Sanremo 2024: pagelle della serata duetti e cover

Sanremo 2024: pagelle della serata duetti e cover
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Dalle sorprese a delle nenie incredibili. Una serata, questa di Sanremo 2024 dedicata alle cover, comunque interessante, nel bene e nel male. Emozione per Gigi D’Agostino, Lorella Cuccarini sublime, vetta della Top 5 da ergastolo. E compaiono i Jalisse come ospiti finali

Sono le 2:30, siamo ancora qui a scrivere, io e la buona Iolanda della quale potrete apprezzare top e flop degli outfit della serata cover di Sanremo 2024. Una serata interessante, divertente, che è filata quasi liscia, nonostante un paio di imprevisti tecnici a Berté e Il Tre. Ah, i Jalisse si palesano sul palco come ospiti finali. Quando il meme va oltre il meme stesso…

Anyway, vi faccio il favore e non mi dilungo oltre. Vi dico solo che la top 5 è condivisibile al 70%…

SANGIOVANNI ft. Aitana
Farfalle/Mariposas

La cover della sua stessa canzone. Sì, molti altri hanno fatto la stessa operazione, ma qui è un po’… come dire…
In sintesi: Cosa che cazzo gh’è qua sotto … Ma è possibile? (cit. San Germano Mosconi)
VOTO: 4

ALFA ft. Roberto Vecchioni
Sogna ragazzo sogna

Alfa che guarda con gli occhi dell’amore Roberto Vecchioni. Roberto Vecchioni che stringe il braccio ad Alfa e gli lascia il centro del palco per le sue barre, quasi a volerlo benedire. Obiettivamente il professore è stato l’80% dell’a forza e del sostentamento dell’esibizione, ma onestamente la genuina venerazione e commozione di Alfa e il reciproco rispetto sono stati molto belli. Un rispetto reciproco che, signori miei e signore mie, non è scontato, proprio per nulla.
In sintesi: genuini come una ricotta abruzzese
VOTO: 6,5 (9 per l’emozione genuina)

ANNALISA ft. La rappresentante di lista e Coro Artemia
Sweet dreams

Con un urlo che sembra provenire dall'”AAAAZZWEEEGNAAAA” de “Il re leone”, Annalisa vuole far capire da subito chi comanda. Una delle voci migliori attualmente in circolazione (al di là dei gusti musicali), unita a La Rappresentante di Lista che, ammetto, sorprende ancora una volta. In una parola: ‘ngulo (termine abruzzese per indicare lo stupore, per lo più con fare positivo). Unica nota negativa: cosa c’entra “Sweet Dreams” con il festival di Sanremo, non lo so, ma oramai questa cosa di usare canzoni a caso per la serata cover è stata sdoganata.
In sintes: sciapò (cit. Cassano)
VOTO: 8

BNKR44 ft. Pino D’Angiò
Ma quale idea

Sembra una scena di un musical basata su qualche sitcom italiana di successo. Pino D’Angiò probabilmente non canta nemmeno. Ma il contesto generale, paradossalmente, risulta sì strano, ma non da vomito.
In sintesi: caso clinico, da studiare.
VOTO: 5+

ROSE VILLAIN ft. Gianna Nannini
Medley Nannini

Salta, incita il pubblico, si dimena. È gasata come una bottiglia di spumante a un secondo dalla mezzanotte. Gianna Nannini. Poi c’è Rose Villain, che un po’ cerca di fare la controparte più austera e composta. Il risultato? A in certo punto molte stecche e poca amalgama.
In sintesi: Arisa feat. Grignani vibes
VOTO: 5

IRAMA ft. Riccardo Cocciante
Quando finisce un amore

Il funerale nel cuore. Però è anche grazie a Cocciante che Irama si ricorda che una voce, sforzandosi, ce l’ha. Allegri come due crisantemi il due novembre, ma non si può dire orribili.
In sintesi: funeral of hearts (cit. H.I.M.)
VOTO: 6,5

GAZZELLE ft. Fulminacci
Notte prima degli esami

Vi devo dire la verità, avevo una paura fottuta. Quei vibrati, quegl’acutini. Invece il buon Gazzelle e l’onesto Fulminacci se la sono giocata bene, dando una interpretazione a lume di lampada da scrivania, quella su cui nel 2006 ero curvo per ripassare disperato con 39 di febbre il giorno prima degli esami di Stato. Bravi, mi avete sorpreso.
In sintesi: onesti studenti che hanno saputo giocarsela bene.
VOTO: 7

FIORELLA MANNOIA ft. Francesco Gabbani
Medley

Bel siparietto, con lei e Gabbani che cantano “Che sia Benedetta” e poi “Occidentali’s Karma”, la canzone che proprio Francesco le ha “scippato” Sanremo 7 anni fa. Si divertono, è letteralmente un “Ma che cazzo ce ne frega della classifica, divertiamoci un po’”.
In sintesi: Magda, tu mi adori?
VOTO: 7+

THE KOLORS ft. Umberto Tozzi
Medley Tozzi

Umberto è lì, gorgeggia a caso. Statch ogni tanto lo guarda, forse pensa: “…Davvero?”. Sul finale di “Gloria” Tozzi evidentemente dimentica che tocca a lui cantare. Ma se ne sbatte il belìn. I The Kolors fanno il loro.
In sintesi: lo zio ti vuole dare una mano, invece ti affonda
VOTO: 5,5

SANTI FRANCESI ft. Skin
Hallelujah

Mi vergogno solo a pensare di dovere commentare. L’esibizione migliore. Stop. Skin voce fenomenale, il Santo fa il suo e anche di più. Brano ultra inflazionato? Sì, ma se deve essere interpretato così, ben venga.
In sintesi: me cojoni
VOTO: 8,5

RICCHI E POVERI ft. Paola e Chiara
Medley

Il varco di luce non si è aperto. Si è spalancato, ha creato una nuova Provincia e ha istituito uno Stato di diritto. Fine. Apoteosi che balla sulla linea di confine tra divertimento, trash, cringe e meraviglia troppo contorta il comune pensiero.
In sintesi: sarà perché festival
VOTO: 8

GHALI ft. Ratchopper
Medley Italiano

Parte in arabo, finisce cantando “L’Italiano”. Che ha un senso profondissimo, un collegamento tra origini ed essere, un’identità che troppo spesso non (gli) viene riconosciuta. Il tutto struttirato in maniera oculata, sinergica, tutt’altro che banale o paracula. Tanto di cappello.
In sintesi: Salvini spegne il televisore e cerca il numero di telefono dell’Ariston. Ma gli si scarica il Brondi.
VOTO: 8-

ANGELINA MANGO ft. quartetto archi
La rondine

Il momento più atteso, probabilmente. La figlia che canta uno dei pezzi più celebri del padre. La tensione sul volto di Angelina è visibile. Una prova di forza e di autocontrollo notevole. Il risultato: stucchevole? No? Paraculo? Ma state scherzando? Emozionante? Sì, anche per me che dentro sono vuoto come le Grotte di Frasassi.
In sintesi: emozionale. Scontato, ma sti cazzi.
VOTO: 8

ALESSANDRA AMOROSO ft. Boomdabash
Medley

Praticamente, implicitamente, piano piano, sottovoce, autocitazione. E revival delle ultime estati passate. E io, quei momenti, li ho odiati. Felice per il loro successo, ma quanto scassarono i maroni…
In sintesi: la stagione estiva è già iniziata?!
VOTO: 4,5

CLARA ft. Ivana Spagna e coro teatro Torino
Il cerchio della vita

Il sogno di ogni bambino: rivivere l’emozione de “l re leone”. Clara canta con Ivana Spagna, colei che ha cantato le parole de “Il cerchio della vita”. Mica pizza e fichi, eh. E ve lo dice uno del team Scar (povero incompreso, unico lottatore contro la tirannia gentile di Mufasa)
In sintesi: AAAAAAZZWWEEEGNAAAAAA!
VOTO: 7+

FRED DE PALMA ft. Eiffel 65
Medley

Discoteca con barre discrete. Consumazione non obbligatoria. E con gli Eiffel 65 partono subito i ricordi a base di Angelo Azzurro e mal di stomaco.
In sintesi: ingresso gratuito con consumazione obbligatoria
VOTO: 6,5

LOREDANA BERTÉ ft. Venerus
Ragazzo mio

Non sente “il countdown”. Amadeus è frastornato. Anche noi. Problemi tecnici a parte, prestazione mirabile di Loredana. Da capire l’utilità di Venerus che svirgola anche quella mezza specie di assoletto finale.
In sintesi: festa con l’imbucato
VOTO: 7-

DARGEN D’AMICO ft. Bebelnova Orchestra
Omaggio Morricone

Più che omaggio a Morricone, è la scusa per tirar giù qualche testo di canzoni proprie. Da novello Jovanotti/Bono Vox, continua a mandare messaggi di pace apolitici a fine di ogni esibizione.
In sintesi: “Posso fare un brindisi a me stesso?”
VOTO: 5,5

GEOLIER ft. Gue, Luchè, Gigi d’Alessio
Medley

Arrivano primi nella top 5 di questa serata duetti (terzetti, nel loro caso) e cover di Sanremo 2024. La cosa più decontestualizzata della serata. No, tranquilli, non è “perché canta in napoletano”, è che è proprio tutto molto “MEH”. E Gigi D’Alessio entra giusto gli ultimi 30 secondi.
In sintesi: Non capisco, ma non è una questione linguistica
VOTO: 4,5

MAHMOOD ft. I Tenores di Bitti
Come è profondo il mare

Non ho mai nascosto il fatto che personalmente non mi piaccia lo stile di Mahmood. Ma è questione di gusto personale, che ben si discosta dall’effettiva ammissione di come abbia una vocalità interessante anche (e soprattutto) senza aiutini. Omaggiando Lucio Dalla (lui, sì, con un omaggio vero) e coadiuvato dai tenores di Bitti (emozionatissimi), ci dona una versione di “Come è profondo il mare” rispettosa del capolavoro originale.
In sintesi: molti dovrebbero imparare da lui. Specchiatevi, maledetti
VOTO: 8-

DIODATO ft. Jack Savoretti
Amore che vieni, amore che vai

Partita sommessa, prosegue con una certa scarna sontuosità. Poi, non capiamo perché, De André diventa I Sopranos. E i vocalizzi finali sono un orpello inutile che manda a fare in culo le buone intenzioni iniziali.
In sintesi: quanto spreco
VOTO: 5,5

MR. RAIN ft. Gemelli diversi e farfalle azzurre
Mary

Parte “Mary” e mi tornano in mente i tempi del liceo e delle suonerie polifoniche col 3310. Poi torno alla realtà: i Gemelli Diversi li ricordavo in 3, si presentano in 2. Mr. Rain riesce a citare se stesso infilando un paio di versi di “Supereroi”. Non posso dire che fosse tutto orribile, ma tutto molto smaccatamente emozionale. Mumble mumble…
In sintesi: “Ehi, voglio colpirti al cuore. Emozionati, intenerisciti. MUOVITI”
VOTO: 6

LA SAD ft. Donatella Rettore
Lamette

Donatella Rettore spaesata sul palco di Sanremo 2024. Poi, il lampo: “Vabbè, siamo in ballo… balliamo”. Disordinati come pochi, come pochi riescono a non mandare in vacca l’esibizione. Fanno casino, urlano in continuazione “LAAA SIEEEEEEEEDDD”, vorrei tirargli un coppino sulla noce del capocollo. Però la sufficienza risicata se la portano a casa. Loro e Donatella.
In sintesi: Tutti fanno il cazzo che gli pare, ma paradossalmente non creano casini
VOTO: 6-

NEGRAMARO ft. Malika
La canzone del sole

Se non fosse per quel guizzo finale di egocentrismo di Sangiorgi, con quei vocalizzi perfettamente inutili, Negramaro e Malika Ayane impacchettano un signor omaggio con “La canzone del sole”.
In sintesi: Inaspettatamente godibile
VOTO: 7,5

IL TRE ft. Fabrizio Moro
Medley Moro

Non sente il clic. Poi Il Tre parte. Compare dalle tenebre Fabrizio Moro, come Mylord di Sailor Moon, ma senza mantello. Nella media, non c’è molto altro da dire.
In sintesi: Nella media. Né carne, né pesce.
VOTO: 6-

EMMA ft. Bresh
Medley Tiziano Ferro

Emma è concentrata e a fuoco, controllo della voce ottimo e bella interpretazione. Bresh sembra l’imitatore di Tiziano Ferro a Mai dire Gol e riesce nell’impervia operazione di stonare nonostante l’autotune.
In sintesi: chiami l’amico per farti aiutare. Lui ti affossa, ma col sorriso
VOTO: 6+

BIG MAMA ft. Gaia, Sissi e La Nina
Lady Marmelade

C’è del Lady Marmelade in questa esibizione. Mi ritiro a pensare.
In sintesi: chiedo l’aiuto da casa
VOTO: 6-

IL VOLO ft. Stef Burns
Who wants to live forever

Giocano facile, il Volo, a Sanremo 2024. Qualcuno mi disse “Rischiano grosso”. Invece è a livello tecnico se la cavano con quasi scontata facilità nel pur impegno. Poi, de botto, scena di Ivano e Jessica in chiesa: arriva Steff Burns in abito elegante (gilet nero e petto nudo) che tira giù gli assoli di Brian May con un’eleganza degna della trattoria Da Mauro: qualità e sostanza.
In sintesi: Viaggi di Nozze – Jessica e Ivano,
VOTO: 7-

MANINNI ft. Ermal Meta
Non mi avete fatto niente

Maninni dà semrpre l’impressione di essere impaurito, come se fosse perennemente inseguito dal Mossad. Per fortuna c’è zio Ermal che ci mette una pezza. Fa piacere per l’onestà generale dell’esibizione
In sintesi: “Zio ho paura” “Tranquillo, ora azioniamo l’Ermal Meta- segnale”
VOTO: 6-

RENGA NEK ft. Nek e Francesco Renga
Medley

Sono gli ultimi a esibirsi in questa quarta serata di Sanremo 2024, non gliene frega un cazzo. Cercano di raccimolare anche punti per il Fantasanremo così, dichiarandolo spudoratamente (“Ho preso una borsetta. È per il Fantasanremo, non so come funziona, ma mia figlia mi ha detto di fare così” – Francesco Renga). Praticamente Renga e Nek portano sul palco di Sanremo 2024 parte dei concerti che stanno facendo da due anni a questa parte, con le canzoni dell’uno cantate dall’altro. Ok.
In sintesi: Autogestione e fancazzismo
VOTO: 6 politico

TOP 5
  1. Geolier – Medley Strade con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio
  2. Angelina Mango – La rondine con Il quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma
  3. Annalisa – Sweet Dreams (Are made of this) con La Rappresentante di lista e il coro Artemia
  4. Ghali – Medley Italiano vero con Ratchopper
  5. Alfa – Sogna, ragazzo, sogna con Roberto Vecchioni

a cura di
Andrea Mariano

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Andrea Mariano

Andrea nasce in un non meglio precisato giorno di febbraio, in una non meglio precisata seconda metà degli Anni ’80. È stata l’unica volta che è arrivato con estremo anticipo a un appuntamento. Sin da piccolo ha avuto il pallino per la scrittura e la musica. Pallino che nel corso degli anni è diventato un pallone aerostatico di dimensioni ragguardevoli. Da qualche tempo ha creato e cura (almeno, cerca) Perle ai Porci, un podcast dove parla a vanvera di dischi e artisti da riscoprire. La musica non è tuttavia il suo unico interesse: si definisce nerd voyeur, nel senso che è appassionato di tecnologia e videogiochi, rimane aggiornato su tutto, ma le ultime console che ha avuto sono il Super Nintendo nel 1995 e il GameBoy pocket nel 1996. Ogni tanto si ricorda di essere serio. Ma tranquilli, capita di rado. Note particolari: crede di vivere ancora negli Anni ’90.

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