo stile e la fantasia di Alex Landragin a Scarlett Thomas, Susanna Clarke, Neil Gaiman e Stuart Turton. Addirittura l’architettura della storia e del rompicapo ideato alla base hanno suggerito il grande nome di Nolan!

A mio avviso, nell’animo di Landragin c’è anche una sfumatura del compianto maestro C. R. Zafòn.

Sicuramente la cosa che più diverte il lettore e che spinge la curiosità è l’spediente di aver creato un libro/gioco. Questo infatti può essere letto in due modi: nell’ordine della stesura delle pagine così come rilegate, oppure nella strana sequenza lasciata scritta nella prima pagina da una misteriosa baronessa. Il primo modo darà al lettore tre racconti disgiunti ma comunque molto appassionanti. La sequenza della baronessa, invece, porterà alla luce la storia segreta dei due amanti.

Non è un espediente nuovo, quello del “libro nel libro”, ma ogni volta affascina il lettore di fantasy, di noir, o semplicemente avventuroso.

L’unica pecca di Storia di due anime, probabilmente, è la sua brevità. I personaggi, le epoche che vengono attraversate, sono così affascinanti che meritavano ancor più spazio e profondità. Ogni volta, in poche pagine, il lettore viene invaso di ricordi, incontri e nuovi personaggi. Probabilmente sarebbe servita una trilogia! Ma avremmo perso l’espediente del gioco, quindi tutto sommato perdoniamo Landragin.

Certo è che questo romanzo tiene incollati alle pagine. Non è forse questo il traguardo più grande per uno scrittore?

a cura di
Rossana Dori

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Rossana Dori

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