Lana Del Rey – La Prima Estate Festival, Lido di Camaiore – 2 luglio 2023
Con un concerto a sorpresa ritorna in Italia la divina cantautrice statunitense, dopo la performance di Glastonbury 2023
L’attesa è finita: Lana Del Rey appare come una divinità ultraterrena nella data a sorpresa del 2 luglio 2023 in occasione di La Prima Estate Festival, la kermesse musicale di Lido di Camaiore in Toscana.
Un annuncio che ha mandato in fibrillazione i fan di Lana, in una giornata ricca di concerti in lungo e in largo. Un evento che ha trascinato con sé l’onda lunga dell’esibizione al Festival di Glastonbury dove è capitato di tutto (a partire dal ritardo che Lana ha accumulato!)
Dunque l’annuncio a sorpresa sulla pagina Instagram del festival toscano (dato che Lana da anni è ormai sparita dai social) ha scatenato i cuori e anche l’ironia (!) delle migliaia di fan che sono riusciti ad accaparrarsi i biglietti per un evento atteso in Italia da ben 5 anni.
Vero è che l’imminente tour è alle porte, ma vuoi mettere rivedere in carne e ossa la divina?
E allora in tutta fretta si parte verso la splendida Versilia, e il grande Viale Kennedy fa da apripista al Parco BussolaDomani che ospita la seconda edizione del festival.
Un caldo sopportabile, ma sarebbe da chiederlo alle orde di fan che si sono riversati alle prime ore del giorno per aggiudicarsi la transenna. E guardandomi intorno vedo ovunque santini formato maxi di Lana versione Madonna (non la cantante!), piuttosto che disseminazioni di disparati cartelloni con dichiarazioni d’amore e di maternità presunte (“Siamo tutti figli di Lana”).
Warm-up
Puntuale sale sul palco la bravissima Laila Al Habash, che accompagnata da Matilde Ferrari alle tastiere, scalda il palco per la successiva esibizione di Maria Antonietta, anche lei emozionantissima di presiedere il palco dove dopo poco più di un’ora salirà la Divina.
Bentornata Regina!
Con qualche minuto di anticipo rispetto all’orario di inizio previsto per le 21,45 (hai visto mai qualche acconciatura che non vada nel verso giusto!) le luci si spengono, il boato del pubblico si alza e sul palco fanno la loro comparsa ballerine, coriste e musicisti. Il tutto in una scenografia barocca contornata da alberi, specchi, fiori, altalene ed una piccola toelette.
Lana è un’apparizione divina, in un abito nero al quale le ballerine agganciano un velo che copre tutta la scalinata. E mentre la soave voce di Lana inebria il parco intorno a me scene di estasi collettiva: lacrime che solcano i visi, abbracci e mani che cercano di respingere dentro quei conati di emozione.
Qui mi rendo conto, detto da uno qualsiasi che non ha mai ascoltato una sua canzone (non me ne vogliate) ma che in questo modo riesce a rimanere lucido da poter analizzare quello che succede intorno, che Lana Del Rey non è solo una cantante, ma è una divinità.
È riduttivo definire i suoi fan tali, poiché sono dei veri e propri fedeli, incondizionatamente abbandonati a lei, che rappresenta uno stato di appartenenza emotiva ed esistenziale.
E il risconktro lo noto da quei piccolissimi gesti, quasi impercettibili, che mandano in visibilio il pubblico. Come quei sorrisi anche solo accennati, o come quando sedendosi nella toeletta canta, mentre la sua hairstylist le acconcia i capelli e Lana sposta il vaso di fiori per vedere meglio i fan delle prime file. Ogni suo gesto è un vero e proprio plebiscito. E nulla è lasciato a caso, neanche il cambio abito in presa diretta sul palco tra la prima e la seconda canzone.
Quello che mi colpisce di più è però il senso di libertà che Lana Del Rey riesce ad evocare: ognuno si sente libero di essere sé stesso, senza pregiudizi né timori, senza nascondere le proprie sofferenze ed insicurezze. Forse questo rende Lana così amata grazie ai suoi testi che esorcizzano il dolore, fortificando il proprio essere.
La scaletta del concerto
- A & W
- Young and Beautiful
- – Bar Interlude –
- Bartender
- Chemtrails
- Grants
- Cherry
- Pretty When You Cry
- – Ride Monologue –
- Ride
- Born to Die
- Blue Jeans
- Norman
- Arcadia
- – Ultra Interlude –
- Ultraviolence
- White Mustang
- Candy Necklaces
- Venice Bitch
- Diet Mt. Dew
- Summertime
- Did You Know That There’s a Tunnel Under Ocean Blvd
- Video Games
a cura di
Emmanuele Olivi
crediti foto: https://it.depositphotos.com
Seguici anche su Instagram!