Giorgio Canali & Rossofuoco – Locomotiv club, Bologna – 16 dicembre 2023

Giorgio Canali & Rossofuoco – Locomotiv club, Bologna – 16 dicembre 2023
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Quale modo migliore per raccontare un concerto di Giorgio Canali con i Rossofuoco se non tramite un linguaggio simile a quello dell’artista: diretto e colloquiale…molto colloquiale?

Giorgio Canali e i Rossofuoco, insieme su un palco, fanno tremare i culi e i cuori con i loro suoni grezzi e feroci. “Giovanotto? Giovanotto ‘sta minchia!”: al di là delle battute sull’età anagrafica dell’artista, non si può non notare la differenza tra il rock proposto da un ventenne e quello fatto da un amabile veterano che ha vissuto gli anni ’70. Quando si ci presentano davanti delle chitarre sporche e distorte e una voce biascicata, capiamo quanto, in fondo, le evoluzioni che il genere ha avuto nel tempo, i lustrini del glam, la rettitudine del prog, la pomposità dello stoner, abbiano rotto il cazzo.

L’ex CSI limita parecchio i termini per definire quello che fa sul palco. La sua non è un’esibizione, non è una performance, non è uno spettacolo: è Canali che canta e suona i suoi pezzi accompagnato da una band a cui è palesemente affezionato. “Sì, ma andiamo avanti!”. “Questo è uno abituato a timbrare il cartellino…o un coglione”: le opinioni dell’artista sul rapporto tra musica e lavoro si riflettono nei suoi concerti traducendosi in una spontaneità e una visceralità senza pari. “Noi saliamo sul palco e facciamo quel cazzo che vogliamo”.

Foto di Mauro Stocchero

Le testimonianze dirette e le riproposizioni, le citazioni, del vissuto di qualcun altro stridono se accostate. Questo contrasto attraversa oggi più che mai il mondo discografico e lega sempre di più gli ascoltatori agli innumerevoli difetti delle storiche icone musicali. “Pericolo giallo”, l’album protagonista del tour e della serata al Locomotiv Club, è un racconto poetico e critico in prima persona. La scaletta è un blocco coerente di brani provenienti dagli ultimi album di Canali. Tra un brindisi e l’altro, tra un “andate a cagare” e un altro, vengono presentate veloci proteste rivoltose e ballate romantiche con un coraggio anacronistico.

Durante la serata, si rimugina sempre, più o meno, sugli stessi temi, ma l’attenzione rimane sempre alta. I testi sono tutt’altro che il blaterale di un vecchio rockettaro, danno la direzione verso cui puntare il dito della colpa delle nostre frustrazioni. Immersi nell’inchiostro acido della penna di Giorgio, individualismo e politica formano un tutt’uno dando un’alternativa al singolarismo opprimente che ci perseguita. Al termine della serata, assilla una sola domanda: “Ci sarà uno stimolo speciale per non mandare tutto (questo) a puttane?”

a cura di
Lucia Tamburello

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Lucia Tamburello

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