Napoli milionaria! – Conferenza stampa – 13 dicembre 2023
Continua su Rai1 la collection dedicata ad Eduardo De Filippo, iniziata con “Natale in Casa Cupiello”, “Sabato, Domenica e Lunedì” e “Filomena Marturano”. “Napoli milionaria!” andrà in onda domani lunedì 18 dicembre, in prima serata su Rai1.
Napoli milionaria! andrà in onda domani in prima serata su Rai1. L’opera di De Filippo, diretta da Luca Miniero, per una produzione Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, è una commedia contemporanea. Gli attori ed il regista hanno incontrato i giornalisti per la presentazione del film mercoledì 13 dicembre, durante la conferenza stampa.
La storia di “Napoli Milionaria”
Al centro della commedia Napoli milionaria!, l’autore napoletano tratta i temi della corruzione, del potere e del denaro durante un periodo molto delicato, quello della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia Jovine è messa a dura prova dalle atrocità della guerra: la gente deve infatti fare i conti con la povertà e con la fame, che affliggono duramente la città.
I protagonisti della storia sono Gennaro Jovine, interpretato da Massimiliano Gallo, e sua moglie Amalia, a cui presta il volto Vanessa Scalera. Accanto a loro c’è Errico, che gestisce un traffico di borsa nera con Amalia. La guerra ed altre vicende cambieranno le vite dei protagonisti, che non saranno più gli stessi.
La conferenza stampa
Durante la conferenza stampa è stata analizzata l’importanza di questo progetto, che ricollega il cinema alle commedie di Eduardo De Filippo, innanzitutto per l’attualità dei temi trattati. L’idea di questa collection, vero e proprio omaggio all’autore napoletano, nasce in pieno periodo di Covid come un regalo da fare agli italiani e – soprattutto – per non far cadere nell’oblio un importante autore come De Filippo.
Nel corso della conferenza è stato rivolto un ringraziamento agli eredi di De Filippo, che hanno autorizzato la produzione di queste opere. Oltre al regista, sono intervenuti anche i protagonisti dei film, che hanno espresso il loro entusiasmo per aver partecipato alla realizzazione di questa pellicola, soprattutto perché la storia raccontata è una sfida stessa per chi interpreta i personaggi all’interno di un testo straordinario.
Come ha affermato l’attore Massimiliano Gallo: “Questi sono personaggi che cambiano e si trasformano“. Per il quale recitare in questa commedia ha rappresentato “la realizzazione di un sogno“.
Le parole del regista
Ecco invece le parole del regista Luca Miniero su Napoli milionaria!:
“Parlare di “Napoli Milionaria!” significa entrare nel cuore del lavoro di Eduardo.
Portata in scena subito dopo la guerra al teatro San Carlo di Napoli, questa commedia mostra il coraggio e la grandezza del suo autore, che sbatte in faccia ad una città ferita le conseguenze morali del conflitto. Un vicolo diventa il luogo dove Eduardo combatte contro tutte le guerre, ma anche contro l’arricchimento senza pudore, l’avidità, la perdita di umanità.
Il Teatro di Eduardo diventa civile e la sua lezione diventa attualissima oggi. Parlare della nostra proposta può sembrare presuntuoso. Ma dobbiamo farlo. La nostra sceneggiatura (firmata da Massimo Gaudioso, Filippo Gili) fa una crasi fra il film dello stesso Eduardo e la commedia teatrale, raccontando la vita di un basso e del suo vicolo, nel nostro caso ambientato a Forcella. Il lavoro scenografico per riportare Napoli agli anni ‘40 è stato sicuramente uno degli aspetti più complessi della preparazione. Con Giada Esposito, la scenografa, abbiamo cercato il luogo meno contaminato per ambientare i dolori della famiglia Jovine. […]
Il pensiero è stato semplice e presuntuoso: se Eduardo avesse girato oggi, avrebbe girato così. Con Massimo Gallo e Vanessa Scalera, con Nunzia Schiano, Marcello Romolo, Michele Venitucci, Vincenzo Nemolato, Carolina Rapillo. Con gli attori napoletani più bravi e capaci di raccontare quel mondo senza scimmiottarlo: quel mondo è oggi. Una “Napoli Milionaria!” come se non ci fosse mai stata prima una “Napoli Milionaria!”, una storia scritta dopo la guerra ma per i giorni nostri“.
a cura di
Maria Raffaella Primerano
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