Rammstein – Stadio Euganeo, Padova – 01 luglio 2023

Rammstein – Stadio Euganeo, Padova – 01 luglio 2023
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44mila persone hanno invaso uno Stadio Euganeo di Padova ancora sotto ristrutturazione per l’unica data italiana dell’European Stadium Tour dei Rammstein. Due ore di Metal, Fuoco e pioggia intermittente che hanno esaltato tutti i presenti fino al fascio di luce finale che ha illumato Padova da Kilometri di distanza.

Dodici mesi dopo il concerto di Torino i Rammstein tornano in Italia, per l’unica data del loro European Stadium Tour 2023 nel nostro Paese, in una Padova che per l’occasione ha allestito un comparto sicurezza ai massimi livelli visto l’arrivo in terra veneta di 44.000 persone.

Fin dalle prime ore del pomeriggio la città si è riempita di fan che sono accorsi da molte parti d’Italia e d’Europa per quello, che già nelle previsioni, sarebbe stato un evento epico, nonostante le pesanti voci che girano a riguardo del frontman Till Lindemann.

30 anni di follia

Ad aprire il concerto ci pensa il duo francesce Abelard che, con una leggerezza tipica dei cugini d’oltralpe, hanno interpretato alcuni dei pezzi iconici dei Rammstein col solo mezzo di due pianoforti conivolgendo tutti i presenti che dopo un timido silenzio si sono scatenati cantando ogni singola strofa, questo ha sciolto il duo che si è completamente preso la scena in oltre 40 minuti propedeutici all’arrivo della band tedesca.

Ore 21:00. Il cielo promette pioggia, qualche goccia inizia a scendere, ma lieve come se stesse aspettando di scatenarsi assieme ai Rammstein che, come da copione, si fanno attendere per caricare sempre il pubblico che inizia a gridare sempre più ad alta voce il nome della band tedesca: “Ramm-Stein”.

Un boato che l’apple watch segna con un picco di 95 decibel, che aumenta sempre più con l’avvicinarsi dell’inizio del concerto, finalmente alle 21:05 il concerto comincia, un inizio solenne sulle note di Handel che sfocia nel primo pezzo del gruppo tedesco: “Rammlied”.

La luce è ancora alta è il fuoco non ha ancora fatto capolino sul palco, ma una nuvola di fumo avvolge tutto e tutti e l’unica cosa che si sente in tutto lo stadio è un’unica voce di 44.000 mila persone che canta all’unisono.

Fuoco alle polveri

I decibel si alzano, la luce diminuisce e quello che tutti stavano aspettando arriva, uno spettacolo nello spettacolo: le torri che contengono le casse diventano dei lanciafiamme che illuminano il cielo e scaldano uno stadio già caldo di per sé e fanno esplodere ancor di più un pubblico che ormai è totalmente rapito dallo spettacolo incredibile che stanno assistendo.

Le canzoni vanno via veloci, il kerosene che inizialmente dava fastidio alle narici diventa semplicemente un dolce odore che prepara tutti gli astanti alle fiamme che verranno, la frenesia ormai ha preso il sopravvento su tutti, le mani e i corpi si dimenano così come le teste col classico movimento da concerto metal e si, anche chi come me non ha capelli, il movimento diventa naturale quasi obbligato.

Fiamme, sudore, birra versata da coloro che passano vicino a noi, ma non interessa perchè la potenza dei Rammstein coinvolge dentro, fa dimenticare tutto quello che non va intorno a noi e ci esalta sempre più, si arriva alla prima pausa, le telecamere inquadrano il pubblico che viene proiettato sugli schermi, uomini e donne che mostrano il seno nudo con la folla che esplode in urla di gioia in attesa della prossima inquadratura.

Un finale accecante

Nemmeno il tempo di respirare che il concerto riprende con le ultime canzoni le fiamme aumentano e il pubblico aspetta solo di ascoltare Rammstein per ammirare il pavone di fuoco, marchio di fabbrica di Till Lindemann e quando avviene sugli spalti è l’apoteosi.

Arriviamo all’ultima canzone e al cogedo del gruppo che ha ammaliato e abbagliato Padova con una potenza e un’energia che nonostante l’età è ancora una delle massime espressioni del metal tedesco; la gente che non ha potuto vedere il concerto perchè finiti i biglietti si raduna fuori dallo stadio e rimane incantata da quanto hanno sentito e da una colonna di luce per salutare i fan visibile da molti km di distanza.

Crediti foto: Vertigo hard Sound

La scaletta completa del concerto:

  • Music for the Royal Fireworks (George Frideric Handel song)
  • Rammlied
  • Links 2-3-4
  • Bestrafe mich
  • Giftig
  • Sehnsucht
  • Mein Herz brennt
  • Puppe
  • Angst
  • Zeit
  • Deutschland (Remix by Richard Z. Kruspe)
  • Deutschland
  • Radio
  • Mein Teil
  • Du hast
  • Sonne

Encore:

  • Engel (with Abélard) (Piano-version)
  • Ausländer
  • Du riechst so gut
  • Ohne dich

Encore 2:

  • Rammstein
  • Ich will
  • Adieu
  • Sonne (Piano-version)
  • Haifisch (Haiswing Remix by Olsen Involtini)

a cura di
Andrea Munaretto

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Andrea Munaretto

Nato nell'84 e fin da quando avevo 4 anni la macchina fotografica è diventata un'estensione della mia mano destra. Appassionato di Viaggi, Musica e Fotografia; dopo aver visitato mezzo mondo adesso faccio foto a concerti ed eventi musicali (perché se cantassi non mi ascolterebbe nessuno) e recensisco le pellicole cinematografiche esprimendo il mio pensiero come il famoso filtro blu di Schopenhauer

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