“Cinexpress”, il viaggio di Eric Veneziano nel cuore del Cinema: l’intervista.

“Cinexpress”, il viaggio di Eric Veneziano nel cuore del Cinema: l’intervista.
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Ciao, Eric! Grazie per essere qui con noi oggi. Parliamo del tuo libro “Cinexpress”. Cosa ti ha ispirato a scrivere un libro sulla storia del cinema?
Ciao e grazie a voi! Molti anni fa, ho intrapreso un percorso di apprendimento come autodidatta, dedicando il mio tempo a studiare da una vasta gamma di libri, materiale universitario, biografie, romanzi e molto altro. Nel corso di questo periodo, ho sviluppato l’idea di creare una risorsa preziosa per i neofiti del mondo della scenografia. Ho ritenuto fondamentale fornire loro un punto di partenza chiaro e conciso, riassumendo le conoscenze fondamentali che ogni aspirante cineasta dovrebbe possedere. L’obiettivo è stato quello di creare un “volume” unico, una sorta di guida essenziale, che consentisse a chiunque volesse intraprendere il cammino della cinematografia di avere a disposizione le nozioni indispensabili. Questo “volume” avrebbe racchiuso le informazioni chiave per comprendere i concetti fondamentali della scenografia, fornendo una base solida per esplorare ulteriormente questo affascinante mondo.

Senza dubbio il cinema ha avuto un impatto significativo sulla cultura globale. Quali sono alcuni dei momenti chiave o dei temi trattati nel tuo libro?
È importante considerare che l’industria cinematografica cresce e si rinnova di anno in anno. Ad esempio, al giorno d’oggi, stanno facendo il loro ingresso nelle sale cinematografiche le proiezioni Imax. Questo fattore è stato l’impulso per mantenere un costante aggiornamento del nostro bagaglio di conoscenze nel campo della cinematografia.

Abbiamo capito subito che si trattava di un’analisi completa e appassionante della storia cinematografica. Qual è stata la parte più intrigante da ricercare e scrivere?
Dal mio punto di vista personale, nutro un’apprezzabile inclinazione verso l’analisi dei generi cinematografici e le diverse sfumature della recitazione. Questi due esempi mi catturano particolarmente, poiché entrambi si fondano su un aspetto che mi affascina in modo significativo: la psicologia.

Dev’esserci stato molto da esaminare. Qual è il messaggio principale che speri i lettori traggano da “Cinexpress”?
Un impatto notevole e positivo si verifica spesso quando si affrontano aspetti teorici che possono risultare complessi da memorizzare, come date ed eventi storici. Tuttavia, se si riesce a individuare un metodo efficace per collegare tali eventi a concetti positivi, si crea una sorta di ancoraggio che facilita la memorizzazione sia dell’evento che della data corrispondente.

Ci sono aspetti specifici della storia del cinema che hai trovato particolarmente affascinanti o sorprendenti durante la tua ricerca?
Indubbiamente, un aspetto affascinante riguarda l’origine del linguaggio audiovisivo, che è attribuibile ai fratelli Lumière. Tuttavia, è stato un regista teatrale di nome Méliès a conferire al linguaggio audiovisivo il giusto merito e impulso, portandolo al successo.

Qual è stata la tua principale fonte di ispirazione per scrivere questo libro?
Se devo essere sincero, nessuna. Sentivo la necessità di fornire a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo della cinematografia una sorta di passaporto, una guida introduttiva per orientarsi.

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