Il tailleur…ad oggi
Un piccolo excursus sul must-have di ogni donna
Chi di noi non si è mai affidato all’elegante e formale tailleur per un evento importante quale un colloquio di lavoro, il battesimo della nipote o una cena aziendale?
Il tailleur è un completo composto solitamente da due pezzi di vestiario, giacca o jaquette e pantalone/tubino ricavati dallo stesso tipo di stoffa (esiste anche lo “staccato”!). Il tutto viene di solito completato da una camicia con scollatura variabile e scarpina elegante come le dècolletèe.
Ma quello che non tutti sanno è che il tailleur è inventato per la prima volta nel 1885. Lo stilista inglese John Redfern lo inventò per la principessa del Galles. Indossato la mattina è un capo che urla indipendenza femminile in quanto è adattato al tipico completo maschile.
Fu però Coco Chanel che lo fece diventare famoso con la caratteristica giacca senza colletto e l’uso del tweed, un materiale in seta e lana dai toni pastello o accesi.
Tra gli anni ‘50 e ‘60 il tailleur era indossato da una borghesia chic, indipendente e moderna. Usato soprattutto dalle americane per mantenere una certa eleganza e comodità. Jackie Kennedy, Audrey Hepburn e Romy Schneider sono solo alcune delle dive che adorarono questo famosissimo completo.
Ad oggi moltissimi stilisti l’hanno riproposto e molte modifiche sono state fatte.
Fin dalle sue prime collezioni Giorgio Armani propone il “Power Dressing” di cui il tailleur è fondamentale. È proprio lo stilista italiano che propone un concetto di donna moderna, attiva e lavoratrice. Una donna che è sempre più simile all’uomo. Attraverso il tailleur la donna va a lavoro ma porta anche il cane a passeggio, va a prendere i figli a scuola e conclude la giornata con una cena tra amiche.
Yves Saint Laurent mostrò la sua personale idea di tailleur ricreano uno stile androgino. Il suo tailleur infatti, è l’adattamento di un gessato maschile alle forme femminili.
Moschino, recentissimamente, con tutta la sua giocosità e allegria, ha riproposto il completo con gonna alla NY Fashion Week con tanti, tantissimi colori pastello e un’ondata smielata e zuccherosa di divertimento e ritorno all’infanzia.
Molto spesso si è visto, da parte degli stilisti, il tentativo di adattare il guardaroba maschile a quello femminile in una richiesta di parificazione dei sessi. Come vedete, la moda non è esente dalle battaglie politico-sociali delle società.
…ad oggi
Negli ultimi anni il tailleur, soprattutto tra le nuove generazioni, ha cambiato un po’ i connotati. Il tailleur è contraddistinto da giacca e pantaloni oversize o a palazzo. Esso è diventato un capo che, a seconda della maglietta o delle scarpe indossate può essere anche casual.
Spessissimo vediamo il completo con una maglietta a girocollo di cotone o un top abbinando il tutto con un bel paio sneakers o stivaletti.
Sensuale ma anche comfortable è la recente moda dell’accostare sotto la giacca solo il reggiseno o una fascia elastica. Uniteci poi un set di collane, orecchini extra e il gioco è fatto!
Nonostante le mode vanno e vengono il tailleur però resta. Anche tra le nuove generazioni è risaputo come esso sia versatile e must-have.
Ricordiamoci però che, sì, il tailleur è simbolo d’indipendenza femminile, di come anche la donna abbia preso il proprio posto nelle aziende ma che la sua indipendenza e forza stia anche in come porta i suoi vestiti, non quali.
a cura di
Sara Sattin
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