Day 3 – La prima estate – 18 giugno 2023

Day 3 – La prima estate – 18 giugno 2023
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Si è chiuso ieri il primo weekend della seconda edizione del festival La prima estate al Lido di Camaiore in Versilia

Dopo essere stati alla conferenza stampa in aprile, abbiamo voluto raccontare in loco l’esperienza del festival estivo per eccellenza: “La prima estate” tra mare, musica e tanto divertimento. La giornata di domenica ha purtroppo subito il forfait di due degli artisti previsti, Bicep e Nation Of Language, scombinando l’idea originale della chiusura del primo weekend.

La mattinata a La prima estate

Purtroppo non è stato possibile partecipare alle sessioni di yoga e surf per una questione logistica, ma la mattinata del festival non si esaurisce in queste attività. Ogni mattina si svolgono talk con operatori del settore e incontri con gli artisti del festival. È stato stimolante ascoltare l’intervista di Michele Boroni a Fabio De Luca per parlare del libro “Oh, oh, oh, oh, oh. I Righeira, la «playa» e l’estate 1983“.

Una chiacchierata informale sulla terrazza di Santeria Belmare per parlare di come il modello “Vamos a la playa” sia stato visionario e il primo vero tormentone delle estati italiane. Un brano rivoluzionario che ha aperto la vera stagione degli anni ’80 per come la conosciamo qui in Italia, essere stato il promotore degli attuali successi estivi e aver scardinato la musica italiana dei grandi cantautori; aprendo così nuove strade e divenendo il primo “brano di tutti”.

Il talk con le artiste

A seguire ci sono stati due talk, uno con Guinevere, artista esibitasi in apertura il secondo giorno del festival, e uno con Elasi, artista in programma per la domenica.

Guinevere ha raccontato della sua origine musicale e della sua esperienza sul palco ad aprire la seconda giornata. L’artista ha sancito ancora una volta come l’essere etichettati nei generi non aiuti il lato artistico; lei che si è addirittura cucita il vestito con cui si è esibita nel suo set. Si è anche parlato del percorso nell’essere artisti e di tutte le difficoltà del caso contrapposte però dalle emozioni trasmesse dal pubblico ad alimentare l’energia mentale nel proseguire.

Elasi ha invece parlato principalmente del suo set in solo tra chitarra, console e mixer vari, oltre che delle sue ispirazioni musicali. L’artista si è definita poco fan dei brani costruiti ad hoc, senza effettivamente il cuore dell’artista all’interno della musica. Ha ribadito inoltre il suo obiettivo: far ballare e divertire le persone nonostante la musica che crea possa derivare da situazioni difficili.

Inizia la giornata musicale

La parte concertistica si svolge nel parco Bussoladomani un’area verde enorme a pochissimi metri dal mare da cui si respira la salsedine e la brezza marina accarezza gli spettatori. Il programma è stato praticamente stravolto, perciò gli organizzatori hanno deciso di rendere la serata gratuita, prevedendo il rimborso e provando a “tamponare” l’offerta musicale della giornata.

Lamante

La prima scelta è ricaduta su Lamante, un’artista finora con un solo singolo rilasciato, ma con una ricca esperienza di esibizioni dal vivo. Abbiamo dei pro e dei contro rispetto a questa esibizione. Partendo dai contro, lo stile di quest’artista è uscito fuori dal filone artistico della giornata. Nulla da togliere, anzi, è stata sicuramente una piacevole sorpresa, non banale e professionale nonostante fosse la prima volta su un palco di tali dimensioni. È da tenere d’occhio nei mesi a venire.

Elasi

È stato uno show one girl band, ha gestito tutto Elasi tra console, voce, chitarra e sintetizzatori. L’artista sa come far scaldare il pubblico e far ballare con i suoi brani elettronici a cui ha aggiunto tracce vocali e coreografie di corredo che il pubblico ha imitato ben volentieri. Ogni canzone è stata un’occasione diversa per ballare e lasciarsi trasportare dall’arte “elasiana”. Un ultimo elemento interessante sono state invece le grafiche super aesthetic, ma poco sensate, alle spalle dell’artista. Ballare per credere.

Dardust

Non ci era bastato andare a sentire Dardust nei teatri, volevamo una VAR della sua performance. Purtroppo in questo caso, per questioni tecniche, non è stato possibile proporre la parte classica del set. In compenso il set elettronico è stato rimaneggiato almeno in parte per quanto riguarda sia le grafiche e sia alcuni mix. Un fattore aggiunto è stato invece l’impianto acustico presente che ha risaltato e valorizzato maggiormente questa parte rispetto al set teatrale. Fuoriclasse.

Quindi? La prima estate?

A chiudere la serata ci ha pensato m20 che ha proposto un dj set in pieno stile della radio, adatto per ballare certamente, ma sicuramente un ridimensionamento rispetto a Bicep previsto nei piani originali. Il pubblico si è comunque divertito; d’altronde i fan dell’elettronica si adattano facilmente, basta ci sia della (buona) musica da ballare.

Il concept del festival è sicuramente interessante e la musica proposta è prepotentemente differente rispetto a quella dei vari festival più mainstream. Sarebbe interessante aumentare ulteriormente le attività extra concerti, sfruttando ulteriormente la vicinanza al mare e il contesto in generale. Anche le attività pre-concerto all’interno della venue sono sicuramente da ampliare e aumentare. Ci si può sbizzarrire insomma.

Nonostante quindi il ridimensionamento di questa giornata, pubblico e organizzatori si possono ritenere soddisfatti. Se volete provare anche voi, La prima estate vi aspetta il prossimo weekend con un programma molto interessante.

a cura di
Luca Montanari

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