Amyl and The Sniffers – Acieloaperto – 16 giugno 2022
La band australiana Amyl and The Sniffers arriva alla Rocca Malatestiana di Cesena per il festival Acieloaperto
Gli Amyl and the Sniffers fanno una cosa semplice molto bene ed è sufficiente sentire una volta il loro punk da combattimento per non dimenticarli più.
Negli ultimi anni questo genere sta vivendo un nuovo rinascimento. Basti pensare a Sleaford Mods, con i quali tra l’altro ha collaborato proprio Amy Taylor, i Fontaines D.C. o gli IDLES, solo per citarne alcuni.
Gli Amyl and The Sniffers però non c’entrano niente con loro. E nemmeno con Sex Pistols, Ramones e Clash, come invece spesso si legge in giro. Non è il caso di scomodare i grandi classici per definirli. Il loro suono indubbiamente recupera elementi del passato – pescando a piene mani da punk, garage e hardcore – ma dopo una bella mescolata è servito in un bicchiere colorato che svecchia il genere.
Di punk hanno però l’atteggiamento, quello sì. Prima del concerto escono, birra in mano, a fare qualche foto con il pubblico, ascoltano le band spalla, passeggiano sulle mura della Rocca Malatestiana. Sembrano divertiti ed eccitati anche loro, come le persone che sono venute fino a Cesena per ascoltarli.
Alle dieci in punto salgono sul palco. Amy è vestita con pantaloncini e bikini top gialli, scalcia e tira pugni all’aria come un pugile sul ring. Si parte subito con i riff muscolosi di Gacked on Anger, Got You e Choices.
In alcune interviste la frontwoman degli Amyl and The Sniffers ha spiegato che nel suo background musicale c’è il rap, il che spiega lo stile così serrato, che assomiglia più a un assalto frontale che a un cantato.
Amy sul palco è feroce: mostra i muscoli, assume pose da wrestler, sale sulle casse, fa roteare il microfono come un lazo e ringhia al microfono. La sua energia esplosiva è il motivo che rende, indubbiamente, gli Amyl and The Sniffers così speciali.
La loro reputazione li precede e l’entusiasmo per la band, da parte del pubblico, è palpabile. I mullet ci sono, mai visti così tanti tutti insieme, i suoni violenti e veloci anche. La band suona una selezione di brani dal loro ultimo album, Comfort to Me, e alcuni più vecchi.
Il loro punk con chitarre ruvide e rabbiose ha fatto girare la testa a parecchi e ha confermato le sensazioni con l’ultimo lavoro.
Quando arriva il momento di Security, Amy si rivolge a uno degli addetti alla sicurezza che controlla le prime file e gli urla: “I’m not looking for trouble, I’m looking for love“. Non cerco guai, cerco amore, una strofa della loro canzone. E questa sera di amore da parte del pubblico ne sta ricevendo parecchio.
La platea urla, balla, poga, fa crowdsurfing. Amy, per risposta, si avvicina alla folla, salta sulle casse e, imperterrita, continua a ballare freneticamente. Il loro è uno dei concerti più eccitanti che si possano vedere in questo momento. Amano esibirsi dal vivo e si vede.
Quello degli Amyl and The Sniffers è un vero live punk che si nutre della passione del pubblico. E, in perfetto stile punk, dopo un’ora tiratissima, semplicemente, lasciano il palco. Non c’è bisogno di bis con una performance del genere.
E va bene così. Tornate presto però, non vediamo l’ora di rifarlo di nuovo.
a cura di
Daniela Fabbri
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