Mace – Fabrique, Milano – 25 maggio 2022

Mace – Fabrique, Milano – 25 maggio 2022
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Esistono esperienze che è difficile e limitante descrivere a parole. Mace al Fabrique di Milano, per esempio

Esistono esperienze che è difficile e limitante descrivere a parole. Concerti talmente memorabili che, per cercare di tenerli impressi il più possibile, li ripercorri avanti e indietro con la tua mente durante il tragitto verso casa in assoluto silenzio. Questa è la reazione che sicuramente in molti avranno avuto dopo aver assistito lo scorso 25 maggio al concerto di Mace al Fabrique di Milano, settima data del tour promozionale di OBE, il suo primo album in studio (uno dei migliori dischi italiani usciti nel 2021), e che vedrà il DJ e producer calcare i palchi di mezza Italia fino al prossimo settembre.

È sempre bello giocare in casa

Per uno dei concerti più importanti di tutto il tour (Mace è nato proprio a Milano 40 primavere fa), andato sold-out da più di due mesi, l’ex membro dei ReSet! ha deciso di fare le cose in grande. Oltre alla straordinaria band di supporto, composta da pezzi da novanta come Fabio Rondanini (batteria) ed Enrico Gabrielli (sax e tastiere) dei Calibro 35, sul palco del Fabrique è salito un numero di ospiti che più che per il concerto di un singolo artista, sarebbe degno di un vero e proprio festival musicale: da Venerus a Joan Thiele, passando per Rkomi ed Ernia, fino a Gemitaiz e Noyz Narcos.

Persino Salmo ha deciso di rendere omaggio al talento indiscusso del producer milanese cantando assieme a lui La Canzone Nostra, che ha concluso la serata tra l’ovazione di un pubblico a dir poco in estasi. 

L’unico grande assente di cui si è sentita davvero tanto la mancanza durante questa magica serata è stato Blanco, l’altro artista che, proprio assieme al rapper sardo, ha prestato la sua voce per La Canzone Nostra. Come Mace anche lui è attualmente impegnato in un fittissimo tour completamente sold-out a supporto del suo album d’esordio Blu Celeste. Va bene i milioni di ascolti su Spotify, va bene la vittoria al Festival di Sanremo, va bene l’aver rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest 2022 andato in scena a Torino, ma il dono dell’ubiquità il ragazzo ancora non ce l’ha. Assenza ampiamente giustificata.

La libertà di fare quello che ti pare

Featuring di altissimo livello a parte, il vero asso nella manica che ha permesso ad un lavoro come OBE di essere un disco capace di dare nuova linfa vitale alla scena urban italiana è stata la capacità del suo creatore di abbattere le barriere che proprio il genere Hip Hop aveva innalzato nel corso degli anni. Dopo quasi vent’anni passati a girare il mondo, Mace ha infatti acquisito una consapevolezza artistica talmente avanzata da riuscire ad ibridare sonorità a volte sideralmente distanti l’una dall’altra, ottenendo dei risultati davvero difficili da racchiudere in quel limitante sistema di compartimenti stagni chiamati “generi musicali”. 

Un’indipendenza da cliché ed etichette che il DJ ha voluto raccontare alle più di 3000 persone stipate nel parterre del Fabrique in un momento di pausa tra una canzone e l’altra:

Quando stavo lavorando ad OBE non dormivo la notte, perché avevo paura che nessuno avrebbe mai capito la mia musica. Stavo cercando di fare le cose in modo del tutto diverso da come si erano sempre fatte, e non era così scontato che la gente lo comprendesse. Ora so che le canzoni bisogna sempre farle a modo proprio, perché quando succede, si percepisce.

… E di andare oltre i tuoi limiti

Non stupisce quindi che Oltre, il suo nuovo album, sia, dopo lo strepitoso successo di vendite di OBE, un apparente suicidio commerciale. Un disco completamente strumentale dove Mace ha deciso di compiere un viaggio sonoro interiore con l’obbiettivo di mettere al centro suggestioni ed esplorazioni al limite della psichedelia che solo la musica nuda e cruda, senza voci, è in grado di fare. Anche in questo caso la realtà è tuttavia ben diversa dalle mere speculazioni. Oltre ai brani del suo album d’esordio, il DJ ha anche inserito nella setlist alcune anticipazioni dei pezzi presenti proprio nel suo secondo lavoro. Un vero e proprio pot-pourri perfettamente bilanciato tra Ambient, Goa, Trance e Deep House.

Ed è stato in questi momenti, quando le parole hanno ceduto il passo all’ipnotismo di armonia e melodia, che l’hype del pubblico ha toccato l’apice, in un delirio di sudore, urla di gioia, gente che balla e mani verso il cielo. 

Chi avrà la fortuna di assistere quest’estate ad un’esibizione di questo eclettico e visionario musicista si ritroverà immerso per due ore della propria in un caldo liquido amniotico fatto di suoni e immagini capaci di portarlo lontano da problemi e frustrazioni. Perché finché uomini e donne come Mace imbracceranno strumenti o saliranno in consolle, la musica continuerà a creare in tutti noi quella meravigliosa Out of Body Experience che solo lei può dare.

Setlist

  1. Colpa Tua (con Venerus)
  2. Top Boy
  3. Ragazzi Nella Nebbia (con Irama)
  4. Dio Non È Sordo (con Izi & Jack The Smoker)
  5. Dal Tramonto All’Alba (con Gemitaiz e Venerus)
  6. Candyman (con Gemitaiz)
  7. Chic (con Izi)
  8. 10 Ragazze (con Rkomi & Ernia)
  9. Senza Fiato (con Joan Thiele & Venerus)
  10. Acqua (con Rkomi)
  11. Buonanotte (con Noyz Narcos)
  12. Ayahuasca (con Colapesce)
  13. Interludio/Mini DJ set
  14. Hallucination
  15. Interludio/Mini DJ set
  16. Sirena (con Ernia e DARRN)
  17. Non Vivo Più Sulla Terra (con Rkomi & Venerus)
    • Encore:
  18. La Canzone Nostra (con Salmo)

a cura di
Luca Barenghi

Fonte foto di copertina: https://www.facebook.com/macemusicpage
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