Bike-In: gli eventi live ripartono dalla bici

Bike-In: gli eventi live ripartono dalla bici
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Dal drive-in al Bike-in la pedalata è breve

Musica e spettacoli dal vivo possono tornare, ma con alcuni, importanti paletti. I principali sono il rispetto della distanza sociale di sicurezza (1 metro) e pubblico composto da mille persone massimo.

La situazione rimane complessa, concerti spalla-a-spalla sono ricordi di qualche mese fa e tali, per il momento, rimarranno.

Parlare sempre in negativo fa male. Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno, dobbiamo capire che dalle difficoltà possono nascere nuove idee, nuove soluzioni, nuove idee di rilancio.

Così è accaduto per il Bike-In, un progetto che unisce la voglia di tornare a godersi spettacoli artistici dal vivo e prospettive green.

E quindi uscimmo a riveder le stelle

L’idea parte da una proposta che ha fatto storcere il naso a molti: il ritorno del drive-in. Tutti in macchina, ok le distanze di sicurezza, ma:

  • È bello e ha quel gusto squisitamente retrò, che oggi va di moda. Perfetto per vedere un film, non uno spettacolo teatrale o un concerto;
  • Trovare luoghi adatti per l’organizzazione di eventi drive-in non è facilissimo;
  • A luglio / agosto l’abitacolo dell’autovettura è l’ultimo posto in cui vorrei essere.

Qualche tentativo è stato già fatto all’estero, ma incognite e dubbi rimangono. Il drive-in tuttavia ha – è il caso di dirlo – messo in moto la mente di Fulvio De Rosa, Head Manager di Fresh Agency, Live Club, e Shining Production: perché non pensare a un “drive-in eco”?

Arrivare sul posto in bicicletta, avere il proprio spazio ben distanziato dagli altri partecipanti, godersi la serata all’aria fresca, magari di un parco o di zone verdi perfette per il contesto.

Bike-In è un’idea semplice, fattibile, facilmente proponibile a enti, istituzioni e associazioni. Insomma, a chiunque voglia organizzare eventi live.

Un progetto nato, cresciuto e sviluppato in 48 ore, una corsa folle che ha portato una ventata d’entusiasmo a tutti coloro cui è stato presentato e proposto. A tal proposito, alcuni Comuni (Mantova, ad esempio) hanno già aderito all’iniziativa.

Dalle difficoltà nascono le opportunità

Il Covid-19 ha dato una bella botta al settore dello spettacolo. La maggior parte dei grandi eventi sono stati spostati al 2021. Ma un progetto come Bike-in ha le carte in regola per cominciare poco a poco a riprendersi i propri spazi, pur senza abbassare la guardia, dando e rispettando la sicurezza di tutti.

Poter essere in un luogo aperto, con persone accanto a te – non troppo vicine – per assistere, vivere un evento, significa tornare a respirare, assaporare un senso di aggregazione che manca da tanti mesi. In più abbraccia una componente green, tra utilizzo della bici ed ecosostenibilità, che è un plus non da poco.

Lo staff del progetto Bike-in in riunione smart-working
Una pedalata ci salverà

Certamente non sarà come prima, ma considerando il periodo che stiamo vivendo e la grande attenzione che dobbiamo mantenere, è un gran passo avanti. Un’opportunità non così scontata.

È strano pensare non poter spintonare allegramente il proprio vicino, o dover essere lontani qualche metro dal vicino di poltrona bicicletta, ma è altrettanto vero che il senso di unità in determinati contesti viene fuori a prescindere dalla distanza dei soggetti.

È un’opportunità anche per gli artisti – nel campo della musica, del teatro e di chiunque abbia per palco il proprio habitat – che non vedono l’ora di tornare a esibirsi. Sarà una situazione diversa, particolare, ma è un punto di (ri)partenza. Concreto e fattibile.

Da qualche parte si deve ricominciare.

Dubbi e soluzioni

L’ultimo decreto legge in vigore da maggio ha dato sì la possibilità di proporre eventi dal vivo, ma ha anche vietato la somministrazione di cibo o bevande in tali contesti. Il motivo? Evitare code e assembramenti possibili ai chioschi.

La soluzione pensata dagli organizzatori del Bike-in è semplice: arrivi all’evento, raggiungi la tua postazione, tramite la stessa app con cui hai comprato il biglietto ordini quello che vuoi e un addetto te lo porta. Semplice, funzionale, simile in tutto e per tutto al servizio a domicilio dei ristoranti e pub.

È un modo diverso di concepire la somministrazione, anche questo semplice ma funzionale.

Incrociamo le dita

La voglia di tornare su un palco per recitare, cantare, divulgare è tanta. Artisti come Max Gazzé si sono detti propensi a spettacoli a capienza ridotta, pur di suonare, pur di tornare a lavorare con il proprio staff (perché, ricordiamo, il mondo dello spettacolo è anche quello dietro il palcoscenico). Il Bike-in sembra un’iniziativa lodevole e un progetto assolutamente fattibile.

Tornare a divertirsi insieme, in sicurezza, è possibile e necessario.

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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