Venerus – Mi Ami Festival, Milano – 27 maggio 2022
Lo sciamano della Neo-Psichedelia italiana incanta il Palco del Mi Ami Festival 2022
Se si guarda all’omologazione e allo svuotamento culturale che ormai impera nel panorama musicale nostrano e non solo, l’eclettismo e la creatività appaiono delle qualità divenute ormai rare come un’oasi nel deserto. Tuttavia, la rarità di questi piccoli e sparuti fenomeni non fa altro che rendere il loro valore ancora più prezioso. Uno dei più fervidi sostenitori di questa voglia di gettare cuore ed anima oltre l’ostacolo dell’attuale mainstream musicale è sicuramente Venerus.
Dopo tre anni le luci tornano a risplendere
Dopo averci deliziati con Magica Musica (2021), il suo disco d’esordio, una vera e propria rapsodia Pop impreziosita da forti venature Soul, Urban e Fusion e un tour con il quale ha presentato in live la sua prima fatica durante tutta l’estate dell’anno scorso, il cantautore milanese ha deciso di tornare sui palchi di mezza Italia con l’Estasi degli Angeli Tour ’22.
Il luogo scelto da Venerus per aprire le danze del suo secondo tour in due anni è stata Milano, la sua città. Giocando in casa, il cantautore ha deciso di fare le cose in grande con un’esibizione da headliner durante la prima serata del Mi Ami, uno dei più importanti festival di musica indipendente attivi nel nostro Paese, che, proprio lo scorso 27 maggio ha riacceso i riflettori dopo i tre lunghi anni di pandemia. Un live di livello internazionale, con il quale il cantante e producer, accompagnato da una band di tutto rispetto, intende elevarsi al pantheon dei migliori artisti live attivi in Italia.
Milano… Tu Mi Ami?
La Magica Orchestra di Venerus sale sul palco del Mi Ami un quarto d’ora prima della mezzanotte, fluttuando in un mare di luci soffuse e fumi densi. Vestito come uno sciamano cosmico il polistrumentista si siede dietro al suo pianoforte bianco immacolato e guida la sua band prima in una latineggiante jam introduttiva che strizza l’occhio alle atmosfere di Oye Como Va dei Santana, poi in un’infuocata versione di Forse Ancora Dorme, traccia che chiude il suo secondo EP Love Anthem (2019).
Venerus gioca con le proprie canzoni, le smonta e le riassembla a piacimento esplorando, grazie al contributo di una band di tutto rispetto, gli esotici abissi nei quali soggiorna la sua musica
Canzone Per Un Amico, Fuori, Fuori, Fuori… e Sei Acqua: le canzoni scivolano l’una sull’altra come un’unica corrente continua. Nessuno stacco improvviso, nessuna pausa ma il lento fluire di note che scaturisce dagli amplificatori del palco del Mi Ami come il placido scorrere di un fiume che, goccia dopo goccia, riesce a trovare la propria strada verso il mare. Venerus gioca con le proprie canzoni, le smonta e le riassembla a piacimento, intervallandole a lunghe jam durante le quali esplora gli esotici abissi nei quali soggiorna la sua musica.
Ego te baptizo in nomine Venerus
Il flusso di note e colori portate in scena dallo stregone della nuova psichedelia “Made in Italy” continua indisturbato fino a Love Anthem No. 1. Poco prima della fine del pezzo le luci del palco si spengono, la musica si interrompe: un solo fascio di luce illumina Venerus che, come un San Francesco alle prese con la sua Conversione, si spoglia dei suoi panni di sciamano rimanendo letteralmente in mutande. Un ritorno alla purezza e all’innocenza battezzata con il giro di piano attorno a cui ruota Non Ti Conosco, il suo primo, struggente singolo datato 2018.
Il viaggio offerto dal cantautore milanese giunge al suo degno finale con l’accoppiata Altrove ed Ogni Pensiero Vola. Entrambi i pezzi sono introdotti e conclusi da lunghe improvvisazioni durante le quali spicca in tutto il suo splendore il talento di Danny Bronzini, chitarrista dell’orchestra di Venerus e turnista live della band che ha accompagnato Mace durante il tour promozionale di OBE.
La musica finisce e le luci si spengono accompagnate da un travolgente applauso di un pubblico che, per un’ora e mezza della propria vita, ha assistito ad un’esibizione che, almeno in Italia, ha ben pochi rivali per quanto riguarda coinvolgimento ed intensità. Lunga vita alla Magica Musica. Lunga vita a Venerus.
a cura di
Luca Barenghi
L’immagine in apertura è tratta di dal concerto in occasione del festival Acieloaperto del 7 agosto 2021 a cura di Alessandro Di Domizio
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