Gazzelle – Unipol Arena, Bologna – 24 marzo 2024
Si è svolta ieri sera la data bolognese mandata sold out da Gazzelle. Dopo la partecipazione a Sanremo l’artista romano continua a raccogliere i semi del successo.
Innanzitutto dobbiamo esprimere il nostro rammarico per non essere stati a conoscenza dell’apertura di Giuse The Lizia al concerto di Gazzelle, astro nascente molto interessante di cui sentirete parlare molto nei prossimi mesi. A parte questo “sfogo” ieri si è svolta la data bolognese andata sold out per il cantautore romano Gazzelle.
La partecipazione a Sanremo 2024 ha sicuramente aiutato a rinvigorire l’apprezzamento attorno a questo artista, ma d’altronde l’anno scorso in estate aveva già portato a casa una data evento all’Olimpico di Roma.
Piccola parentesi sull’indie italiano
Quanti dopo l’ondata del cosiddetto indie lo avrebbero dato per morto dopo pochi anni considerandolo un fuoco di paglia? Diversi artisti invece stanno andando alla riscossa, partecipando a Sanremo, ottenendo ascolti su ascolti e riempiendo luoghi inimmaginabili un tempo. Non tutti sono emersi, giustamente, ma alcuni dei talenti più validi hanno raccolto ciò che hanno seminato nel tempo con tanta gavetta.
Passando al concerto
Sì perché il concerto di Gazzelle di ieri ha rappresentato una conferma di come questo artista insieme ad altri si sia creato un pubblico decisamente fidelizzato a sé per metterla giù in termini brutalmente economici. Dall’inizio alla fine seppur con un’intensità altalenante il pubblico è stato decisamente protagonista in questa mega festa.
Per la scenografia non si è pensato a nulla di eccessivo, Gazzelle è rimasto umile con semplici grafiche alle sue spalle che fanno sempre la loro sporca figura soprattutto su tre mega led wall. Per quanto riguarda i suoi accompagnatori sul palco apprezziamo particolarmente la scelta del pianoforte e del duo di archi. Restando sulla parentesi arrangiamenti, se lo giudicate un po’ smorto normalmente in questi spettacoli live questi hanno saputo dare la giusta dimensione a ogni brano.
A parte il momento acustico dove giustamente l’intensità a livello di bpm si abbassa, il resto dello spettacolo ha mantenuto un buon ritmo, soprattutto per chi è a conoscenza dei testi per unirsi al gran coro del resto del palazzetto. Infatti forse un punto un po’ a sfavore è la “staticità” sul palco, non sono presenti grossi colpi di scena o momenti dove l’artista “smatta” e succede l’impossibile.
Le capacità canore dobbiamo dire che siano migliorate nel tempo; ai primi live c’era ampio margine di miglioramento e possiamo già dirci soddisfatti del livello raggiunto rispetto al passato. Se dobbiamo esserci sinceri almeno non mettere il playback per “rafforzare” la propria performance, lo rende onesto intellettualmente parlando.
Infine
Lo spettacolo è stato davvero a forte carica emozionale per molti dei presenti, ne siamo certi. Anche noi dobbiamo dirlo seguendo l’artista da tempo e poi vederlo calcare palchi di un certo tipo, ci fa scendere una lacrimuccia. Continua così Flavio, dai. O meglio daje.
“Non smettete mai di venire ai miei concerti che è la cosa più bella del mondo. Grazie a chi c’era dal giorno 0 a chi ci sarà all’ultimo”.
La scaletta
- Fottuta canzone
- Però
- Vita paranoia
- Sbatti
- Qualcosa che non va
- Blu
- Nmrpm
- Non lo dire a nessuno
- IDEM
- Scusa
- Settembre
- Coprimi le spalle
- Nero (acustico)
- Ora che ti guardo bene (acustico)
- Coltellata (acustico)
- Scintille (acustico)
- Meglio così
- Sopra
- Zucchero filato
- Flavio
- Smpp
- Una canzone che non so
- E pure…
- La prima canzone d’amore
- Punk
- Tutta la vita
- Quella te
- Tutto qui
- Destri
- Non sei tu
a cura di
Luca Montanari
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